Qual è stato lo spunto per scrivere un libro con un titolo così impegnativo (LA LUCE DELLA CULTURA)?
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La mia scrittura nasce da una profonda inquietudine con rivalsa all'insania dei tempi correnti. Da tempo, infatti, piove a dirotto sulla morale e, per trovar riparo, sotto segni lampanti dall'alto (sole e stelle) tempo addietro ho costruito la novella arca di Noè.
Di poi, proprio a guisa di Mosè, ho stilato tabelle e scale istruttive nonché poesie morali cognitive, che rappresentano la premessa culturale per salire sulla mia arca.
Naturalmente versavo in profonda crisi depressiva e, lungi da solite medicine, per ristabilire la normale pressione spirituale, sono andato alla ricerca dell'anima perduta.
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Qui, da novello Platone, ho dato certa identità, su reminiscenze filosofiche, a questa nostra fiammante monoposto - pilotata dalla mente (Aristotele), alimentata dall'amore (Platone) e illuminata dalla coscienza (Socrate) - che, volando sulle ali della fede (“Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra”), origina dall'alito vitale della cellula primordiale o spirituale (coscienza/nucleo, amore/citoplasma e pensiero/membrana).
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Proprio su queste solide basi culturali l'anima, evoluzione spirituale della mente (materia raffinata), ci fa passare dalla nascita (materializzazione dello spirito) alla rinascita (spiritualizzazione della materia), dall'esser polvere (pensiero, ragione, mente) al divenire luce (amore, intelletto, anima), grazie alla sua illuminata veste di triplice coscienza: 1-vigile (chi sono, polvere), 2-consapevole (da dove vengo, amore) e morale (dove vado, verso la luce della verità).
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Infine, per concludere, sulle tracce di Galeno, grazie ai miei spiriti – naturale (fegato, carattere sanguigno), vitale (mente con la sua ragione egoistica) e immortale (anima con il suo intelletto altruistico) – ho elaborato il mio coefficiente etico (e non poteva mancare Einstein con la sua equazione!) per risvegliare la morale che, tradotto in formula, è:
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CE=AS/AF X GC.
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Il coefficiente etico (CE) è un numero (scala da 0 a 100) che equivale al quoziente tra amore spirituale e amore fisico (AS/AF scala da 0 a 100) moltiplicato per il gradiente della coscienza (scala da 0 a 10). Il suo valore ideale di 100 (100/10 x 10=100) non è poi così difficile da raggiungere, posto 100 di amore spirituale ( per chi si innamora veramente), 10 di amore fisico (e già è tanto!) e 10 di gradiente morale.
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Dalle eccelse vedute di queste menti illuminate spero di aver dato il mio modesto contributo sulla strada maestra dell'amore (e della pace), luce della verità, in tempi così difficili di catastrofi climatiche, invasioni virali e conflitti territoriali.
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La luce della cultura, in ultima analisi, rappresenta la novella arca di Noè per traghettare l'umanità - sempre più alla deriva, rotti gli argini naturali della società civile (matrimonio, genitori e famiglia, utero in affitto a parte) - nella nuova era spirituale (ultrapallio) secondo la profezia Maya rivelata a Maiello e... verranno i tempi belli!
E proprio in virtù di tanto sono il primogenito prediletto di Angelo Raffaele, commerciante di maglie di gran qualità (marchio Domenico Servodio!) in via Duomo a Napoli di fronte a Serpone... il negozio di arredi sacri per eccellenza!
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L'AUTORE
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Francesco Andrea Maiello è nato a Sant'Anastasia (Na) il 23 settembre 1948. Nonostante studi sempre brillanti, per limiti caratteriali da interior conflitto a stento supera l'esame di maturità classica con la media del 6 per bilanciare il 7 in condotta (polemica urlata con il professore di storia e filosofia!) e, nel 1975, si laurea in Medicina e Chirurgia a Napoli con un misero 107, questa volta dopo polemica urlata con il preside della Facoltà e conseguente espulsione dall'Ateneo per dodici mesi.
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Dal 1972, primogenito di sei fratelli, conduce anche il negozio di maglieria del padre (morto prematuramente) in via Duomo a Napoli, non tralasciando mai l'attività sportiva (e di giocatore di schedine, poker a parte!) in veste di irrefrenabile attaccante di movimento, divoratore di gol per il suo gran correre a perdifiato (Pro Vesuvio, Sant'Anastasia e Madonna dell'Arco).
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Dal 1976 è medico di famiglia a Gragnano e dal 1998 (anno dell'abbandono dei figli per incompatibilità coniugale... svariati impegni senza la moglie!) si dà alla scrittura per sopravvivere.
E’ stato amico d’infanzia di Padre Cristoforo Bove, il relatore di Padre Pio Santo e uno dei suoi libri (“Le fantasie dell’anima”, Kimerik, 2009), per il suo contenuto morale, è stato ammesso in Biblioteca Vaticana. Proprio con i suoi libri regalati a Natale (Vespa li vende con la pubblicità della Rai!), oltre che curare, prevenire e vaccinare, cerca pure di educare nell’ottica di un mondo migliore mentre la terra sempre più si dimena tra attività belliche e movimenti sismici.