E con la luce del genoma eccelso si dissolverà la macula oculare del peccato originale e, con una visione completa dell'universo a 360°, perverremo così, in veste di anime viventi, al cospetto del Sole Universale, che è Amore, Luce della Verità o Verità della Luce, candida veste della Triade Divina, la cui indissolubilità e indivisibilità è data dall'intercambiabilità dei suoi Tre Fattori.
L'Amore è la Luce della Verità
L'Amore è la Verità della Luce
La Verità è la Luce dell'Amore
La Verità è l'Amore della Luce
La Luce è l'Amore della Verità
La Luce è la Verità dell'Amore
In nome del Padre (Verità della Mente Suprema), del Figlio (Amore Supremo) e dello Spirito Santo (Luce della Coscienza Suprema).
Proprio in tema di cultura (scienza) e vita, grazie all'acquisizione dell'anima dalla filosofia (amore del sapere) e al conseguente potenziamento umano (morale, comportamentale, culturale), nell'aula magna dell'università “La Sapienza” di Roma campeggia la scritta: “Doctrinae studium vitam producit et auget immortalis eris si sapias iuvenis” (la passione per la cultura genera e fa prosperare la vita. Se hai il sapere, o giovane, sarai immortale).
Infatti, conoscendo a fondo se stessi, con la coscienza della verità (Socrate), luce dell'amore (Platone), si vive in eterno: gnothi sautòn, cogito ergo sum... amo e sempre sarò!
Intanto, nella sua immane follia, Hitler voleva selezionare la razza pura in virtù di dati somatici (colore chiaro della pelle e degli occhi), mentre sarà la luce dell'anima, grazie alla cultura (educazione morale), a regalarci l'umanità cosciente per un mondo migliore ai primordi della nuova era spirituale (ultrapallio), allorquando vivremo alla luce (e sotto il presidio) del Sole Universale.
Stando così le cose, con la vita non più presa con filosofia ma intesa con la filosofia, l'anima, libera da spazio e tempo (connotati della materia grigia), non sarà più l'innata fissazione di vivere in eterno, ma ci apparirà, finalmente, in tutta la sua variegata identità:
1- identità fisica: l'anima è la fiammante monoposto pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza.
2- identità letteraria: l'anima è certezza di esistere (esisto), consapevolezza di amare (per amare) ed eleganza di vivere con la coscienza morale (veramente).
3- identità filosofica: l'anima è triplice coscienza (vigile/cogito ergo sum, consapevole/amo e sempre sarò, e morale/gnothi sautòn).
4- identità poetica (la fiammante monoposto).
LA FIAMMANTE MONOPOSTO
L’anima è la strabiliante
rossa monoposto,
dono della potenza divina,
per superare il tortuoso
e contorto circuito della vita.
Chi lo supera sicuro e veloce
a pieni giri senza penalità,
sfoggiando abilità di guida
con nervi ben saldi,
si guadagna la protezione
del mantello divino
con l’alloro di pilota dell’anima e,
con un pizzico di umana vanagloria,
la corona d’alloro di poeta
delle follie della vita.
L'ANIMA IN POESIA
(la legge dell'anima)
Esisto per amare veramente
secondo i dettami della coscienza,
spirito nella materia
e luce della verità
che si trova tra le certezze
della mente alla ricerca
del senso della vita,
che è sempre tanto amore
e realizza l'anima
nella sua vera essenza
e con la tua presenza
nella luce per l'eternità.
LA COSCIENZA IN VERSI
(Conosco me stesso)
L'amore e il bello
sono amanti immortali
con la coscienza del bene
valore universale.
Siamo nel cuore dell'anima
con toni e pause in armonia
a scandire la dolce melodia
della coscienza morale,
verità e luce universale.
L'ECO(GRAFIA) DELL'ANIMA
Con lo spirito nasce il pensiero,
con la coscienza sboccia l'amore
e con l'anima spunta quel fiore
che ti regala la vita nei suoi colori
e te la profuma dei suoi valori.
L'AMORE DELL'ANIMA
Quando l'amor prende
l'anima s'accende,
uno spirito invadente
m'illumina la mente
e proprio all'istante
un pensier lucente
in versi risplende.
Se tanto il cuor seduce
e il bello traduce
allora si forma
una condensa di luce
che in alto mi conduce
tra le stelle del creato
e la buia mente
divien volta stellata
di luce firmata.
