La pizza sopraffina Pubblicato il 4 Luglio 2013 da admin Oggi c'è la “pizza sopraffina” più buona della margherita, basta cuocerla nel forno a legna... con il ramo giusto! Da tempo canto una musa dal cognome diffuso piuttosto famoso, specie per le pizze, ma lei è di tutt'altro ramo... buono per il forno a legna ed allor anche la pizza, al pari della musa, diventa una prelibatezza tutta da gustare.
La donna speciale Pubblicato il 27 Giugno 2013 da admin C'è pure qualche donna speciale... ma per vederla ci vuole il cannocchiale! Il decantar la musa è solo una scusa per sfuggire alle donne se da tempo in loro io cerco qualcosa di speciale di difficile riscontro. E così, già dal linguaggio, mi piace la erre moscia, se passo poi al viso mi affascina il sorriso e in tema di bellezza adoro la dolcezza. Questi son requisiti di una Musa autentica ma pure di una donna speciale che, icona esemplare, non ha copie similari. A me turba tanto la mente che la vedo con la fantasia, me la ritrovo in poesia ma poi resto isolato in questa sterile scrittura, frutto soltanto dell'ennesima bocciatura da parte delle donne che tengo sempre a distanza ricorrendo ad una musa con questa solita scusa.
L’artista teatrale Pubblicato il 21 Giugno 2013 da admin Non sono un uomo di scienza ma un attore di teatro e, in crisi ideativa, con arte insceno sapienza intellettiva. Cominciai con le palle ed entrai nel pallone, mi diedi al gioco delle carte e bluffai con i professori ma quando persi con le donne mi vennero le follie indi furono fantasie ed infin anche poesie. Lo scompiglio mentale è tanta esuberanza vitale e nello scontro verbale l'anima sempre più urla alla sua consorella mente... se cominci davvero ad amare la vita ti apparirà così bella che sarà perfin... da giocare.
Il gioco fatale Pubblicato il 14 Giugno 2013 da admin Di giochi in gioghi... la mia trama vitale per disegno fatale! In tema calcistico (totocalcio e totogol) correvano i tempi del calcio spettacolo con le squadre di Galeone, Zeman e Sacchi! Quando i giochi vanno male io ripiego sulla morale, sarà pure per disegno fatale ma per l'esito letale divento ancor di più un misero mortale. Sono un giocatore nato perdente sol per fato ma ancor non mi raccapezzo se gli occhi addosso me li mettono quaggiù mi vengono di lassù o sono del solito belzebù. Con un poker di re servito una donna d'incastro... tutta nera di picche, di certo per ripicca, con una scala reale mi mandò gambe all'aria. Al tredici miliardario, ci pensò, invece, un uomo in giacca nera e con un gol fuori orario mi azzerò l'onorario. Ripiegai sul totogol, sui gol a grappoli ma per disegno divino il fatal destino mi sfilò il bottino... era l'unico otto ma l'ineluttabile sorte mi rifilò un fagotto e mi fece il cappotto. Adesso, di giochi in gioghi, la roulette insolvente, il blak jack insolente e la bolletta perdente mi fanno uscir di mente ma, per mia gran fortuna, l'anima mi richiama ed è la sua ispirata scrittura che infin mi rianima.
L’ape regina altro che farfallina Pubblicato il 13 Febbraio 2013 da admin Presentar Sanremo è dura tenzone ma in nome dell'audience è solita canzone. Sui fiori dell'Ariston un dì si posò anche una procace farfallina ma ora c'è l'ape regina. Non è una fiorentina, meglio l'argentina, è molto piccina e non proprio carina ma tanto birichina che fa i suoi scherzetti a firma Littizzetto e il tempo di Fazio diventa uno sfizio.