Nemo profeta in familia

 
La via della pace è dura se le guerre iniziano, talora, proprio sul nostro uscio di casa per la equa spartizione (ancor più difficile tra fratelli!) di un'arida zolla di terra.
Tra fratelli può esser problematico anche abitare in condominio, quando c'è chi si può permettere di lucidare il marmo della scala condominiale e chi, invece, va in difficoltà anche per la sua pulizia settimanale!
Dall'esperienza di un primogenito, capofamiglia di ben 6 fratelli, che, soldi a parte, ci ha rimesso...pure la testa!
Ognuno di noi, nella sua individualità, è un conglomerato (talora un surrogato) genetico di ben 4 famiglie diverse (quelle dei nostri nonni!) e da questa complessa miscela aminoacidica (DNA e RNA), spesso con troppa...citrullina, nasce il nostro cocktail caratteriale.
Per quanto mi riguarda, io mi ritrovo soggetto passionale (Maiello, nonno paterno), autoritario (Giordano, nonno materno), razionale (Rea, nonna paterna) con un pizzico di malizia (Manno, nonna materna) che non guasta mai!
 
Cara sorella,
ti scrivo in nome di quella coscienza alla cui luce nostro padre ci educò.
Neanche nel nostro ultimo scontro, non certo altisonante (davvero terra terra) ma solo altitonante (per le urla) ci siamo bene intesi, anche perché tu pensi ancora all'eredità paterna in termini materiali (rinfacciandomi la pelliccia che non ti misi in dote!), mentre io, pervaso sempre più dalla sua dote spirituale, continuo a scrivere libri, testi e poesie di gran rilievo morale, che tu non concepisci!
 
Sono arrivato così a graduare in modo corretto e sintetico, finanche, la conoscenza (cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione), studiando e stadiando la vita (1/vegetativa-solare, 2/animale-istintiva, 3/animata-emotiva, 4/cosciente-riflessiva e 5/illuminata-intellettiva) su basi scientifiche (1/fotosintesi clorofilliana, 2/midollo spinale, 3/sistema limbico, 4/corteccia cerebrale ed 5/area associativa).
In virtù di tanto (non è la mia solita crisi maniacale e non necessita il tuo amico psichiatra) mi ritengo, adesso, docente di ”Educazione morale”, addirittura divinae gratiae causa dopo tanti strani segni e segnali e, pertanto, quando parlo io, impara a tacere e incomincia ad ascoltare!
 
Nella nostra famiglia, io e te, oltre che per i colori chiari, ci distinguiamo per la prepotenza mentale e per l'arroganza verbale con la piccola differenza che tu ragioni sempre egoisticamente pro domo tua, mentre io, da altruista esagerato, in nome dell'equilibrio familiare (lo giurai a mio padre in punta di morte!), ci ho rimesso prima tanti soldi, poi la testa e, infine, la mia stessa famiglia con tre figli!
Mi hai mandato in bestia solo quando hai affermato (sai proprio tutto!) che i mie figli non erano interessati al mio appartamento nella villa di famiglia (residua quota ereditaria di cui pago ancora il mutuo!), mentre ai tuoi figli tu trasmetti case, palazzi e strade!
E qui mi permetto, da scrittore dell'anima e docente di morale, di intervenire al solo scopo di risvegliarti la coscienza sopita e per ben educarti, in modo che tu possa dare la completa e corretta eredità (non sono solo case!) ai tuoi figli.
Scordati un attimo la materia (se ci riesci!) e ricordati, invece, per il tuo stesso bene (e per i tuoi figli), che amore fraterno e filiale vanno messi sullo stesso piano e non vanno mai differenziati in virtù dei beni materiali, talaltro tanto difficili da dividere equamente specie tra fratelli!
 
