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I santi protettori con il segno della croce
Nel quotidiano ascolto di lamenti c'è un paziente che di continuo mi tedia con la stessa domanda e risposta (fa tutto da solo) e così, dopo un fatto ischemico cerebrale e la conseguente prescrizione di mezza compressa di ascriptin (aspirina), lui da furbo e da esperto, per far circolare meglio il sangue se la prende intera, nonostante i continui dolori di stomaco e le mie tante inutili raccomandazioni sulla gastrolesività del farmaco.
Quando, invece, arriva il cardiopatico iperteso diabetico, per le tante medicine che prende, prima si lamenta, poi impreca e infine mi pone il suo consueto, assillante e stupido quesito: dottore ma questi farmaci (e incomincia così quasi a piangere) devo prenderli per tutta la vita!
Per togliermelo definitivamente dai piedi (mi verrebbe meglio una volgarità!) gli ho risposto che deve sperare di morire al più presto, in modo da rinascere, risucchiare a un bel seno e riprendere la bottiglina al posto di tante medicine!
C'è adesso, infine, più di un paziente che, non sopportato neanche dai suoi stessi familiari, per la mia grande disponibilità viene a tediarmi con il suo solito lamento “dottore datemi qualcosa perché oggi mi sento a terra” ed io, con tanta ironia per fargli passare, però, questa sua deleteria mania, di rimando gli rispondo “non preoccuparti ti darò una cura e oggi stesso sarai in paradiso!”
Noi poveri medici di famiglia, ritenuti i veri responsabili del buco della sanità, da tempo siamo presi tra due fuochi: l'appropriatezza prescrittiva sotto gli occhi vigili dei nostri integerrimi dirigenti e l'autoprescrizione dei nostri pazienti, a cui verrebbe voglia di dare una botta in testa per giustificare la prescrizione di una risonanza magnetica, richiesta ricorrente anche per una banale cefalea!
Se si mettono poi i colleghi ospedalieri e i professori di medicina allora è davvero finita, perché scrivono di tutto e di più a partire dagli esami di laboratorio (spesso con prestampati per non perder tempo!), i primi per strafottenza, mentre i secondi per giustificare la loro scienza, quando ne basterebbero ben pochi in riferimento alla patologia del paziente.
Passando adesso alle medicine da prescrivere, con il cappio di tante note (spesso difficili da valutare), contrassegnate da numeri, si rischia spesso l'appropriatezza (termine cacofonico inventato di sana pianta!) prescrittiva specie in tema di antinfiammatori (i cosiddetti fans) e di protettori gastrici (gli inibitori di pompa) tra loro strettamente correlati.
Intanto vi do i numeri (1, 48, e 66), naturalmente delle note, da giocare almeno una volta sulla ruota nazionale (terno secco!) e vi confido, inoltre, che da anni sono alla ricerca del farmaco giusto per sconfiggere i dolori.
Quelli spirituali, a breve, saranno sconfitti con la lettura dei miei libri sull'anima, mentre per quelli articolari mi sto tanto prodigando con la preghiera e, con la giusta ispirazione, son certo che scoprirò questo farmaco, tanto agognato dalle multinazionali farmaceutiche che credevano di averlo centrato con i cosiddetti coxib (antinfiammatori selettivi).
In quella circostanza, davvero tanto triste (anche l'FDA ci cascò!), la scienza troppo avida fu molto attenta solo ai benefici articolari e gastrici (i coxib, infatti, riducono solo le prostaglandine “cattive” responsabili del dolore e non le “buone” che proteggono lo stomaco) ma trascurò gli effetti malefici (fattore protrombotico) con conseguenti danni (infarti e aritmie) sul sistema cardiocircolatorio, per cui molti poveri pazienti, senza più dolori, finirono direttamente tra le braccia del Creatore!
Tutto questo era ampiamente prevedibile (foglietto illustrativo molto controverso!), mentre la elementare nimesulide, con pochi euro, ti fa passare ogni tipo di dolore e fa prendere il fegato (ogni tanto vengon fuori effetti epatotossici per screditarla!) alla concorrenza.
Sulla stretta relazione farmaco-gastrolesività il paziente, ormai, si è tanto erudito al punto da richiedere la protezione gastrica anche per una pillola di vitamina e gli ortopedici, di rimando, non sapendo spesso cosa prescrivere, in prima battuta prescrivono il gastroprotettore e poi... un integratore dal momento che noi medici di famiglia per il dolore (quotidiani lamenti articolari!) prescriviamo di tutto e di più.