L'anima è amore,
coscienza solare
e il suo mantello alare
sempre più mi fa volare
di follia in poesia
a spasso per l'universo.
Dopo questa sua variegata identità, l'anima, comune denominatore umano, va pubblicizzata ovunque, nello spazio e nel tempo, proprio con la cultura dell'educazione morale, illuminante disciplina scientifico-filosofico-letteraria, perché scienza (Galileo, Leonardo, Albert) e filosofia (Socrate, Platone, Aristotele) a parte, qualche poesia (Dante, Petrarca, Leopardi) non guasta mai.
E Galilei, l'inventore del metodo scientifico, considerava la filosofia una disciplina scritta nel libro dell'universo, la cui lettura dipende dal grado cognitivo acquisito alla luce della fede e, in virtù di tanto, al di là della ragione (mente, materia raffinata), lungo la scala cognitiva, si perviene all'intelletto (anima, dono spirituale).
Sicuramente la mia storia (ed esperienza) di giocatore incallito di tutto e di più (carte, schedine e casinò), vincitore della lotteria divina per quel miliardesimo (e non miliardario) numero di serie, lungo rilievi (esaltazioni) e depressioni (vera “mappina” biografica!) è la testimonianza scritta di una strabiliante rinascita spirituale da una profonda crisi depressiva.
Da esperto di casistica, statistica, sistemistica, altro che metodo scientifico di Galilei (osservazione, ipotesi, sperimentazione e matematizzazione) e metodo cartesiano (evidenza, analisi, sintesi ed enumerazione), infatti, di gioco in gioco con i proventi delle vincite (totocalcio e totip) volevo godermi la vita cullato dalle onde marine (naturalmente su uno yacth), quando allucinanti eventi con clamorose perdite (li racconto nei miei primi libri) mi fecero sprofondare in una severa depressione.
Senza più pressione spirituale mi stavo sfracellando al suolo del precipizio terreno, quando un angelo in volo, intravidi mio padre Angelo Raffaele, mi prese a volo e da qui cominciai a sognare di essere in paradiso:
vivevo sospeso in aria
nello splendore della luce solare
tra il celeste dei cieli
e l'azzurro dei mari,
per poi riposar coperto
dalla volta celeste e cullato
finanche dalle onde marine
nell'armonioso silenzio
della pace divina
e di certo avete indovinato
l'angelo che mi stava accanto...
è un uomo che da sempre sogno
e che mai mi abbandonerà,
mio padre Angelo Raffaele.
E con la rinascita spirituale, pur restando da solo senza più famiglia, mi ritrovai l'anima, “l'eterna compagna”:
Vivendo girovagando
dopo tante follie
col pensier in fantasie
proprio per sopravvivere
ad intenso e continuo soffrire,
che bella compagnia,
per davvero esiste,
ho scoperto la mia anima,
che mi ha curato
ridandomi la pace
con le poesie al posto delle medicine.
A tal fine amore a volontà
per via spirituale goccia a goccia
durante l’arco dell’intera giornata,
non esiste in flaconi in commercio,
ma lo trasfondi con la luce
e lo splendore degli occhi.
È questa la miracolosa terapia
per quelle turbe mentali
in cui senti un gran vuoto interiore.
C’è tanta depressione
nella tua anima che devi colmare
con affetto cercando
contatto umano in ogni direzione.
L’isolamento porta ricorrenti,
assillanti pensieri fino alla follia
ed allor affidati a quei medici
di coscienza che ti daranno
pochi farmaci ma tanta umanità.
Proprio in mancanza di pace interiore quella figura angelica di mio padre (angelo disceso in terra sotto mentite spoglie!), per le amarezze (e nefandezze) terrene, si era ritrovato una cirrosi psicosomatica (encefalopatia epatica a percorso inverso) con cui era dipartito prematuramente:
1- psicosi (cellula spirituale, anima)
2- nevrosi (cellula nervosa, mente)
3- cirrosi (cellula epatica, fegato)
Una tale patologia è di raro riscontro perché ancora non si concepisce l'anima e, pertanto, qui in terra vengono privilegiate le persone dure di cuore che, come le pietre, hanno un'aspettativa di vita terrena migliore, a differenza di quelle sensibili che si contraddistinguono, invece, per questi 5 nobili attributi (scala psicosomatica dell'angelo Raffaele): 1- sensibilità (pietà), 2- disponibilità (carità), 3- bontà (pietà+carità), 4- intelletto (dono spirituale), 5- cristiana pazienza (abnegazione e predisposizione al dolore fisico e morale).