Per questa nobile impresa (amore fraterno e filiale paritari) nostro padre, finanche, s'immolò (cirrosi psicosomatica all'età di 59 anni!) e così, dopo avere aiutato proprio tutti in famiglia, alla fine dovette soccombere alle amarezze ('o tuosseche arruvin 'o fegat!).
Son certo che a tanto non arriverò, dal momento che so ben sfogarmi con urli e parolacce, però, una volta e per tutte, mi preme mettere in chiaro ogni cosa per non passare, agli occhi di ignari nipoti (dopo tutto quello che ho passato!), anche come “lo zio folle”.
Davvero lo fui per amore fraterno (e per presidiarti la famiglia!) in una incresciosa circostanza da non rinvangare...per non essere preso davvero con il camice di forza!
Mi basta ed avanza, invece, la diagnosi di “disturbo bipolare” (io me lo correggo in spirituale), addirittura ereditario (lo spirito di mio padre ancor tanto mi pervade!), da parte di psichiatri che non hanno cognizione dell'anima!
 
Sempre per mettere bene in chiaro ogni cosa, io e te, colori fisici e arroganza a parte, abbiamo avuto un altro comune denominatore in nostro fratello Mario, folle giocatore di tutto e di più, con la sola piccola differenza che io ci ho rimesso sempre tanti soldi mentre tu ci hai guadagnato tanto!
Se per te aveva predilezione (per me aveva venerazione!) questo lo devi proprio a me che, tempo addietro, alienai una mia proprietà (villa Rosa...il fato davvero mi perseguita!) per l'equilibrio della famiglia paterna e per salvaguardarti la famiglia, nonostante tre figli!
E proprio in questo contesto rientra l'increscioso episodio che mi volevi far mettere per iscritto, quando basta ed avanza la mia parola a far fede, anzi, a costo di essere blasfemo, è... vangelo!
 
Così veniva pubblicizzato “Voglia di bene”, quel libro che tu mi regalasti, dopo avermi invitato, per il mio stesso bene, a chiudere a chiave nel cassetto le mie strane scritture sull'anima, che tu, già da allora, non concepivi per averla smarrita su aridi e bui sentieri materiali.
Ti confido, invece, che queste mie scritture, di gran rilievo morale, mi vengono nottetempo (nonostante lo stressante lavoro quotidiano di medico di famiglia) e, sicuramente (sfogo interiore a parte), sono la ricompensa dall'alto al mio costante impegno per aver mantenuto saldo l'equilibrio familiare, nonostante tante insidie e falle monetarie a cui ho sempre corrisposto io in prima persona!
 
Adesso, però, nella villa di famiglia dove vivono i tuoi tre fratelli in condominio, sugli spazi esterni lascia vigere il numero perfetto e periodico 33,33% (anche se qualcuno ha scarsa consistenza monetaria) e, pertanto, non consigliare (da avvocato delle cause perse!) solite compravendite affaristiche!
Se neanche in famiglia i forti (e ricchi) aiutano i deboli (e poveri) non c'è avvenire per nessuno, con la terra, sempre più, condominio dell'umanità.
Ritornando a “Voglia di bene” (libro pubblicizzato come vangelo del duemila!), io me la riconosco sin dalla nascita (mi vidi fluido d'amor rovente, seme di anima nascente pronto a germogliar nel tiepido calor del grembo materno!) per aver fatto man bassa, da ingordo primogenito, dei gran geni paterni.
In virtù di tanto sono rinato da un grave disturbo depressivo, finanche pervenendo, per la giusta pressione profonda, alla cellula (pensiero, amore e coscienza) e al sistema spirituale (l'amore è il messaggero), e ho la presunzione e la convinzione, adesso, di educare i giovani sulla strada della verità, che è l'eredità spirituale con la cultura della fede (certezza che Dio esiste in tutti noi con “la Coscienza dell'Amore nella Mente”, nostra anima immortale).
 
Il gran maestro Socrate con il suo “gnothi sautòn” (tutti lo conoscono a chiacchiere!) invitava a ricercare in se stessi la verità (i comandamenti sono per i duri di comprendonio!) ed io, seguendo questo percorso, ho scoperto la coscienza alla luce dell'anima, la cui voce, dopo duemilacinquecento anni, recita con tono enfatico...
 
 
La coscienza in versi
(Conosco me stesso)
 
L'amore e il bello
sono amanti immortali
con la coscienza del bene
valore universale.
Siamo nel cuore dell'anima
con toni e pause in armonia
a scandire la dolce melodia
della coscienza morale,
verità e luce universale.
 
