Documento di famiglia

Antonio, nonostante l'ennesimo abuso edilizio (e i vecchi ci hanno pure precluso il bonus ed io, come al solito, non ho badato a spese!), ancora una volta mi hai tolto il saluto, scagliandoti contro di me e trasformandoti in volto (sembravi un invasato!), con l'accusa di averti mandato l'avvocato (e non il buon Ciccio) a casa per la firma!
Ancora non ti rendi conto che ti ritieni il padrone assoluto del palazzo, permettendoti finanche di scippare brutalmente la tabella comunale col nuovo indirizzo (via Padre Pio n 3, forse per problemi coi santi!), perché non ti arrivava la posta, infischiandotene altamente degli altri coinquilini e con il sottoscritto che, per lo stesso motivo, aveva già trasmesso questo nuovo indirizzo ai concessionari delle varie utenze.
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Fratello, questa firma per la comproprietà (33,33%) degli spazi esterni la dovevo ai miei figli, perché anch'io ho qualcosa da tramettere (coscienza ed amore a parte!) in caso di dipartita dopo aver dilapidato tutte le mie fortune materiali ( e molte mentali) per mantenere l'equilibrio familiare. Ed a conferma di tanto c'è pure la testimonianza di Mario, in punta di morte, ai mie figli: ho avuto un fratello straordinario, immaginate che padre vi trovate!
Sempre in riferimento a Mario mi hai detto che dal 2000 in poi sei stato solo tu ad interessarti della sua malattia, quando il sottoscritto, sempre attento a colmare (talora con interessi usurari del 100%, vedi esborso a Granata!) anche le sue falle pecuniarie, si era preoccupato, parimenti, della sua salute sotto il profilo della prevenzione, al punto che quando gli chiedevo di farsi qualche controllo medico mi accusava, facendo i debiti scongiuri, di pensare sempre al male e alle malattie.
La mattina della rettorragia, telefonandoti preoccupato, l'avevo affidato nelle tue mani e tu invece, nonostante il buon Sabbatino fosse proprio presso il tuo ospedale, per la visita ti ricordasti dopo più di un anno quando ormai era tardi! Ti ricordo solo, anche se il tuo mestiere è addormentare i malati, che le rettorragie vanno indagate per poter dormire la notte!
Intanto il giorno della rettorragia, quando Mario alle 11, chiamato telefonicamente, mi disse che si era stancato dell'attesa in ospedale e se ne era andato, giurai a me stesso, dopo l'abbandono di moglie e figli con devastante crisi mentale, di non rincorrere più i miei fratelli, uno alle prese con i suoi giochi e l'altro attento solo ai suoi figli, a parte Michele!
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Ritornando adesso alla legittimità della firma ti ricordo che avevi cercato pure di comprare l'appartamento di Mario (compreso il mio che gli avevo regalato) a rischio di farmi diventare un barbone, fermo restante i tuoi abusi edilizi attestati dai vari sostegni in acciaio ed alcuni deturpano pure la visuale della finestra dove quotidianamente soggiorno.
Ti ricordo, inoltre, che il portone del palazzo, dove è ubicato il mio ingresso, è diventato un ripostiglio del tuo mobilio di risulta mentre, in riferimento agli spazi esterni, il garage e il terrazzo sono tue dipendenze, il parcheggio, tra macchine e moto, lo sfrutti a tuo piacimento ed il campetto, infine, è per i tuoi nipoti e per le tue feste, accusandomi pure di non pagare il giardiniere dopo averti pagato per circa un ventennio (grazie alla superficialità di Michele) pure l'acqua con cui ti lavi! E qui entra in gioco pure il terreno di zio Antonio che volevi comprare con il tuo prezioso danaro mentre io mi defilai dalle spese legali della causa persa contro i Castaldo per far pagare qualcosa pure a Rosa, l'avvocato di famiglia delle cause perse. A completare il quadro di famiglia manca solo la moralista Anna e, ahimè, anche lei mi fa infuriare quando mi accomuna all'anestesista o meglio all'egoista e meglio ancora al materialista! 
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Intanto per le spese legali mi defilai (dopo i centinaia di milioni buttati per la famiglia e ti lascio documento a conferma) perché volevo rifilare l'intera spesa all'affarista Rosa che aveva comprato da Mario una quota di terreno per 30 milioni e l'aveva rivenduta per 120.000 euro con un guadagno dell'800%!
Proprio in quell'occasione mi recai da lei per recuperare, senza interessi, quei 40 milioni (interessi del 100%) dati al marito, che si era fatto fregare da nostro fratello Mario 20 milioni per una serata al casinò di Saint Vincent!
Infine, Antonio, ti prego di non accusarmi più di non fare niente per il giardino (ci sono gli addetti per la manutenzione) e di non saper scippare neanche un filo d'erba, che lascio a te per l'hobby del giardinaggio e la dimestichezza con le erbacce.
Da parte mia, giochi a parte, ho la passione per le scritture di morale allo scopo di migliorare le anime a partir dalla mia, ma ti prego, rivedi pure la tua perché, quando ti scagli contro di me, ti trasformi in viso e sembri un invasato, riversando contro di me tutto quello che riservi ancora contro quell'angelo di tuo padre, ma tu, tra angeli e santi, perdi la ragione!
Dulcis in fundo ricordati che tuo fratello Franco vale più dell'assegno di 10 milioni (il prezzo di un'utilitaria!), che ti diedi in pegno a garanzia di una mia prematura dipartita per un misero prestito! Nella stessa occasione il cognato fece di peggio: gli avevo chiesto il preventivo firmato di un'auto (solo carta straccia!) e lui scambiandolo per un assegno si rifiutò.
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Non c'è che dire... fratello e cognato si trattano e si scambiano morbosa affezione dal momento che vanno per amore del denaro (e assegni firmati) sempre d'accordo!
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SINTESI FRATERNA: la moralista Anna, l'affarista Rosa, il materialista Antonio e il superficialista Michele. L'artista Mario va citato a parte perché la sua vita brillante mi è costata cara ma la sua recensione ai miei figli, in punta di morte, non ha prezzo!
Per quanto mi riguarda, vizi e giochi a parte, mi ritengo lo spiritualista Francesco Andrea, grazie all'amore di quell'angelo (Raffaele) di mio padre, che da sempre m'invade, m'impregna e mi pervade!
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Il volto dell’anima

