L’anima nella sua variegata identità, 1a parte (La bottega dell’anima)

Agli albori del Duemila, secondo la profezia Maya del 21/12/2012, doveva iniziare la nuova era spirituale (ultrapallio) e invece siamo sprofondati nel terrore del'Isis, nello squallore dell'utero in affitto e nel torpore dell'Europa, che ignora i profughi (in migliaia) e sa fare solo i conti al centesimo!
Intanto infuria la polemica sul razzismo (bianchi e neri, Salvini), sul maschilismo (maschi e femmine, Collovati) e sul sessismo (etero e omosessuali, Luxuria) quando ci accomuna l'anima, comune denominatore umano.
In questo triste scenario, quello che, di colpo, è venuto a mancare è la cultura (eccelsa) della fede con lo stravolgimento, finanche, delle leggi naturali, al punto che povere creature si ritrovano figli di compagni (di scuola, asini ripetenti) e di partners (di teatro, attori sedicenti) senza più mamma e papà, per non parlare dell'Isis che confonde, addirittura, il bene con il male.
A questo punto necessita ritornare, al più presto, sui banchi di scuola e ripartire da una filosofia (amore del sapere) spicciola, alla portata di tutti, che ci riporti sulla retta via alla ricerca dell'anima perduta (o mai avuta) e che ci illumini, una volta e per sempre, sul significato vero della vita, ben riposto nella filosofia dei Grandi, di maestro in allievo.
In Socrate, infatti, è ben riposta la coscienza della verità (gnothi sautòn), in Platone l'amore (e l'idea del bene) e con il pensiero (illuminato) di Aristotele si passa pure alla scienza (dalla filosofia alla medicina e viceversa), per cui bisogna “prima filosofare per saper vivere” e non più “primum vivere, deinde philosophari”!
Con coscienza, amore e pensiero siamo alle componenti della cellula primordiale o spirituale del Primum Movens della vita, creatore di tutte le cose visibili (regno minerale, vegetale e animale) e invisibili (energia e materia oscura).
Al momento, però, senza la luce dell'anima siamo ancora prigionieri della caverna di Platone alla mercé di sensazioni (le ombre delle statuette sulla parete) e percezioni (le statuette sul muretto), mentre dobbiamo liberarci delle catene ed uscire all'esterno della caverna, in modo da poter riflettere sulla natura (al primo impatto si riflette nel lago) e valutare la vera realtà, alimentata dal Sole che dà luce e vita.
Proprio dal Sole Universale, il primum movens di Aristotele e idea del bene e del bello (kalokagathia) in Platone, si perviene con Socrate alla coscienza della verità (gnothi sautòn) del Creatore, di cui siamo depositari dall'alito vitale: “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”.
 
-Materia grigia-sistema nervoso-mente (materia raffinata)
-Pensiero (scala della conoscenza)
-Alito vitale-sistema spirituale-anima (mente illuminata)
 
Sistema nervoso (mente)-Pensiero-Sistema spirituale (anima)
 
Da questo schema si evince chiaramente che il pensiero, trait d'union (sinapsi) tra sistema nervoso (mente) e sistema spirituale (anima), rappresenta l'elaborato finale del primo e la custodia (la membrana esterna) delle componenti intime (amore/citoplasma e coscienza/nucleo) del secondo con il pensiero a far da supporto alla mente e l'amore a dare sostegno all'anima.
Ed in virtù della corretta conoscenza (e relativo gradiente di luminosità) con la vista accomodata alla luce solare:
 
1° grado-cogito, pensiero vigile (grigiore, il lumino dell'esistenza)
2° grado-ragione, pensiero razionale (splendore, la lampadina dell'esistenza)
3° grado-intelletto, pensiero sciente (bagliore, la lampada dell'esistenza)
4° grado-sapienza, pensiero illuminato (fulgore, il lampadario dell'esistenza )
5° grado-contemplazione, pensiero estatico (candore, la luce dell'esistenza)
 
al di fuori della caverna di Platone si acquisisce l'anima nella sua interezza di triplice coscienza: vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza), indi, lungo “la scala dei fantasmi”, si perviene alla verità (era spirituale, ultrapallio) del Sole Universale.
 