 
L'anima è poesia
(La legge dell'anima)
 
Esisto per amare veramente,
secondo i dettami della coscienza,
spirito nella materia
e luce della verità
che si trova tra le certezze
della mente alla ricerca
del senso della vita,
che è sempre tanto amore
e realizza l'anima
nella sua vera essenza
e con la tua presenza
nella luce per l'eternità.
 
...per educare i nostri nipoti, sempre più vittime del progresso (telefonini e computer), del regresso (mode bestiali) e del buio recesso morale.
 
In famiglia l'unico a intravedere le mie potenzialità educative fu un vecchio saggio che così parlava: “Dottore, ieri a tavola, siete stato un uomo di vita e di scienza e avete parlato con ispirata eloquenza”!
 
 
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L’eredità paterna, la causa delle mie tante follie (2^ puntata)

Stanca...mente, depresso, scrissi di morale e mia moglie mi prese per fissato, folle...mente, esaltato, ho scritto poesie e la musa mi ha preso per brocco! In famiglia, dopo tanto, non mi considerano giusta...mente (sono il solito pazzo) o vera...mente (un prepotente che si compra la ragione...a caro prezzo!) e, pertanto, non mi prendono seria...mente (nemo profeta o poeta in familia!)   Il disturbo bipolare Dall'alto toccato (sole e stelle) e in alto illuminato (mente), da esagitato fui prima tanto malato e infin matto da sommo esaltato!   Veni, vidi, vici...vissi e scrissi in nome della morale e per conto della famiglia, ancora di salvataggio dell'umanità allo sbando (barchetta terrena in balìa delle onde!)   Naturalmente questa pubblicazione è a fin di bene nella speranza che amore fraterno e filiale diventino paritari e non più differenziabili in relazione al patrimonio materiale. Se ho 100 da dividere con tre figli e un fratello in difficoltà, l'operazione giusta è 100/4 (L'eredità paterna!). Soltanto così daremo il giusto insegnamento ai nostri figli, migliorando le nostre famiglie.   Seconda e ultima puntata   Dopo la follia epatica materna (1988), la pazzia mentale per l'abbandono filiale (1998) e la severa depressione per la dipartita fraterna (2006) anelavo alla pace nella villa paterna in condominio con i miei due restanti fratelli (due sorelle completano...il fraterno corredo della mia eredità paterna!), ma non è stato così, perché spesso accade che anche fratelli consanguinei non sono della stessa pasta o meglio della stessa miscela spirito/materia con relativa personalità (altruistica-spiritualistica o egoistica-materialistica). Vizi a parte (se mio fratello Mario era giocatore di tutto, io sono un giocatore...enciclopedico!), nella mia famiglia, in tema di personalità, si distinguono (in negativo) una sorella giurista (delle cause perse) per l'egoismo e un fratello razionalista o, meglio puntualizzando, materialista da mancato artista della materia (la sua prima facoltà fu architettura!)e, poi, brillante anestesista che addormenta dolcemente le coscienze, mentre io, da esperto di encefalopatia, mi prodigo in tutti i modi (scritture, urla e parolacce!) per risvegliarle. Non c'è che dire siamo su opposte sponde e mentre in me rivive Ippocrate (siamo solo agli inizi della crisi maniacale!) con il suo umore caldo, sanguigno (carattere focoso-simpaticotonico), in mio fratello domina, invece, l'umore freddo, flemmatico (carattere riflessivo-vagotonico). In virtù di tanto quando il sottoscritto vede qualche familiare o amico in difficoltà accorre con anima (amore) e corpo (soldi) mentre mio fratello prende le distanze ma, in compenso, rianima i moribondi (per mestiere), prodigandosi per amore fraterno (bisogna ammetterlo!) solo per le malattie e a me...imbocca addirittura le medicine quando dò i numeri...con la testa! Pensate un po', in una delle mie tante follie considerandomi la reincarnazione dell'Alighieri (dopo tutto scrivo con chiarezza!), mi alzai in piena notte e, declamando con enfasi l'inferno, terrorizzai tutti i miei fratelli, a cominciare da Mario per i suoi folli giochi (per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente), mettendo senza pietà, per risvegliarlo a fin di bene, il razionalista tra...gli ignavi (che visser sanza 'nfamia e sanza lodo...non ragioniam di lor, ma guarda e passa)! Dopo la reincarnazione di Ippocrate e dell'Alighieri, adesso in veste di novello Platone (ho aggiornato “il mito della biga alata” definendo l'anima e il “mito della caverna” con la scala della conoscenza!) sono certo che riuscirò a ben educare l'intera mia famiglia e sfaterò il divino “nemo profeta in patria” che reclama ancor vendetta! Naturalmente sfaterò anche l'obsoleto detto antico che recita “i panni sporchi si lavano in famiglia”, perché, quando si è animati dalla coscienza (e dall'amore), meglio lavarli all'aperto, alla luce solare con la verità da urlare ai quattro venti ed io, da “medico di base”, educo da tempo con i miei libri di morale finanche la mia copiosa famiglia di assistiti. Solo così scongiurerò la cirrosi psicosomatica paterna da amarezze ('o tuosseche arruvin 'o fegat), visto che la divina pietà già mi ha salvato da un infarto devastante senza fattori di rischio cardiovascolare, ma lo stress nella mia vita, vi assicuro, è stato davvero tanto! Penso di essermi salvato, soprattutto, per i miei sfoghi