LA SMANIA DI RIMARE

Da tempo con le donne mi vengon solo poesie, non sarà questa un'altra mia mania? All'infinito a me non sovvien l'eterno e le morte stagioni ma sempre la materna follia indi le coniugali fantasie ma con la Musa furon proprio poesie! Intanto tra passato e presente nulla è cambiato, vivo sempre assente, seppur il coma di adesso, dall'epatico all'estatico, sia di miglior qualità. Talor rintraccio il pensiero e lo vedo stranito a spasso per altre realtà con la mente dipartita, non solo fuori dalla testa ma anche dalla quotidianità. E qui d'improvviso mi prende l'abbaglio e non mi sbaglio, è proprio la sua luce, la sua imago, il suo sorriso, il suo dolce viso e al suon di lei già sono in estasi contemplativa. Me la rivedo madre e mi sovvien l'edipo, mi può far da moglie e rivedo la mia, meglio allor farmela da amante e, perché no, finanche da insegnante! Mio caro conte Giacomo, per nobili natali anche Taldegardo Francesco Saverio Pietro, io sono solo Francesco Andrea e sto tanto peggio di te se, nel rimembrar la Musa, invece di naufragar nel mar, beato mi metto a cantar che bello il navigar in questo dolce oblio che per me rimarrà sempre un eterno desio... e qui s'annega il pensier mio.
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La vespa ronzante

Caro Vespa, varietà color bruno,
di porta in porta ronzante tra tanti libri,
sei un continuo fastidio per le orecchie,
non bello alla vista e, ahimè,
la tua puntura può esser letale.
Dacci oggi un po' di pace
e concediti pure tu tanta pace.
Della televisione fai casa e bottega
e mi hai spinto a scrivere sull'anima
per rigenerarla dalle tue vessazioni
al modico costo del canone Rai.
Regala un po' di spazio anche a noi,
miseri mortali, modesti e oscuri autori,
illusi scrittori che, per numero, superiamo
finanche questi... poveri lettori!
Viviamo tempi di progresso e luce
con la cultura che vola, tranne quella morale,
inutile balla per non dire palla al piede
e, così d'incanto, non all'incanto,
neanche la nazionale lo vuole,
dopo attori e presentatori, ecco appare
l'ingenua immagine di un povero calciatore,
tutto istinto e poca testa, bravo solo terra terra,
finanche scrittore delle sue tante cassanate,
per non dir vere e proprie cazzate,
sempre meglio le dolci cassate!
E' già pronta la divin condanna
con un campionato tra le donne
per curar la sua mania e le 700 sue follie!
Andate cauti con la mia scrittura,
presa male può portar solo iattura
e nulla possono amuleti e fatture!
Da tempo faccio satira salutare
per depurare un po' l'ambiente
e salvaguardare i nostri figli
da tempi bui, difficili e perdenti
con genitori (compagni, partner ed amanti!)...
tutti incoscienti!
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