Il corpo è il fantasma della materia
Lo spirito è il fantasma del corpo
L'anima è il fantasma dello spirito
La luce è il fantasma dell'anima
La verità è il fantasma della luce
 
Sulle ali del pensiero (mente) e a bordo della fiammante monoposto (anima, pensiero illuminato), di porta in porta (A) e di cellula in cellula (B) si scala la vita (C) in tutti i suoi stadi.
 
A - di porta in porta
 
1- L'intestino è la porta del fegato La vena porta convoglia il materiale nutritivo (e gli elementi - C e N - dagli alimenti) al fegato.
2- Il fegato è la porta del cervello La fucina epatica confeziona gli aminoacidi per i neurotrasmettitori e depura il sangue dall'azoto (encefalopatia epatica) per la luce del pensiero.
3- Il cervello è la porta della conoscenza Con la luce del pensiero si scala la conoscenza: a-pensiero vigile (cogito), ci dà certezza di esistere, b-pensiero razionale (ragione), ci fa riflettere, c-pensiero sciente (intelletto), ci regala le idee, d-pensiero illuminato (sapienza), ci fa volare con gli ideali, e-pensiero estatico (contemplazione), ci dona la visione della Verità.
4- La conoscenza è la porta dell'anima L'anima è triplice coscienza: vigile (pensiero, cogito ergo sum), consapevole (amore, amo e sempre sarò) e morale (coscienza, gnothi sautòn), a immagine e somiglianza della cellula spirituale o primordiale (pensiero/membrana, amore/citoplasma, coscienza/nucleo).
5- L'anima è la porta della Verità La Verità (Mente suprema, Padre) è la Luce (Coscienza suprema, Spirito Santo) dell'Amore (Amore supremo, Figlio).
 
B - di cellula in cellula:
 
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2-cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3-cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)
 
C - la scala della vita:
 
1-vegetativa solare (fotosintesi clorofilliana), 1° stadio
2-animata istintiva (arco riflesso midollare), 2° stadio
3-animale emotiva (sistema limbico ), 3° stadio
4-cosciente riflessiva (corteccia cerebrale, mente), 4° stadio
5-illuminata intellettiva (corteccia illuminata, anima), 5° stadio
 
Sul percorso del genoma (Crik, Watson e Wilking) eccelso (mente illuminata) si completa, finalmente, l'evoluzione della specie umana (patrimonio genetico, Mendel), magico impasto di spirito e materia:
 
1-età della pietra (homo homini lupus)
2-homo sapiens (neopallio, io sono con l'egoismo della ragione)
3-era spirituale (ultrapallio, amo e sempre sarò con l'altruismo dell'intelletto)
 
Nell'evoluzione della specie umana (antropogenesi), pertanto, dopo la selezione naturale di Darwin e quella comportamentale di Paul MacLean, si farà pure selezione spirituale sulla base dell'RNA messaggero, che trascrive a chiare lettere: A-denina (amore), C-itosina (coscienza), G-uanina (Genoma), U-racile (universale).
 
Proprio in virtù di tanto la vita in movimento cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia) e ad amare (sistema spirituale).
 
LA SCALA DELLA VITA
 
Nell'umana evoluzione
un dì fu sacra unione
del gene con il cromosoma
e così nacque il genoma.
E' il codice genetico
dell'umana identità
che lassù ci porterà
con la scala elicoidale
a doppio corrimano
di uno zucchero pentato
e di un composto fosfato
su scalini intercalati
di basi azotate
tra loro ben appaiate
ma debolmente legate
per sostener la scalata
con la materia scrollata.
Fu proprio in quel dì
di consacrata unione
del Gene spirituale
con il soma geniale
che vide luce
la vita sulla terra e,
da una magica tripletta,
nasceva la nostra casetta
di mattoni colorati
con arte intercalati.
Alla struttura cellulare
provvedeva l'entità nucleare
che prima si duplicava
poi si riproduceva
e infin nuova vita generava
con il DNA scrittore
e l'RNA vettore
a trasmettere il messaggio
all'organulo traduttore.
E' questa in sintesi
la favola della vita
lassù in alto creata
e solo per noi scritta
con inchiostro indelebile,
a noi resta la facoltà,
in tutta libertà,
di ben educare i figli
all'amore per la verità
da tramandare ai posteri
per il bene dell'umanità.
 