scritti e, così, nel lontano 1986 cominciai a scrivere (Follie epatiche da amorevolezze) quando non sopportavo più la malattia materna e forse neanche mia madre, di poi ripresi a scrivere nel 1998 (Frammenti mirabili della mia vita) quando abbandonai la mia famiglia (non sopportando più mia moglie) e adesso, non sopportando più i miei fratelli, sono arrivato alla vera etiologia di tante mie psicopatie: l'eredità paterna che per me è stata tanta sopportazione fraterna! Da spiritualista impegnato a soccorrere le anime familiari (mamma, fratelli, zii, cugini...assistiti e amici) in difficoltà, nella villa paterna ho permesso al razionalista di fare tutto e di più, ma adesso da grande sistemista, altro che Pascal (sul mio blog www.francescoandreamaiello.it c'è anche un sistema vincente di totocalcio!), gli ricordo che negli spazi esterni della villa (garage, terrazzo, parcheggio, terreno agrario e campetto sportivo!) vige il numero perfetto 33,33% (siamo tre fratelli), nonostante qualcuno non abbia dimestichezza con i soldi! E qui da impenitente idealista (caro Platone mi ritorni in mente, ma non sei il mio tipo perché mi piacciono le Muse...per divagare!) penso, ahimè, che sarà una vera impresa la pace tra popoli con lingue e religioni diverse, se addirittura fratelli in condominio non riusciamo a trovare il giusto equilibrio. Ormai la Terra è il condominio dell'umanità e, per la sua sopravvivenza, necessita che i forti aiutino i deboli (e curino i folli!), non facendo mancare a nessuno lo stretto necessario. In veste di medico di famiglia (da confidente psicologo tanto psicopatico!), pertanto, quando vedo che il fratello forte cerca di sopraffare o meglio di fare l'affare sul più debole, all'istante mi trasformo dal mite dottor Maiello nell'infuocato mister Maiquello (proprio a mò di dottor Jekill e mister Hyde!) e gli prescrivo aria salubre per rinfrescargli le idee. A tal uopo, a Gragnano (terra della pasta e del vino, alimenti sacri della vita) dove faccio il medico di giorno, ci sono molti monti, mentre a Sant'Anastasia (paese del santuario della Madonna dell'Arco), dove scrivo di notte, la mia villa è proprio alle falde del monte Somma! E a proposito di rinfreschi...mentali corre l'obbligo ricordare al razionalista (a furia di addormentare le coscienze è entrato in coma e, guarda caso, sono lo specialista giusto!) che anche io mi ritrovo tre figli in moneta spicciola (sono stufi delle poesie e pretendono un po' di materia!) e, così, il giardino ereditato, adiacente al terrazzo in comune che stupidamente ritiene suo per “usucapione”, non lo può comprare per sé e per i suoi figli (patti chiari e fratellanza eterna!) a prezzo d'affare! Questa sottile puntualizzazione (in veste di Maiello e non certo di Maiquello) l'ho dovuta fare anche alla sorella giurista (perde anche le cause vinte ma sa vincere le sue!), finanche ex attivista o meglio arrivista (pro domo sua) politica, ricordandole che il commercio e gli affari nella famiglia Maiello d'ora in avanti sono chiusi per sempre...improrogabilmente! In appendice a questo lungo sfogo, adesso mi resta solo ricordare, soprattutto ai giovani di famiglia, che i Maiello per cultura e tradizione familiare sono devoti di madonne e santi (mio padre si faceva confortare dalle madonne e si confidava con i santi!), ragion per cui gli amuleti e il corno rosso, affisso nel portone contro il malocchio (anche per il crocefisso ci fu polemica!), lasciamolo agli altri oppure usiamolo per preservare il nostro Napoli (nonostante il ciuccio) e per le vincite al superenalotto! In veste di scrittore dell'anima, invece, tengo a precisare che il malocchio è nel profondo di chi è ancora alla ricerca della sua vera identità (gnothi sautòn), di chi non sta bene con sé stesso e nel suo profondo interferisce con i fantasmi del male (risentimenti, rancori, gelosia e invidia). Dopo la conquista del mio equilibrio profondo, da tempo scrivo libri di morale per coloro che sono alla ricerca di pace interiore facendo leva sui sentimenti del bene (i veri sensi dell'anima) che fanno fede (è la Verità che Dio esiste con la “coscienza dell'amore nella mente” , cellula primordiale a presiedere quella nervosa) sulla pietà e sulla carità per acquisire la bontà (pietà+carità) e godere così l'Amore alla Luce della Verità per divina misericordia (bontà+perdono)! Questa fraterna ramanzina (verba volant, scripta manent), così animata (senza cattiveria e scopi di lucro), è per dare lustro a una casata che vide un Angelo di nome Raffaele, maestro di vita, sacrificarsi (cirrosi psicosomatica da amarezze) nel nome della famiglia ed ora la sua anima benedetta, nottetempo, mi detta ispirate scritture (a me riesce difficile perfino una cartolina d'auguri!), mentre la Musa e le poesie sono il sublime dono in Terra della divina Provvidenza per aver curato con amore la follia epatica materna:   Intensamente, a lungo sofferta, ancor più bella, che vita insieme! Sei volata all'istante con un lampo abbagliante su di una luminosa scia tra schiere angeliche festanti con sinfonie di canti e suoni a spasso per sempre nell'incanto dei cieli!
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L’eredità paterna, la causa delle mie tante follie! (1^puntata)

