SINOSSI E BIOGRAFIA IN BREVE (La luce della cultura)

Sinossi in breve
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La luce della cultura (sulle ali della fede)” è il volo fantastico (filosofico-letterario) di una mente instabile alla scoperta dell'anima nella sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero, chi sono/polvere), consapevole (amore/da dove vengo) e morale (luce, dove vado).
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Proprio a bordo di questa fiammante monoposto - pilotata dalla mente (Aristotele), alimentata dall'amore (Platone) e illuminata dalla coscienza (Socrate) – si passa dal buio della ragione (notte delle vacche nere di Hegel) alla luce dell'intelletto (cielo stellato di Kant) per volare sulle ali della fede, cultura eccelsa.
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Pertanto lo spiritualismo della fede, riscontro biblico a parte - “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.” - ha le sue salde radici nella filosofia dei Grandi (Grecia) e viene a chiudere il cerchio della filosofia moderna: il razionalismo di Cartesio (Francia), l'empirismo di Locke (Inghilterra) e il criticismo di Kant (Germania).
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Biografia in breve
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Francesco Andrea Maiello è nato a Sant’Anastasia (NA) il 23 settembre 1948. Nonostante studi sempre brillanti, per limiti caratteriali da interior conflitto, a stento supera l’esame di maturità classica con la media del 6 per bilanciare il 7 in condotta (polemica urlata con il professore di Storia e Filosofia!) e, nel 1975, si laurea in Medicina e Chirurgia a Napoli con un misero 107, questa volta dopo la polemica urlata con il preside della Facoltà e conseguente espulsione dall’Ateneo per dodici mesi.
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Dal 1972, primogenito di sei fratelli, conduce anche il negozio di maglieria del padre (morto prematuramente) in Via Duomo a Napoli, non tralasciando mai l’attività sportiva (e di giocatore di schedine, poker a parte!) in veste di irrefrenabile attaccante di movimento, divoratore di goal per il suo gran correre a perdifiato (Pro Vesuvio, Sant’Anastasia e Madonna dell’Arco).
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Dal 1976 è pure medico di famiglia a Gragnano e dal 1998 (anno dell’abbandono dei figli per incompatibilità coniugale… svariati impegni senza la moglie!) si dà alla scrittura per sopravvivere. E' stato amico d'infanzia di Padre Cristoforo Bove, il relatore di Padre Pio Santo e uno dei suoi libri (“Le fantasie dell’anima”, Kimerik, 2009), per il suo contenuto morale, è stato ammesso in Biblioteca Vaticana. Proprio con i suoi libri regalati a Natale (Vespa li vende con la pubblicità della Rai!), oltre che curare, prevenire e vaccinare, cerca pure di educare nell'ottica di un mondo migliore mentre la terra sempre più si dimena tra attività belliche e movimenti sismici.
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Sinossi e quarta di copertina