L'EVOLUZIONE DELLA VITA
 
Quando la vita
sulla terra nacque,
fu con le piante
che cominciò a respirare
e l'inerte materia
con il serpente
iniziò a strisciare.
Di poi la vita
sulla scala evolutiva
con le bestie
arrivò ad annusare
e con lo scimpanzé
imparò a camminare,
ma fu con l'uomo
che s'ingegnò a pensare
e, proprio da qui,
la polvere sortì
materia cerebrale.
Solo con Broca, però,
il cervello cominciò
a parlare e d'allor
s'incominciò a localizzare
la funzione corticale
con l'antica struttura
per l'emotivo
e con l'area associativa
per l'intellettivo.
Sarà da questa sede
che la flebile coscienza
si farà sentire
se ormai da tempo,
per afasia sensoriale
in sede temporale,
nessuno l'ascolta più.
E così se un dì,
con ricetta galenica,
lo spirito naturale
si raffinava in vitale
e poi ci vivificava
da spirito animale,
d'ora in avanti, invece,
la fucina epatica,
centrale metabolica,
cuocerà a fuoco lento
sulla fiammella ipotalamica,
centralina psicosomatica,
la giusta miscela umana.
Va enfatizzata, però,
l'educazione morale
così da pervenire
dalla raffinatezza neuronale
alla purezza della cellula spirituale,
che con il suo amor
ci donerà l'anima
e la polvere di quel lontano dì
per noi sarà un orizzonte di luce.
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La scala delle porte (non di Vespa) per la Verità

1- L'intestino è la porta del fegato.
La vena porta convoglia il materiale nutritivo (e gli elementi - C e N - dagli alimenti) al fegato.
   
2- Il fegato è la porta del cervello.
La fucina epatica confeziona gli aminoacidi per i neurotrasmettitori e depura il sangue dall'azoto (encefalopatia epatica) per la luce del pensiero.
   
3- Il cervello è la porta della conoscenza.
Con la luce del pensiero si scala la conoscenza: 1-pensiero vigile (cogito), 2-pensiero razionale (ragione), 3-pensiero sciente (intelletto), 4-pensiero illuminato (sapienza), 5-pensiero estatico (contemplazione).
   
4- La conoscenza è la porta dell'anima.
L'anima è triplice coscienza: vigile (pensiero, cogito ergo sum), consapevole (amore, amo e sempre sarò) e morale (coscienza, gnothi sautòn), a immagine e somiglianza della luminosa cellula spirituale o primordiale (pensiero/membrana, amore/citoplasma, coscienza/nucleo).
   
5- L'anima è la porta della Verità.
La Verità (Mente suprema, Padre) è la Luce (Coscienza suprema, Spirito Santo) dell'Amore (Amore supremo, Figlio).
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Con l’odio si perisce, con l’amore si rinasce (messaggio pasquale)

Con l'odio (condanna a morte) si perisce (materia oscura, inferno), con l'amore (sacrificio della croce) si rinasce e “amo e sempre sarò” è la certezza di vivere in eterno alla luce della Verità (paradiso), anche dopo la catarsi spirituale (energia oscura, purgatorio). Pertanto, si passa dal sole naturale al Sole Universale, arco riflesso illuminato dell'umanità cosciente (la coscienza è l'impronta della verità che delimita il bene dal male) e non certo dell'homo sapiens, sempre più obnubilato dall'arroganza della ragione egoistica.
 
Con lo scoppio del big bang, nebulosa vagante (entità materiale) alla luce del Sole (unità spirituale e motore assoluto) dell'universo, sbocciò (fotosintesi clorofilliana), si è evoluta (selezione naturale di Darwin e evoluzione comportamentale di Paul Mac Lean) e si evolverà (trasformazione spirituale, postumanesimo) la vita sulla terra:
 
1- vita vegetativa (respirazione delle piante, gli esseri viventi più antichi)
2- vita animata (animazione dei vertebrati, motilità riflessa grazie all'arco riflesso midollare)
3- vita animale (sistema limbico, nel grigiore e nella morsa dei sensi)
4- vita cosciente (al lume della ragione/sistema nervoso/mente)
5- vita illuminata (alla luce dell'intelletto/sistema spirituale/anima)
 
Naturalmente la selezione naturale, l'evoluzione comportamentale e la trasformazione spirituale (dall'alto della fede, eccelsa cultura) dell'umanità non può prescindere dal potenziamento culturale (human enhancement) in virtù dell' “educazione morale”, disciplina propedeutica alla vita, che rispondendo al classico interrogativo filosofico (chi siamo-polvere, da dove veniamo-atto d'amore e dove andiamo-verso la luce), realizza, finalmente, l'allegoria biblica: “e l'uomo divenne un'anima vivente”.
A tal fine, però, c'è da acquisire ancora l'anima nella sua interezza (ed illuminata veste) di triplice coscienza vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza), ad immagine e somiglianza della cellula primordiale o spirituale, che presidia e presiede la cellula nervosa.
 