  L'eredità paterna, la causa delle mie tante follie! (personaggi e fatti narrati non sono inventati!) I panni sporchi (specie l'intimo!), nel nome della famiglia, meglio lavarli all'aperto (verba volant, scripta manent)! Per l'assillante anelito alla pace profonda speriamo solo di non trovare quella eterna visto che ci presidia un bel corno rosso (scherziamo con i fanti ma lasciamo in pace almeno i santi!) Sono arrivato alla conclusione che, alla fine dei conti, non sono del tutto pazzo se mi psicoanalizzo da solo e la causa di tante mie follie è stata l'eredità paterna! Inutile nasconderlo, problemi di testa (esaltazione calcistica sin dall'infanzia!) li ho sempre avuti, ma essere tacciato di psicopatia (malattia bipolare) ad eziologia genetica, è un'offesa gratuita di presunti scienziati e camici bianchi che non sopporto, perché i miei familiari a cominciare da genitori e nonni avevano tutti una mente sopraffine. Che soffra, poi, di disturbo bipolare (e relative turbe psicosomatiche) a genesi spirituale è una verità sacrosanta di gente che si ritrova l'anima, a differenza di tanti materialisti, duri di testa e con una pietra al posto del cuore che, tra l'altro, vivono anche meglio ed hanno un'aspettativa di vita finanche migliore! La medicina ha fatto passi da gigante ma, sui cosiddetti disturbi psicosomatici, da tempo si è arenata, quando l'interiore conflitto spirito/materia nell'umana sostanza di persone sensibili (anima di miglior qualità) può scatenare turbe psicosomatiche (come gastriti e coliti) con lo spirito che non sopporta più il suo corpo, malattie psicosomatiche (come la psoriasi per l'ansia della pelle!) se lo spirito rifiuta la sua carne e gravi malattie autoimmunitarie se lo spirito addirittura rigetta la sua stessa materia dove è prigioniero! Purtroppo la scienza, nella sua cieca arroganza, concepisce solo sterili dati scientifici, quando ci sono antichi detti (non falliscono mai altro che trials clinici!), frutto dell'esperienza e della saggezza popolare che fanno più scienza di tanti sterili lavori scientifici! E' innegabile che l'umanità non è un casuale ed arido ammasso di materia, ma certamente una mirabile miscela spirito materia che si cuoce nella fucina epatica (Galeno parlava di spirito naturale prodotto nel fegato) sulla fiammella ipotalamica (l'ipotalamo funge da sinapsi anima-corpo) regolata dall'entità spirituale che ci ritroviamo, per cui in soggetti con personalità (quoziente spirito/materia) altruistica è ben alta mentre nei materialisti (personalità egoistica) la fiammella spirituale si riduce ad un flebile lumicino. Stilando una scala della personalità umana al suo vertice c'è naturalmente Gesù Cristo (100 % spirito) con la sua Luce universale, mentre sul versante opposto Satana (100% materia) con il suo fuoco infernale! Ritornando adesso al titolo del testo (l'eredità paterna), da mio padre (Raffaele di nome ed Angelo di fatto!) ereditai geneticamente gran parte della sua spiritualità, che ho gelosamente custodito mentre, sul versante materiale, per mia gran fortuna sono riuscito a salvare solo l'appartamento a piano terra nella villa di famiglia evitando, così, di diventare un barbone ramingo! E pensare che, a soli 23 anni, mi ero trovato tra le mani una ingente somma di danaro liquido che quel sant'uomo di mio padre, ciecamente fidandosi di me, mi affidava per l'avvenire di tutti i suoi figli (primogenito di sei figli), preavvertendo la sua prematura dipartita (59 anni). Rimasi sorpreso dall'entità di quella cifra per il suo stile di vita, sempre sobrio e sparagnino, anche se a noi figli (i primi quattro a distanza di un anno l'uno dall'altro) non faceva mancare nulla e, così, ancor prima dell'esame di maturità classica (1967), già era pronta in garage la “mia 850”. In tema di proprietà ci fece mancare solo la casa al mare, preferendo edificare, invece, una cappella di famiglia per dare degna sepoltura alle spoglie migranti del padre e preferendo dare, inoltre, sostegno economico a tutti i suoi familiari (fratelli, sorelle e cognati). Da parte mia, sul suo esempio, ho esagerato con l'altruismo verso i miei fratelli (scordandomi di tre figli) al punto che mia moglie prese le distanze (prendendomi per pazzo!) quando l'ultima proprietà