SINOSSI IN BREVE
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La luce della cultura (sulle ali della fede)” è il volo fantastico (filosofico-letterario) di una mente instabile alla scoperta dell'anima nella sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero, chi sono/polvere), consapevole (amore/da dove vengo) e morale (luce, dove vado).
Proprio a bordo di questa fiammante monoposto - pilotata dalla mente (Aristotele), alimentata dall'amore (Platone) e illuminata dalla coscienza (Socrate) – si passa dal buio della ragione (notte delle vacche nere di Hegel) alla luce dell'intelletto (cielo stellato di Kant) per volare sulle ali della fede, cultura eccelsa.
Lo spiritualismo della fede, riscontro biblico a parte - “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.” - ha le sue salde radici nella filosofia dei Grandi (Grecia) e viene a chiudere il cerchio della filosofia moderna: il razionalismo di Cartesio (Francia), l'empirismo di Locke (Inghilterra) e il criticismo di Kant (Germania).
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SINOSSI (e nota biografica saliente de “La luce della cultura sulle ali della fede”)
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La luce della cultura (sulle ali della fede)” è il racconto ispirato (filosofico-letterario) del figlio di un angelo (Angelo Raffaele), disceso in terra sotto mentite spoglie e dipartito prematuramente per le nefandezze della vita (cirrosi psicosomatica), che auspica l'avvento dell'era spirituale dell'amore (ultrapallio) grazie alla cultura dell'anima e all'acquisizione della sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero/chi sono, polvere), consapevole (amore/da dove vengo) e morale (luce della verità, dove vado) dall'alito vitale della cellula primordiale o spirituale (anima) che presidia e presiede quella nervosa (mente).
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A tal fine, da medico di famiglia (da ristrutturare), ha finanche decodificato il messaggio spirituale dell'Rna messaggero (A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale e non T-erreno) dalle rispettive basi azotate (A-denina, C-itosina, G-uanina, U-racile e non T-imina)!
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Proprio su queste solide basi culturali ha costruito la novella arca di Noè (educazione morale) in formato letterario su cui si accede per tabelle cognitive e poesie istruttive e, pertanto, con tanta ironia, alla fine si dimena o meglio, in tema di arca, si barcamena tra un Noè acculturato (perfino testimone di strani segnali dall'alto!) e un Mosè poeta!
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E qui vi assicuro che non sono poi del tutto folle se, da più di un decennio, scrivo sui principali siti letterari con buoni riscontri e il mio blog (www.francescoandreamaiello.it) ha superato i 200.000 visitatori, follower a parte che mi seguono come specialista di sistemi vincenti tra sacro (sistema spirituale) e profano (calcioscommesse).
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QUARTA DI COPERTINA
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L'autore ha cominciato a scrivere nel lontano 1998, in profonda crisi depressiva. Come per incanto, nella sua strabiliante trama biografica, intravede un disegno divino, tanto da ritenersi, sulle soglie del nuovo millennio, promotore di tempi migliori all'alba di una fantomatica nuova era spirituale (ultrapallio). A tal fine, dalla depressione all'esaltazione (disturbo bipolare), in piena crisi maniacale incomincia a volare sulle “Ali della Fede” per passare dal buio della ragione (mente) alla luce dell'intelletto (anima). La recente pandemia virale, lo scioglimento dei ghiacciai e la ignobile guerra in Ucraina, a conferma di queste sue stravaganti fantasticherie mentali, l'ha portato alla stesura del presente trattato: “Intrigante, filosofico, pedagogico, autobiografico, pratico e divertente”, senza trascurare la poesia, voce dell'anima e lirica del cuore.
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E in tempi tanto bui, in tema di pace, l'Italia, terra di Santi, Madonne e Grandi, non deve inviare armi all'Ucraina ma libri di cultura alla Russia per risvegliare il suo popolo, prigioniero di Putin (figura presente in molte famiglie a difesa del patrimonio materiale!) ancora alle prese con confini territoriali agli albori della nuova era spirituale (ultrapallio).
Necessita, pertanto, che la Russia, lungi da presidi bellici e dalla Nato, rientri nella sua Europa lungo quel circuito filosofico-culturale che nasce in Grecia (Socrate) e, dopo aver spaziato in Francia (Cartesio), Inghilterra (Locke) e Germania (Kant), si chiude in Italia alla luce dell'anima e della sua cellula spirituale (ultrapallio) auspicando un mondo migliore, dove regna pace, amore e libertà con i forti ad aiutare i deboli ed i ricchi a soccorrere i poveri.
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Biografia in breve

Francesco Andrea Maiello è nato a Sant’Anastasia (NA) il 23 settembre 1948. Nonostante studi sempre brillanti, per limiti caratteriali da interior conflitto, a stento supera l’esame di maturità classica con la media del 6 per bilanciare il 7 in condotta (polemica urlata con il professore di Storia e Filosofia!) e, nel 1975, si laurea in Medicina e Chirurgia a Napoli con un misero 107, questa volta dopo la polemica urlata con il preside della Facoltà e conseguente espulsione dall’Ateneo per dodici mesi.
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Dal 1972, primogenito di sei fratelli, conduce anche il negozio di maglieria del padre (morto prematuramente) in Via Duomo a Napoli, non tralasciando mai l’attività sportiva (e di giocatore di schedine, poker a parte!) in veste di irrefrenabile attaccante di movimento, divoratore di goal per il suo gran correre a perdifiato (Pro Vesuvio, Sant’Anastasia e Madonna dell’Arco).
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Dal 1976 è pure medico di famiglia a Gragnano e dal 1998 (anno dell’abbandono dei figli per incompatibilità coniugale… svariati impegni senza la moglie!) si dà alla scrittura per sopravvivere. E' stato amico d'infanzia di Padre Cristoforo Bove, il relatore di Padre Pio Santo e uno dei suoi libri (“Le fantasie dell’anima”, Kimerik, 2009), per il suo contenuto morale, è stato ammesso in Biblioteca Vaticana. Proprio con i suoi libri regalati a Natale (Vespa li vende con la pubblicità della Rai!), oltre che curare, prevenire e vaccinare, cerca pure di educare nell'ottica di un mondo migliore.
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Ricordi di famiglia