Il volto dell’anima, che traspare
dalla serenità, dal sorriso
e dallo splendore del viso,
è il libro aperto delle sue intimità,
con la mente, fucina del pensiero,
l’amore, il motore della vita
e la coscienza, fonte di luce.
È questa l’istantanea dell’anima
con il suo incontrovertibile
segno di equilibrio e pace interiore.
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La correzione senza traccia e la presunzione di valutare

Noi poveri autori, a differenza di Vespa (pubblicizza i suoi libri con il nostro canone rai!), siamo alla mercé di editori a pagamento e agenzie letterarie che ci criticano a pagamento e ci correggono senza lasciar traccia!
 
Gentile critico letterario,
non segnalare gli errori sul manoscritto ed andare, invece, a caccia dei tuoi refusi (tipo SONANDO IL FUTURO!) nel testo da te corretto non è affatto il servizio richiesto e pagato a caro prezzo (1,7 euro a cartella x 318 euro).
E poi, a uno scrittore con l'assillo della morale, ti permetti pure di parlare di minacce, insulti e prepotenze alle sue legittime rimostranze per non andare alla ricerca delle tue correzioni (e dei tuoi refusi) su un lavoro, a tuo dire, eseguito ma, aggiungo io, fatto male, dal momento che gli errori, per quanto ricordi, sin dalle elementari si evidenziavano col rosso e col bleu.
Comunque, virgolette e corsivi a parte, gentile esaminatrice letteraria, non sei all'altezza di valutare i testi dal momento che non capisci ciò che leggi e il mio testo, tra l'altro, presenta spunti culturali di gran valenza!
Ritornando alle correzioni, ti ricordo che la validazione degli errori, in ultima analisi, spetta sempre all'autore. E, pertanto, il Logos non va corretto in minuscolo e corsivo (logos), in quanto fa riferimento alla Parola del Creatore!
 
Nel valutare la mia povera scrittura hai chiamato a testimone addirittura Treccani, consigliandomi, dall'alto della tua valutazione, di chiudere a chiave nel cassetto queste mie insulse esternazioni scritte a mo' di diario.
In tempi di pandemia, invece, sarò proprio io a chiudere a chiave la tua presunzione, anche da esperto infettivologo, attestato dal 110 del professor Giuseppe Giusti (scopritore delle transaminasi) e dal gratificante riscontro, al risvolto scientifico di ciò che scrivo, del professor Mario Rizzetto, scopritore del virus Delta (Hdv)!
 
Intransigenti critici letterari,
con noi illusi scrittori dovete andar cauti ed ammorbidirci la pillola, in modo che possa scendere e non restare in gola col rischio di affogarci.
Per noi poveri autori la scrittura rappresenta, infatti, un'ancora di salvataggio, anche se molti di noi, purtroppo, invadono il campo della psichiatria dal delirio di grandezza (crisi maniacale) a quello di persecuzione, sul versante opposto.
Questa malattia, per l'appunto, si chiama “disturbo bipolare” ed io, da tempo, ne soffro come testimoniano certificati di illustri psichiatri senz'anima, che mi hanno spinto a descriverla in tutta la sua variegata identità.
Proprio su questa strada ho percorso in lungo e in largo la scala di questa debilitante turba bipolare (con turbo spirituale) e relativo umore... la maschera dello spirito!
 