Ritornando alla luce della fede, che trascrive la natura con l'inchiostro indelebile dello spirito e te la fa leggere con la lingua dell'amore, e al miracolo della vita di cui sono testimone, da amante dei numeri e della matematica (anche nel prender moglie!), in vecchiaia, sono diventato esperto di filosofia (la ritenevo la disciplina delle chiacchiere inutili) e scrittore (forse poeta) quando a scuola avevo la nevrosi del foglio bianco e mi veniva difficile pure una frase d'auguri!
Questo miracolo mi è stato concesso da primogenito prediletto di un uomo di fede, maestro delle cose fondamentali della vita, nonostante la 5a elementare.
Era un commerciante di maglie di gran qualità (marchio Domenico Servodio) in via Duomo a Napoli di fronte a Serpone, negozi di arredi sacri. Da sant'uomo, qual'era, ebbe 2 figli medici esperti di coscienze, ma se mio fratello, da provetto anestesista, con la sua flemma le addormenta dolcemente, di contro il sottoscritto, da esperto epatologo, con urla e strilli per il suo carattere focoso, le risveglia bruscamente dalla 1-confusione, 2-torpore, 3-sopore, 4-coma (stadi dell'encefalopatia epatica) della materia grigia.
Agli albori del 2000 è tempo che i neurotrasmettitori chimici (serotonina, glutammato, GABA) cedano il passo a quelli spirituali (pietà, bontà, carità) e, dall'egoismo della ragione all'altruismo dell'intelletto, l'umanità passerà dal buio del sistema nervoso (mente, materia raffinata) e della presunzione scientifica, alla luce del sistema spirituale (anima, mente illuminata) sotto il presidio della fede.
Solo a questo punto potremo chiaramente leggere, metodo scientifico a parte, il libro dell'universo senza più pagine incomprensibili (materia ed energia oscura), e con le lettere (nucleotidi) e le parole (codoni) della scala elicoidale su gradini di basi azotate debolmente legate (per sostenere la celeste ascesa con la materia scrollata), di capitolo in capitolo (geni), leggeremo i 46 volumi (cromosomi) dell'enciclopedia umana (patrimonio genetico) che ci differenzia dalle bestie in virtù del messaggio trascritto (RNA) a chiare lettere nella strabiliante miscela umana di spirito e materia: A-more (adenina), C-oscienza (citosina), G-enoma (guanina), U-niversale (uracile), componenti ereditarie spirituali per acquisire l'anima e per vivere in eterno (amo e sempre sarò) alla luce del Sole Universale.
LA CARTA D'IDENTITA' DELL'ANIMA
Cognome------------- Anima
Nome----------------- Chiaraluce
Nata------------------- per amore dalla luce
Cittadinanza--------- luce universale
Residenza------------ io profondo
Stato civile----------- libera
Professione----------- commediografa e attrice (scrive e mette in scena l'umana commedia)
Agli albori del Duemila, secondo la profezia Maya del 21/12/2012, doveva iniziare la nuova era spirituale (ultrapallio) e invece siamo sprofondati nel terrore del'Isis, nello squallore dell'utero in affitto e nel torpore dell'Europa, che ignora i profughi (in migliaia) e sa fare solo i conti al centesimo!
Intanto infuria la polemica sul razzismo (bianchi e neri, Salvini), sul maschilismo (maschi e femmine, Collovati) e sul sessismo (etero e omosessuali, Luxuria) quando ci accomuna l'anima, comune denominatore umano.
In questo triste scenario, quello che, di colpo, è venuto a mancare è la cultura (eccelsa) della fede con lo stravolgimento, finanche, delle leggi naturali, al punto che povere creature si ritrovano figli di compagni (di scuola, asini ripetenti) e di partners (di teatro, attori sedicenti) senza più mamma e papà, per non parlare dell'Isis che confonde, addirittura, il bene con il male.
A questo punto necessita ritornare, al più presto, sui banchi di scuola e ripartire da una filosofia (amore del sapere) spicciola, alla portata di tutti, che ci riporti sulla retta via alla ricerca dell'anima perduta (o mai avuta) e che ci illumini, una volta e per sempre, sul significato vero della vita, ben riposto nella filosofia dei Grandi, di maestro in allievo.