rimastami (l'appartamento nella villa di famiglia) la regalai ad un fratello, folle giocatore di tutto (negli anni '80 bollette milionarie di calcio scommesse) e di più (negli anni '90 schedine milionarie di totocalcio e totip), nonostante mi avesse già costretto ad alienare un'altra proprietà (Villa Rosa) per far fronte al casinò e coprire i soldi che qualche sprovveduto familiare gli concedeva, pretendendo poi da me il rimborso rivalutato (ancor oggi mi prendono i brividi...di coscienza per tanta stupidità e ne pago il fio o meglio il mutuo!) In virtù di tante assurde bontà o vere follie, nel 1998 mi vidi costretto ad abbandonare il tetto coniugale (proprietà di mia moglie con figli in ostaggio!) per incompatibilità caratteriale e perdevo così davvero tutto, soprattutto la testa. Frastornato, stanco e disperso mi ritrovai, pertanto, a vivere da solo, ospite di mio fratello nell'appartamento che gli avevo regalato (all'epoca lavorava a Venezia) e che oggi, per mia gran fortuna (oltre che giocatore era un gran signore!), mi ritrovo dopo la sua prematura dipartita (2006). Adesso per trovare finalmente pace mi sono psicoanalizzato da solo e sono giunto alla conclusione che l'eredità paterna (spirituale e materiale) è stata la causa di tante mie follie, proprio per la sconsiderata gestione delle cose materiali che irrita il mio subconscio (coscienza, nucleo della cellula spirituale) per l'esagerato amore (citoplasma della cellula spirituale) e porta il pensiero (membrana esterna della fantomatica cellula spirituale e sinapsi cervello-anima) fuori giri. In conseguenza di tanto l'involucro mentale si surriscalda, spesso si lesiona e, talora, scoppia, facendomi passare così dalla nevrosi (pensiero insonne notturno) alla psicosi (silenzio pensante diurno) del disturbo bipolare (a genesi spirituale), da conflitto interiore spirito/materia con l'umore (maschera e mimica dell'anima) che mi si legge chiaramente sul volto (ormai i miei assistiti mi conoscono e mi...sopportano più dei miei familiari!). Il pensiero (elaborato finale del sistema nervoso) è la chiave di volta dell'umana conoscenza e fa da sinapsi (congiunzione) con la verità della cellula spirituale (pensiero, amore e coscienza) lungo il decorso della mente umana (l'area associativa corticale, responsabile dei processi psichici, all'incirca l'86%, è ancora inesplorata!) : Neurone-Pensiero-Verita' (percorso neuropsichico) -Neurone-Sistema nervoso (neurone-miliardi di cellule nervose: cervello) -Pensiero (sinapsi): vigile (cogito), razionale (ragione), sciente (intelletto), illuminato (sapienza), estatico (contemplazione)=Scala della conoscenza -Verità (cellula spirituale-miriade di cellule spirituali=sistema spirituale o anima) Per superare la pazzia e sopravvivere alla follia mi sono dovuto inventare tanto e sono pervenuto, così, alla conoscenza (e alla definizione) dell'anima nella sua luminosa veste di triplice coscienza vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (autocoscienza), ben leggibile su un volto sereno (il pensiero si legge sulla fronte distesa), sorridente (l'amore s'intravede dal rossore delle gote) e splendente (la coscienza risplende dalla luce degli occhi)...questo è l'intramontabile ricordo di mio padre...il mio angelo disceso in terra sotto mentite spoglie! Comunque meglio aver preservato la spiritualità paterna che la materialità, anche se non mi ritrovo la sua santa pazienza, in virtù della quale sopportava in contemporanea suocera e moglie (per molto meno me la svignai!) che, seppur gravemente malata e sempre a rischio della vita, pretendeva le cure domiciliari per una strana malattia epatica di un certo dottor Banti (morbo o sindrome?). Proprio qui (avevo appena dodici anni) ebbe inizio la mia avventura in medicina, strappando ad una suora, a forza di pianti e lacrime, un flacone di sangue per la sua sopravvivenza messa a rischio da continue ematemesi (vomito di sangue rosso vivo!) e, da allora, divenni il suo angelo custode (trentennale cirrosi con ventennale encefalopatia epatica, strabiliante caso clinico di un figlio...medico per caso o meglio per fato!). Venerdì 24 febbraio seconda ed ultima puntata
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Il misterioso quesito (ci sei o ci fai?)