Dopo aver dato fondo a tutte le mie risorse monetarie per problemi familiari, per regalare la macchina al mio secondogenito (al primogenito aveva provveduto il nonno) mi recai presso un'agenzia finanziaria.
Nonostante l'affidabilità per le mie credenziali, all'ultimo istante la richiesta di prestito mi fu respinta per il riscontro (Centrale Rischi) della mia ampia esposizione con le banche pur pagando e ringraziando!
Mi fu consigliato allora dagli stessi impiegati della finanziaria di fare la pratica a nome di qualche mio familiare meglio messo con le finanze.
A tal uopo mi rivolsi a un cognato benestante e, in primis, gli chiesi il favore di farsi rilasciare dal suo concessionario il preventivo firmato di una vettura.
Per tutta risposta, non comprendendo neanche la mia richiesta e collegando, come suo solito, la firma con il denaro, mi rispose che era in rosso con la banca... quando gli avevo chiesto solo carta straccia!
Peggio ancora fece mio fratello, che si prestò a tutto, ma poi non mi concesse il credito di 3 anni di vita (la durata del prestito in rate mensili da me corrisposte a lui con largo anticipo), chiedendomi a garanzia un assegno con l'importo dell'utilitaria nel caso di una mia prematura dipartita nonostante fossi in pieno benessere!
Chi dei 2 è il meno peggio!!!
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Condominio di famiglia (è dura la vita anche tra fratelli!)

Tra Palestinesi ed Israeliani è sempre conflitto per un'arida striscia di terra, tra fratelli è guerra continua per l'usufrutto della terra!
L'umanità, infatti, con la madre Terra è in usufrutto e con i fratelli è in condominio, e tutti, indistintamente, la stiamo sfruttando a proprio uso e consumo.
Necessita allora la luce spirituale (La luce della cultura, l'AngeloRaffaele editore) per scongiurare le divisioni materiali e... le liti familiari! Intanto si trasmettono sempre più malattie (anche per il degrado ambientale!) che proprietà!
   
Sulla terra siam tutti fratelli è una pia illusione, se già vivere in condominio è difficile e, addirittura, impossibile se i condomini sono fratelli carnali! Restando in ambito religioso se, di continuo, si porge l'altra guancia, si rischia di uscir di testa per i colpi subiti!
Comunque, sempre dalla parola del buon Dio, la vita terrena quaggiù è ben poca cosa rispetto alla fantastica dimora, dove son vissuto in debacle mentale, tanto da diventar scrittore delle mie fantasie, talora vere traversie se non proprio poesie sempre in tema di follie:
 
vivevo sospeso in aria
nello splendore della luce
solare tra il celeste dei cieli
e l’azzurro dei mari,
per poi riposar coperto
dalla volta celeste e cullato
finanche dalle onde marine
nell’armonioso silenzio
della pace divina.
 
Le opere di bene (almeno in famiglia!), però, sono il biglietto di prima classe per volare lassù, nel mondo della verità (Padre), che è amore (Figlio) da trasmettere, nella sua illuminata veste (Spirito Santo), di GENI (Dna)... tori in figli in nipoti per GENE (codice genetico)... razione a “La luce della cultura” (l'AngeloRaffaele editore): a-more e c-oscienza sono il g-enoma, u-niversale dalle basi azotate a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile dell'Rna messaggero, passando così di elementi naturali (H, O, C, N, P, S) in alimento spirituale (amore).
 
In virtù di tanto “La Verità” non può prescindere da Filosofi, Santi e Sommo Poeta:
 
E' la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell'amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell'amor nel subconscio,
sicura fede (Sant'Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso).
 
Naturalmente sto scrivendo “pro domo mea”, per giustificare la dilapidazione del patrimonio materiale (matrimonio a parte!) e, sempre a rischio di uscir di testa, custodirò integro quello spirituale!
 