Proprio da qui, dalla raffinatezza neuronale (e la sua ragione, elaborato cerebrale) si passerà alla purezza della cellula primordiale (e all'amore, distillato spirituale) e... la polvere (e la nebulosa vagante) di quel lontano dì per noi sarà un orizzonte di luce!
A questo punto, per ascendere al cielo, basta salire la scala del DNA dopo essersi scrollati la polvere di dosso, dal momento che i suoi gradini (basi debolmente legate) non sopportano il peso, benché minimo, della materia! Ed anche dall' RNA messaggero (e dalle sue basi, A-denina, C-itosina, G-uanina, U-racile) ci perviene questo messaggio a chiare lettere: A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale. E' proprio questo il genoma eccelso che disappannerà la macula oculare del peccato originale con la rinascita della ghiandola pineale (epifisi) per una visione illuminata della vita a 360°!
 
Sul percorso neurone (sistema nervoso) – pensiero (sinapsi, scala della conoscenza) – verità (sistema spirituale) e di cellula in cellula, con relativo spirito in funzione del gradiente luminoso cognitivo (grigiore/cogito, splendore/ragione, bagliore/intelletto, fulgore/sapienza e candore/contemplazione) si perviene a “La Verità”:
 
E' la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell'amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell'amor nel subconscio,
sicura fede (Sant'Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso)
 
e alla indissolubilità e indivisibilità della Divina Triade:
 
La Verità è la Luce dell'Amore
La Verità è l'Amore della Luce
L'Amore è la Luce della Verità
L'Amore è la Verità della Luce
La Luce è l'Amore della Verità
La Luce è la Verità dell'Amore
 
In nome del Padre (Verità della Mente Suprema), del Figlio (Amore Supremo) e dello Spirito Santo (Luce della Coscienza Suprema).
 
Tornando adesso con i piedi per terra, ecco il dettaglio cellulare per ascendere al cielo:
 
1- cellula epatica (spirito naturale) confeziona la struttura proteica del DNA (e dei geni) e la sua scala elicoidale.
2- cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata).
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata).
 
In virtù di tanto, l'anima non è campata in aria, ma in concreto ed a chiare lettere è: certezza di esistere (cogito ergo sum), consapevolezza di amare (amo e sempre sarò) ed eleganza di vivere con la coscienza morale (gnothi sautòn).
 
Nell'evoluzione della specie umana (antropogenesi), lo spirito in fioca luce (impalcatura primordiale e struttura vitale) si trasmette e ci anima (vita animale), mentre l'anima (armatura immortale, spirito in splendida luce) si acquisisce (comportamento, Paul Mac Lean), si tramanda (educazione morale) e ci illumina (vita cosciente) dall'alto della sua triplice veste di coscienza vigile (esisto), consapevole (per amare) e morale (veramente).
 
In sintesi ecco la vita in movimento: cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia cerebrale) e ad amare (sistema spirituale).
 
Da qui si può, finalmente, approdare sul paradiso terrestre (e l'uomo divenne un'anima vivente) come omaggio floreale al Sole Universale, dopo aver mangiato dall'albero della vita e dall'albero della conoscenza del bene e del male, sotto il presidio della coscienza (soffio dell'alito vitale), impronta (e marchio) della verità che delimita il bene dal male.
 
La vita in fiore: lo stelo (il midollo), la gemma (il bulbo), il bocciolo (il sistema limbico), il fiore (la corteccia) e il profumo del sistema spirituale (l'amore è l'essenza dell'anima, anche per il profumo!) che si sente ma non si vede.
 