In Socrate, infatti, è ben riposta la coscienza della verità (gnothi sautòn), in Platone l'amore (e l'idea del bene) e con il pensiero (illuminato) di Aristotele si passa pure alla scienza (dalla filosofia alla medicina e viceversa), per cui bisogna “prima filosofare per saper vivere” e non più “primum vivere, deinde philosophari”!
Con coscienza, amore e pensiero siamo alle componenti della cellula primordiale o spirituale del Primum Movens della vita, creatore di tutte le cose visibili (regno minerale, vegetale e animale) e invisibili (energia e materia oscura).
Al momento, però, senza la luce dell'anima siamo ancora prigionieri della caverna di Platone alla mercé di sensazioni (le ombre delle statuette sulla parete) e percezioni (le statuette sul muretto), mentre dobbiamo liberarci delle catene ed uscire all'esterno della caverna, in modo da poter riflettere sulla natura (al primo impatto si riflette nel lago) e valutare la vera realtà, alimentata dal Sole che dà luce e vita.
Proprio dal Sole Universale, il primum movens di Aristotele e idea del bene e del bello (kalokagathia) in Platone, si perviene con Socrate alla coscienza della verità (gnothi sautòn) del Creatore, di cui siamo depositari dall'alito vitale: “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”.
Sistema nervoso (mente)-Pensiero-Sistema spirituale (anima)
Da questo schema si evince chiaramente che il pensiero, trait d'union (sinapsi) tra sistema nervoso (mente) e sistema spirituale (anima), rappresenta l'elaborato finale del primo e la custodia (la membrana esterna) delle componenti intime (amore/citoplasma e coscienza/nucleo) del secondo con il pensiero a far da supporto alla mente e l'amore a dare sostegno all'anima.
Ed in virtù della corretta conoscenza (e relativo gradiente di luminosità) con la vista accomodata alla luce solare:
1° grado-cogito, pensiero vigile (grigiore, il lumino dell'esistenza)
2° grado-ragione, pensiero razionale (splendore, la lampadina dell'esistenza)
3° grado-intelletto, pensiero sciente (bagliore, la lampada dell'esistenza)
4° grado-sapienza, pensiero illuminato (fulgore, il lampadario dell'esistenza )
5° grado-contemplazione, pensiero estatico (candore, la luce dell'esistenza)
al di fuori della caverna di Platone si acquisisce l'anima nella sua interezza di triplice coscienza: vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza), indi, lungo “la scala dei fantasmi”, si perviene alla verità (era spirituale, ultrapallio) del Sole Universale.
Il corpo è il fantasma della materia
Lo spirito è il fantasma del corpo
L'anima è il fantasma dello spirito
La luce è il fantasma dell'anima
La verità è il fantasma della luce
Sulle ali del pensiero (mente) e a bordo della fiammante monoposto (anima, pensiero illuminato), di porta in porta (A) e di cellula in cellula (B) si scala la vita (C) in tutti i suoi stadi.
A - di porta in porta
1- L'intestino è la porta del fegatoLa vena porta convoglia il materiale nutritivo (e gli elementi - C e N - dagli alimenti) al fegato.
2- Il fegato è la porta del cervelloLa fucina epatica confeziona gli aminoacidi per i neurotrasmettitori e depura il sangue dall'azoto (encefalopatia epatica) per la luce del pensiero.
3- Il cervello è la porta della conoscenzaCon la luce del pensiero si scala la conoscenza: a-pensiero vigile (cogito), ci dà certezza di esistere, b-pensiero razionale (ragione), ci fa riflettere, c-pensiero sciente (intelletto), ci regala le idee, d-pensiero illuminato (sapienza), ci fa volare con gli ideali, e-pensiero estatico (contemplazione), ci dona la visione della Verità.
4- La conoscenza è la porta dell'animaL'anima è triplice coscienza: vigile (pensiero, cogito ergo sum), consapevole (amore, amo e sempre sarò) e morale (coscienza, gnothi sautòn), a immagine e somiglianza della cellula spirituale o primordiale (pensiero/membrana, amore/citoplasma, coscienza/nucleo).
5- L'anima è la porta della VeritàLa Verità (Mente suprema, Padre) è la Luce (Coscienza suprema, Spirito Santo) dell'Amore (Amore supremo, Figlio).