Mio padre lo preservò, a spada tratta, addirittura lungo una infida e sconnessa strada di famiglia, dove inciampò e alla fine, dopo aver sorretto e trainato tutti (fratelli, sorelle e cognati), fu lasciato da solo a terra. Per questa ingratitudine e tanta amarezza ('o tuosseche arruvin 'o fegato) si beccò la “cirrosi psicosomatica”, malattia indecente che ti deturpa il fisico e la mente. Proprio con la sua prematura dipartita dipartì pure la mia mente:
 
Papà, la forza del tuo amore
ha pervaso di te il nostro cuore,
vivi sempre con noi
e il tormento permane.
E pur la vita continua,
gelida, con nel cuore
un immenso vuoto
che tu colmerai quando
ci riuniremo a te
nell'abbraccio di Dio.
 
Ben conscio di avermi educato e responsabilizzato, prima di spiccare il volo, mi affidò l'encefalopatia epatica della moglie:
 
Intensamente,
a lungo sofferta,
ancor più bella,
che vita insieme!
 
E le turbolenze ludiche del figlio:
 
Barattò, a mo' di Totò con la fontana di Trevi,
la gestione della laguna di Venezia
a un gruppo di sprovveduti austriaci!
Mi mandò in affanno per i suoi folli giochi,
ma l’inventiva e il successo con
le belle donne furono per me motivo
di orgoglio e la testimonianza
di un uomo di charme e gran classe.
L’avvocato” per amici e conoscenti
si laureò con strabilianti sotterfugi,
domò e irrise con solita ironia
una indecorosa malattia e illuminò
gli ultimi istanti di vita terrena
convolando a sacre nozze
con la sua fidanzata preferita!
Soffrì più per le mie turbe mentali
che per la sua malattia!
Mi amò e mi venerò
come persona speciale!
Mi raccontò come fratello
e mi raccomandò come padre
ai miei stessi figli!
 
Intanto in tema mentale, traversie a parte, mi son già beccato le ”Follie epatiche” e, a scanso della cirrosi, adesso scrivo al solo scopo di scongiurare questo fatale percorso:
 
1- psicosi (cellula spirituale, anima)
2- nevrosi (cellula nervosa, mente)
3- cirrosi (cellula epatica, fegato)
 
E' uno schema da cui si evince chiaramente che le amarezze della vita (psicosi, malattie dell'anima), attraverso la mente (nevrosi) per sovraesposizione dei mediatori sentimentali (pietà+carità=bontà), coinvolgono il fegato (cirrosi psicosomatica). E questa strada altro non è che il percorso inverso, da me conosciuto a menadito, della devastante encefalopatia epatica dove, per falsi trasmettitori (octopamina, feniletanolamina), dalle malattie del fegato si passa proprio alle turbe mentali delle “Follie epatiche”:
 
Nel rinvenire alla vita
mi diagnosticai una falla
che, tra pensieri folli,
la mente mi spegnea...
 
Non era altro che
l’amara epatopatia
di familiar riscontro...
 
Per la sua etiologia
non altro vi trovai,
sono le “amorevolezze”...
 
Son quelle cose che
s’ingurgitano per sommo amore,
che, quando troppe sono,
il mal ti vai a cercare
con questo inglorioso termine
di tal epatopatia,
che può significar niente
o grave mal celar...
 
Ritornando adesso sulla sconnessa strada di casa mia, proprio il condomino più equilibrato (l'esatto mio opposto!) fa abusi edilizi a suo piacimento, cambia l'indirizzo civico come gli gira la testa, utilizza spazi comuni a proprio uso e consumo, salvaguarda i suoi interessi senza alcun ritegno (meglio toccar ferro!), mette i suoi mobili di risulta davanti al mio ingresso e, dopo tanto, mi toglie pure il saluto!
 
Allora, per chiudere una volta e per sempre queste squallide vicende familiari, questa scrittura la dedico ai miei figli. Per mia gran fortuna si vogliono sin troppo bene e, talora, si coprono l'un l'altro mollandomi qualche bugia!
E questa me la merito perché, da moralista intransigente, sono un vero rompiscatole, che lava i panni sporchi in casa e li asciuga all'aperto per fini educativi!
Non ha caso, infatti, mi è stata conferita dall'alto (altro che Nobel!) la docenza in “educazione morale”, divinae gratiae causa (altro che honoris!), nel giorno di una fantastica Epifania in cui sole e stelle (moto solare diurno ed aureola stellare notturna!) sembravano avercela proprio con me, ma naturalmente ero in debacle mentale!
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