Questo immancabile farmaco a protezione dello stomaco, ormai prescritto da tutti gli specialisti (i pazienti lo pretendono con la nota!), da “santo protettore” io lo consiglio a digiuno, di sera a letto o appena svegli al mattino, da prendere in contemporanea con il segno della croce che, divina protezione, ci protegge in tutto.
Passando adesso agli integratori (fanno male solo alla tasca!), tra questi campeggia un acido (naturalmente non lo nomino!) che, a breve, faranno santo per le sue proprietà miracolose.
Pensate un po', si può usare (da foglietto illustrativo) per ogni malattia, dalla testa (degenerazione maculare senile) ai piedi (piede diabetico), basta solo avere la coscienza di non prescriverlo (in tempi di crisi monetaria!) a gente affamata con problemi di dolore acuto e di sopravvivenza.
A proposito di medicina elargita dagli ospedalieri con noncuranza delle note a fatica ho convinto una mia vecchia paziente (di tutto soffriva ma non di stomaco!) che la protezione gastrica sulla ricetta di dimissione ospedaliera era esagerata (esomeprazolo 40), anzi dannosa per il suo stomaco (l'acido cloridrico servirà a qualcosa!) a prescindere dalla tasca (consistente esborso di danaro in conguaglio) con una nota (per fortuna ritirata) che, per il suo numero alto (148), non si può neanche giocare al lotto!
Gragnano, intanto, già terra famosa per la pasta e il vino, adesso con il suo Ospedale si propone anche come cittadina della medicina, dal momento che i suoi valenti operatori sanitari sono promotori di continui corsi di aggiornamento per cui, con la mia solita ironia in campo medico (i malati veri mi fanno venire i nervi!), a me piace pubblicizzarli (senza mai nulla a pretendere!) con questa locandina:
LA GIORNATA MEDICA DI GRAGNANO
Ore 8.00 - A colazione il pancreas (dott.ssa M.G. Di Lorenzo)
Ore 12.00 - A pranzo il fegato (dott. C. Coppola)
Ore 18.00 - A cena la tiroide (dott. A. Coppola)
Ore 19.00 – Scongiuri e riti contro le neoplasie (dott.ssa M. Bianco)
Ore 20.00 – Dolori in senso lato (dott. L. De Riso)
Ore 21.00 – Terapia antidepressiva e rigenerante (dott.ssa M. Mascolo)
Ore 22.00 – Considerazioni filosofiche finali (dott. D. Cioffi)
Lettera d’auguri di un folle alla moglie!
I panni sporchi, talora, si lavano all'aperto o meglio si lavano in casa e si asciugano all'aperto!
Cara moglie,
tua madre nella telefonata d'auguri della vigilia di natale mi invitò a cena ed io, con solita schiettezza, le risposi che ci sarei andato dopo aver sistemato ogni cosa.
Naturalmente mi riferivo alla complessa vicenda familiare, a cominciar dai suoi figli (coinvolgono nell'intricata faccenda anche i nostri figli!) fino ai miei fratelli che non c'entrano un bel niente, a parte mia sorella che ha accettato la ramanzina scritta e pubblicata (Nemo profeta in familia)!
Con la gioia del prossimo matrimonio del nostro primogenito e per la simpatia e l'allegria della sua fidanzata (finalmente una bella donna sorridente!) mi era balenata un'idea nella mente (un pranzo di riconciliazione!) che è subito abortita perché non mi è stato concesso nemmeno di esplicitarla... necessitando prima un consiglio di famiglia con il giudizio dei nostri figli!
Qui, ancora una volta, ti rammento che i responsabili delle turbative dei nostri figli siamo solo noi due al 50% ed io, per non turbarli ulteriormente, tempo fa me ne andai e te li regalai, pur pagando uno scotto immane che mi portò alla pazzia!
Ti ricordo anche che nei tuoi confronti mi sono comportato sempre da gran signore, nonostante le mortificazioni, come quella di quando, in grave crisi depressiva, cercai rifugio in casa tua (senza separazione legale era anche mia!) e tu, dopo qualche giorno, mi mettesti alla porta (andai a dormire da mio cognato per non fare la fine del barbone!).