Il messaggio di Pasqua
 
Ai primordi della vita
fu la mente (Eva),
per la sua identità,
a prendere le distanze
dalla coscienza (Adamo)
nella sua universalità.
Venne poi il tempo
che proprio il Creatore
nel suo infinito Amore
si sacrificò in croce
(Albero della vita)
e ci donò la luce.
Resta a noi adesso,
in tutta libertà,
attingere il sapere
dall'albero della verità
(conoscenza del bene e del male)
per realizzare il sogno
del paradiso terrestre sin d'ora
all'alba della nuova aurora.
Solo così prevarrà, infin,
l'altruismo spirituale (Abele)
sull'egoismo materiale (Caino),
solo vuoto spaziale
nel suo limite temporale
e impareremo, perfin,
a disegnare l'anima
con l'inchiostro indelebile
dello spirito vitale
per cominciare a volare
verso orizzonti di luce
sulla via della pace.
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Il conflitto dell’io tra mente (pensiero) e anima (coscienza)-2a parte

Cari miei atei, il sistema spirituale si può anche non avvertire, comunque fa meraviglia questa vostra oscura filosofia e di sicuro il vostro sistema nervoso di certo non è intatto!
Cara umanità, senza ombra di dubbio sei animata da profonda essenza che è la triade dell’io profondo, ad immagine e somiglianza di Colui che con cura e premura così ben ci confezionò; chiamiamolo pure come ci pare, ma sul nostro Salvatore cosa c’è da dubitare? Non c’è niente da confutare.
Dopo tanta vanagloria e sicura filosofia, tornando con piedi ben saldi a terra e continuando con l’interior conflitto, al solito egoista, mente o pensiero, piacciono davvero tanti soldi per cui a vele spiegate, imperterrito (nonostante tante perdite), naviga nella sistemistica sognando future avventure che rimangono solo sogni.
Anche in queste innocenti illusioni, però, c’è il richiamo del solito rompiballe che pure queste, solo finzioni, mi manda all’aria, ricordandomi seri impegni da attuare.
Per carità non parliam dell’evento che ci costò giorni di rabbia: quei tanti soldi in più del disattento cassiere, cosa vuoi, sovrappensiero me li misi in tasca e, nel mio subconscio, volevo ripagar di pari moneta le tante rapine che poveri noi, in debito con le banche, subiamo per vera usura o legal rapina. Di poi con la roulette del tasso fisso o variabile non l’azzecchi mai, perché a prender o meglio a rubar soldi son sempre loro!
Ma tu... maledetto giudice inflessibile, a dir imbroglione è davvero poco, mi chiamasti finanche ladro. Ed è questa la recondita ragione per cui intrapresi il viaggio nel mio stesso corpo (l'umana commedia), proprio alla tua ricerca, altro che anima immortale te l’avrei fatta pagar davvero cara. Sulla soglia della conoscenza mi son fermato solo per rispetto alla divinità, ma il dì che poi sarà, severa... mente e seriamente, coscienza dei miei stivali per sempre mi darai conto dell’offesa a costo di rincorrerti per l’eternità.
Adesso però mio caro subconscio, fonte di quotidiani assilli, smettila un po’ con la tua petulanza, non rovinarmi più l’esistenza e concedimi finalmente tregua ormai sulle soglie della vecchiaia. Ancor non so spiegarmi perché tra voi, terribili sorelle, c’è sempre tanto rancore e rivolgendomi a te che sei coscienza, è una domanda che da tempo ti volevo far: ma tu ce l’hai un cuore se senza un minimo di pietà spesso hai mandato la tua gemella, questa povera sorella mente in tante strane follie?
Bisogna però ammettere a ragion di pura coscienza, sempre foriera di verità, che la mente è talor sbandata, si lascia andar spesso a cattive parole e ha pensieri troppo spinti, per cui c’è il freno da azionare, il bello per fortuna inebria e illude ad ogni età.
A ritroso nel tempo ricordo ancora l’inizio delle scritture: “Nel rinvenire alla vita mi diagnosticai una falla che, tra pensieri folli, la mente mi spegnea”; da queste epatiche follie sol per divina pietà feci ritorno alla realtà proprio dall’aldilà, saltando un immane baratro “che ad ogni mortal è sempre alfin fatal”.
Nella speranza di un vostro accordo stavo cambiando tenore di vita e, finalmente pensando a me stesso, già trasvolavo mari e monti.
Caro Franco, fermati qua, non andar oltre con questi tuoi sogni e risvegliati subito da ogni fantasia, la vita purtroppo è sempre più dura e la tua presenza necessita qua.
È la prima volta che vi vedo d’accordo negandomi il riposo anche in sogni e fantasie, io comunque ho trovato rimedio alle vostre quotidiane urla con tanta musica di buona qualità. Noto stranamente che con questa anche voi vi acquietate alla stregua di lattanti con il ciucciotto in bocca:
 
guarda in vecchiaia che mi doveva capitar,
fare anche da baby sitter per conquistarmi
così la melodia del silenzio per la pace interiore.
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Il conflitto dell’io tra mente (pensiero) e anima (coscienza)-1a parte