VERSANTE POSITIVO
(+1 allegria, +2 gioia, +3 buonumore, +4 ironia, +5 euforia, +6 mania, +7 delirio di grandezza)
 
SERENITA'
(gradiente giusto dell'umore, maschera dell'anima)
 
VERSANTE NEGATIVO
(-1 tristezza, -2 astenia, -3 apatia, -4 melanconia, -5 angoscia, -6 depressione, -7 delirio di persecuzione)
 
Su queste labili basi psichiatriche il meglio della mia energia mentale l'ho riversata in spunti scientifici, filosofici, poetici e addirittura profetici, tanto da ritenermi, all'apice della crisi maniacale, un predestinato alla stregua di Noè e Mosè e, finanche, il profeta della nuova era spirituale (e a tal fine c'è la pandemia) per non parlare del novello Platone e dell'Einstein spirituale!
Dal piedistallo di questa mia mania di grandezza, spietato agente letterario, la tua severa valutazione e correzione senza traccia mi ha fatto sprofondare, nuovamente, nel precipizio della depressione e sono adesso, ancora una volta, nell'attesa dello specialista e delle medicine giuste.
 
Intanto per la tua labilità emotiva (prima ti ravvedi e mi richiedi l'iban per il rimborso e poi ti penti!) ti consiglio una... valutazione neurologica, coscienza (luce della verità) a parte con il suo limite invalicabile tra vero e falso per la netta demarcazione tra bene e male, tanto da rappresentare, ben riflettendo, la scatola bianca dell'anima nel suo volo terreno che registra la nostra condotta morale.
Tutto questo in Treccani non viene ancora contemplato e sulla coscienza, pertanto, ti puoi aggiornare rileggendo e comprendendo il significato della mia scrittura che personifica, addirittura, l'anima nella sua triplice veste di coscienza vigile (cogito ergo sum, Cartesio), consapevole (amo e sempre sarò, Maiello) e morale (γνῶθι σαυτόν , Socrate).
Come ben vedi mi sono seduto in poltrona tra i mostri della filosofia perché, come diceva un altro tuo borioso collega, le vie del Signore sono infinite, follie a parte! E proprio il Signore (il Logos, il Motore che dir si voglia), lungo queste sue infinite vie, ispira pure un modesto medico della mutua, che diventa scrittore (e forse poeta) in vecchiaia! 
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L’Italia dei fiorentini, da Dante (lingua) a Renzi (italia viva)

Tra fiorentini (altro che padani) e l'Italia (altro che Padania di Salvini) c'è un feeling particolare se Dante ci ha dato la lingua e Renzi Italia Viva.
 
E se Dante ci ha regalato la dolcezza di Beatrice...
 
Mostrasi sì piacente a chi la mia,
che dà per gli occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova...
 
Renzi ci ha già deliziato con la bellezza delle sue donne e ministre (nonostante la Bellanova!)...
 
la Boschi te la gusti,
la Moretti... te la bevi
e la Bindi te la scordi.
 
In tema di donne (e di bellezza... con quella faccia così stirata senza la minima piega!) il ricorso a Silvio è doveroso, anche perché rappresenta l'unico superstite dell'amante latino, il latin lover per antonomasia...
 
Cantami, o Musa,
le gesta di Silvio...
si narra che fosse così bello
e seducente da far innamorare
chiunque incrociasse...
 
Ritornando al Matteo fiorentino (ci basta ed avanza quello padano!), con chiacchiere e minacce (Porta a porta) ha imboccato la via del tramonto. Ma questi leader quando sragionano nessuno osa riprenderli?
 
Renzi, ormai, è affetto da mania di protagonismo e non si rende conto che è giunto al capolinea: da rottamatore (del PD) con il 40% alle Europee è passato, infatti, a rottamato e non vale più del 4% con “addio sogni di gloria”!
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Le sardine… le ho inventate io!

Sistemati, comunque, in campeggio alla periferia di Stoccolma, durante l'arco della giornata io e Lorenzo (Antonio capita l'antifona si era defilato) facevamo spola continua tra il camping e la capitale in compagnia di deliziose svedesi che, per esuberanza fisica, inscatolavamo a mò di gustose sardine nella piccola 500. Si viaggiava, pertanto, intrecciati sui sedili anteriori e sommersi su quelli posteriori, con la testa confusa tra inebrianti bellezze naturali, rilievi e depressioni, tra loro in armonia con la melodia del grande Peppino in sottofondo musicale. Quando ero io alla guida, la strada la percorrevo ad intuito, indirizzato da Lorenzo più vigile e più concreto di me con le donne e, a tal proposito, vi racconto cosa mi combinò...
 
Al caro Lorenzo che beato dormiva nella canadese coperto dalla svedese gliela avrei anche perdonata...
 
Da "La cuccagna svedese", goliardica avventura (1969) in "500" alla conquista della Svezia e... delle svedesi! https://www.francescoandreamaiello.it/wordpress/?p=212
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