Scrittura in risposta a questo misterioso quesito (improvvisamente scomparso dai commenti!) formulato da Sara Cristofori (scrittrice su Rossovenexiano), discendente di Cristoforo Colombo e compaesana di Govi. Le prometto di leggere la biografia di Govi su wikipedia, ma le faccio notare che è più interessante la mia! Infatti io sono Francesco Andrea Maiello, soggetto bipolare (diagnosi di illustri clinici!), non certo esemplare, ma per la mia morale tanto vitale sono addirittura ben visto dall'alto (perfino sole e stelle mi regalarono una fantastica befana!) e mi ritengo, pertanto, il referente delle anime celesti all'unanimità! Sono nato il 23 settembre, giorno a cavallo della vergine, in cui ricorre la morte di Sigmund Freud ed io ho ben delineato in ogni suo versante (negativo e positivo) la scala dell'umore! Questo giorno celebra, inoltre, la nascita di Paolo Rossi, gran centravanti (io negli anni '60 sono stato il primo centravanti di movimento!) e di Giuseppe Saronni, atleti fisicamente piccoli (come il sottoscritto) ma di grande intelligenza! In questo ambito (nonostante le mie medie qualità intellettive) posso vantarmi di aver definito l'ANIMA (triplice coscienza: vigile, consapevole e morale), di aver scalato la CONOSCENZA illuminando la caverna di Platone (cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione), di aver “stadiato” la VITA (vegetativa solare, animale istintiva, animata emotiva, cosciente riflessiva e illuminata intellettiva) e di aver, finanche, definito la MENTE UMANA: -Sistema nervoso (neurone-miliardi di cellule nervose: cervello) -Pensiero (sinapsi): vigile, razionale, sciente, illuminato, estatico (scala conoscenza) -Sistema spirituale (cellula spirituale-miriade di cellule spirituali: anima) Nonostante tanto sono un uomo normale con molti limiti e difetti e, da filosofo (un poco lo sono in qualità di sognatore e pensatore!), rispondo al quesito di Sara (ci sei o ci fai!): Ci sono (cogito ergo sum) e, da latin lover (altro che Silvio), le donne (buone) me le...faccio con gran classe (come meritano!) e senza bunga bunga!!! A proposito il 23 settembre è anche l'anniversario della morte di San Pio da Pietralcina (sono quasi suo compaesano ben lungi, però, dalla...santità!) e della nascita di Euripide, il poeta dei sentimenti. A me piace definire i sentimenti “sensi dell'anima” quarto ed ultimo grado delle esperienze della vita: 1-sensazioni (informazioni), 2-percezioni (impressioni), 3-emozioni (moti interiori). I sentimenti vanno differenziati così: -in simpatia (affetto e amore) -in antipatia (gelosia, invidia, risentimento, rancore e odio) -in empatia (pietà passiva=commiserazione), (pietà attiva=carità), (pietà+carità=bontà), (bontà+perdono=misericordia divina) A proposito di Cristoforo Colombo se il grande navigatore genovese scoprì l'America, il grande sognatore napoletano ha scoperto l'anima!
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OGGI 23 SETTEMBRE, GIORNO A CAVALLO DELLA VERGINE…CHE BELLA FANTASIA!