Che grande caos
in questa mia povera testa
quando mi ritrovo solo,
è un continuo vociferar
con vero e proprio botta e risposta
tra mente e coscienza,
prigioniere dell’anima nel mio profondo.
Se questo baccano succede di notte,
perché anche nel sonno
spesso non mi dan pace,
mi costringono a buttarmi dal letto
per ascoltar le loro assurde ragioni:
smettetela una buona volta
e la notte almeno fatemi riposar!
 
Da una vita faccio il medico solo per grande amore, pensate un po’ che cattiveria: non sopportavo più mia madre per i troppi lamenti e di contro mio padre, semplicemente con serenità soffrendo, con la sua dipartita mi pervase d’amor tutto il profondo: “Papà, la forza del tuo amore ha pervaso di te il nostro cuore, vivi sempre con noi...”.
Il mio difetto nella scienza varca il limite degli abissi, ma grande mia coscienza se me lo rinfacci ogni momento mi spingi a bestemmiar, ma cosa vuoi da me se mai mi va di tanto studiar? E lasciami finalmente vivere come più mi va, la tua grave morbosità per profonda sensibilità mi ha rovinato l’esistenza.
È vero che sono anni luce dai grandi maestri della medicina, ma la terapia che ho donato con la luce dagli occhi di certo ha accompagnato sereni tanti miei pazienti che, dall’aldilà, ispirano sempre più mie scritture: questi sì che son veri tifosi, altro che ultras banditi in ogni luogo!
È per questo motivo che mi ritengo testimone e pilota dell’anima immortale, perché tali luttuosi eventi stranamente danno gran verve al mio profondo, mi elevano nella spiritualità alla faccia della materialità sempre presente anche in medicina.
Terribili sorelle, anzi gemelle, sempre in dissidio e da tempo remoto senza più intesa, cercate una volta e per tutte di trovare accordo con unitario intento e fatemi il regalo della pace interiore.
Povero me, che gran pazienza con queste due mie intime donne! Non bastava la mia dolce moglie in comunione spirituale, si son messe anche “pure” queste due a me legate addirittura con vincolo immortale; ma vuoi veder che son misantropo per cui si spiegano tante mie disavventure?
All’una (mente), in versione maschile è pensier pregno di materia, ma per carità non fraintendete, a me da sempre piacciono tante belle donne; l’altra (coscienza), nella sua consueta veste di luce e poiché mai si fa i fattacci suoi, invece, di rimando mi rimbrotta che per legge me ne tocca una.
Son davvero molto stufo, da mattina a tarda sera stanno solo a litigar e vi rivelo con gran vergogna che spesso vengono anche alle mani con l’amor a far da paciere.
Questo sì che è vera essenza a completare l’io profondo; son davvero fortunato perché adesso mi accomodo in poltrona e non mi muovo più. Che gran bella compagnia, tra Cartesio e Socrate, primo filosofo dell’era moderna ed il più gran filosofo di tutta l’umanità e così, udite la barzelletta del secolo, tra il “cogito ergo sum” e il “gnothi sautòn”, in mezzo a questi nomi altisonanti che annebbiano la mente, c’è anche il sottoscritto con il suo “amo e sempre sarò”. Infatti, ragionando attentamente, l’anima, amore e vita, ha origine dalla indissolubile luce divina e tutto ciò che è spirito, soffio e alito vitale di nostro Padre eterno mai avrà fine e giammai si consumerà: “Credo nello Spirito Santo, che è il Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio”.
Sarà l’apoteosi della mia vanagloria ma almeno con queste considerazioni da profonde riflessioni vi faccio un po’ sorridere ed evadere così dalla greve e triste realtà; tornando poi alla barzelletta, chi mi contrasterà se grido ad alta voce che mente, amore e coscienza rappresentano la cellula primordiale, primum movens di inerte fango o polvere in poltiglia. E noi tutti veniamo al mondo per un atto d’amore con il sistema spirituale a presiedere quello nervoso.
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