Venendo a pochi giorni fa, quando sei venuta a casa ti ho fatto leggere la recensione di Diabolik alla mia nobiltà d'animo dopo che Diablo (è la firma di questo mio nuovo amico) aveva tentato di deridere le mie scritture (insieme ai figli sono il mio pil/prodotto intimo lucente...guai a deriderle!) e ho cercato di farti ricordare quello strano episodio nello studio di casa nostra, presagente la mia condizione di persona speciale!
In virtù di tanto hai avuto il miracolo della mastite suppurata (facendo ricredere o meglio... credere infallibili oncologi!) e, mettendo da parte tanti altri strani eventi come “l'errata diagnosi di morte” o “la resurrezione” di tua nonna, adesso ti posso assicurare che ho preso coscienza delle mie grandi potenzialità educative perché il Padreterno ha posto gli occhi su di me per farmi diventare l'apripista della nuova era spirituale.
Scrivo in contemporanea sui più importanti siti letterari (ben 6) e su 3 social network (twitter, linkedin e facebook) definendomi il novello Platone, l'Einstein spirituale (finanche vincitore di 3 nobel in contemporanea!), l'allievo prediletto di Dante ed altro ancora, e la gran parte delle persone mi legge con piacere al punto che su google, in poco tempo, al mio nome “Francesco Andrea Maiello” sono arrivato a 150.000 contatti.
Sto pubblicizzando in tutti i modi il mio nuovo libro “La luce dell'anima, secondo la profezia 21/12/12 dei Maya” (edito da Montecovello) e con lo spot... dalla profezia Maya alle poesie di Maiello (scrive il bene per leggere il bello e credere il vero!) verranno anche i tempi belli!
In ogni caso tu non hai sposato un semplice vincitore (da incallito giocatore!) di una lotteria divina, ma il vincitore di un concorso millenario con miliardi di concorrenti per cui entrerò nella storia (e forse nella leggenda!) come il referente (il profeta è un termine pesante per me!) delle anime celesti all'unanimità!
Tra sogni, segni e segnali ti ricordo solo che ho scansato il sole a mò di palla da fuoco (San Paolo ne fu colpito!) ma poi con il cerchio di cielo stellato sulla mia casa (befana del 2004) in una notte di turbolenze atmosferiche ho avuto l'investitura dall'alto (come il Sommo Poeta!) per diventare il più grande poeta contemporaneo.
Infine “La luce dell'anima” (libro con scale cognitive, tabelle esplicative e poesie istruttive) diventerà la nuova arca di Noè per traghettare il mondo nell'era della luce e della pace (solo la luce dell'amore vince il buio delle anime tra gelosie, invidie, risentimenti, rancori e odi), mentre sulle mie due tabelle (la genealogia dell'anima e l'istantanea della vita), a mò di comandamenti dettati a Mosè, stanno trascritte le istruzioni per comprendere il significato vero della vita che i genitori, in primis, e poi la scuola hanno l'obbligo di inculcare in questi nostri poveri figli sempre più confusi dal degrado dei tempi.
L'era spirituale alla luce dell'anima ci porterà, pertanto, al genoma (coacervo di geni ereditati) eccelso (corteccia associativa/ sede del pensiero illuminato) e, in virtù di tanto, la luce della condensa spirituale di amore/Maiello sulla scala elicoidale/Wilkins con base comportamentale/Paul MacLean farà dissolvere la macula oculare realizzando il paradiso terrestre alla luce del Sole divino, con la coscienza altruistica (Abele) a prevalere, finalmente, sulla mente egoistica (Caino).
Queste non sono favole ma è il regalo che mi è stato fatto dall'alto per aver sconfitto il male con l'amore, nonostante la cattiveria umana, annidata già in famiglia, mi avesse portato via la cosa più preziosa e bella che possedevo... mio padre!
Carissima moglie, buon anno e, visto che le mamme hanno più potere sui figli, cerca di trasmettere questo mio messaggio di amore ai nostri figli, ricordando loro che la luce dell'anima è la vera arma vincente su tutto e tutti, e la mia famiglia deve essere d'esempio agli occhi del mondo... lettera d'auguri di un folle alla moglie!
P.S. Mi scuso con tutti per le “gran palle” ma mia moglie è dura di comprendonio e mi considera sempre un uomo... terra terra! Ad onor del vero devo ammettere, però, che non sono uno stinco di santo e, svariati giochi a parte, da antico centravanti di movimento, imprendibile... quasi alato, sono stato sempre volatile in famiglia, mentre da soggetto bipolare sono volubile e, forse, anche lunatico!