Per cavalcare (nel senso di meritarsi!) la vergine necessita tanto equilibrio (bilancia) in modo da non farsi scalciare e disarcionare! Io non sopportando più tanti sobbalzi, onde evitar rovinose cadute, spontaneamente scesi di sella e mi diedi alle scritture. La donna è un'artistica creatura che, nella sua sinuosa topografia, si snoda tra rilievi e depressioni (a me li scatenò!) e, così, da una afrodisiaca altura lungo una folta radura giù a valle si cela, tra due protuberanze, talor tumide rilevanze, una paradisiaca apertura che per stretta fessura, cavità virtuale e non virtuosa, conduce alla fucina della vita. La donna è il bello naturale (Esplorando la vita all'impatto del bello fu subito cotta!) che ti stimola l'amore, il motore della vita e così: la sinfonia della voce è melodia per le orecchie (UDITO), l'armonia del corpo è la bellezza per gli occhi (VISTA), la luce natia è la dolcezza per il GUSTO con la sua anatomia a donarti il TATTO mentre il profumo di donna lo senti dall'OLFATTO. E' questa l'apoteosi sensuale, premessa dell'amplesso sessuale senza complesso freudiano, per provare l'ebbrezza sentimentale, il piacere fisico con riscontro morale. PS La donna, nonostante Berlusconi (anche molti soldi non servono a niente se come padre di famiglia non si vale una lira!), merita i versi (anche da amante...fedigrafa!) e per venerdì prossimo è pronta una mia bella dedica: Profumo di donna! Tra medicina (mestiere quotidiano) e donna (pensiero fisso) ormai ciò che stona nel corso della giornata (crisi economica a parte!) è la politica con la sua lagna costante! E' tempo che le leggi le suggeriamo noi (Supercorso per Montecitorio: decalogo per accedere-è un mio testo su Alidicarta) dal momento che in parlamento si fa tutt'altro!
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