B - di cellula in cellula:
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2-cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
Sul percorso del genoma (Crik, Watson e Wilking) eccelso (mente illuminata) si completa, finalmente, l'evoluzione della specie umana (patrimonio genetico, Mendel), magico impasto di spirito e materia:
1-età della pietra (homo homini lupus)
2-homo sapiens (neopallio, io sono con l'egoismo della ragione)
3-era spirituale (ultrapallio, amo e sempre sarò con l'altruismo dell'intelletto)
Nell'evoluzione della specie umana (antropogenesi), pertanto, dopo la selezione naturale di Darwin e quella comportamentale di Paul MacLean, si farà pure selezione spirituale sulla base dell'RNA messaggero, che trascrive a chiare lettere: A-denina (amore), C-itosina (coscienza), G-uanina (Genoma), U-racile (universale).
Proprio in virtù di tanto la vita in movimento cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia) e ad amare (sistema spirituale).
La vena porta convoglia il materiale nutritivo (e gli elementi - C e N - dagli alimenti) al fegato.
2- Il fegato è la porta del cervello.
La fucina epatica confeziona gli aminoacidi per i neurotrasmettitori e depura il sangue dall'azoto (encefalopatia epatica) per la luce del pensiero.
3- Il cervello è la porta della conoscenza.
Con la luce del pensiero si scala la conoscenza: 1-pensiero vigile (cogito), 2-pensiero razionale (ragione), 3-pensiero sciente (intelletto), 4-pensiero illuminato (sapienza), 5-pensiero estatico (contemplazione).
4- La conoscenza è la porta dell'anima.
L'anima è triplice coscienza: vigile (pensiero, cogito ergo sum), consapevole (amore, amo e sempre sarò) e morale (coscienza, gnothi sautòn), a immagine e somiglianza della luminosa cellula spirituale o primordiale (pensiero/membrana, amore/citoplasma, coscienza/nucleo).
5- L'anima è la porta della Verità.
La Verità (Mente suprema, Padre) è la Luce (Coscienza suprema, Spirito Santo) dell'Amore (Amore supremo, Figlio).
Con l'odio (condanna a morte) si perisce (materia oscura, inferno), con l'amore (sacrificio della croce) si rinasce e “amo e sempre sarò” è la certezza di vivere in eterno alla luce della Verità (paradiso), anche dopo la catarsi spirituale (energia oscura, purgatorio). Pertanto, si passa dal sole naturale al Sole Universale, arco riflesso illuminato dell'umanità cosciente (la coscienza è l'impronta della verità che delimita il bene dal male) e non certo dell'homo sapiens, sempre più obnubilato dall'arroganza della ragione egoistica.
Con lo scoppio del big bang, nebulosa vagante (entità materiale) alla luce del Sole (unità spirituale e motore assoluto) dell'universo, sbocciò (fotosintesi clorofilliana), si è evoluta (selezione naturale di Darwin e evoluzione comportamentale di Paul Mac Lean) e si evolverà (trasformazione spirituale, postumanesimo) la vita sulla terra:
1- vita vegetativa (respirazione delle piante, gli esseri viventi più antichi)
2- vita animata (animazione dei vertebrati, motilità riflessa grazie all'arco riflesso midollare)
3- vita animale (sistema limbico, nel grigiore e nella morsa dei sensi)
4- vita cosciente (al lume della ragione/sistema nervoso/mente)
5- vita illuminata (alla luce dell'intelletto/sistema spirituale/anima)
Naturalmente la selezione naturale, l'evoluzione comportamentale e la trasformazione spirituale (dall'alto della fede, eccelsa cultura) dell'umanità non può prescindere dal potenziamento culturale (human enhancement) in virtù dell' “educazione morale”, disciplina propedeutica alla vita, che rispondendo al classico interrogativo filosofico (chi siamo-polvere, da dove veniamo-atto d'amore e dove andiamo-verso la luce), realizza, finalmente, l'allegoria biblica: “e l'uomo divenne un'anima vivente”.
A tal fine, però, c'è da acquisire ancora l'anima nella sua interezza (ed illuminata veste) di triplice coscienza vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza), ad immagine e somiglianza della cellula primordiale o spirituale, che presidia e presiede la cellula nervosa.
Proprio da qui, dalla raffinatezza neuronale (e la sua ragione, elaborato cerebrale) si passerà alla purezza della cellula primordiale (e all'amore, distillato spirituale) e... la polvere (e la nebulosa vagante) di quel lontano dì per noi sarà un orizzonte di luce!
A questo punto, per ascendere al cielo, basta salire la scala del DNA dopo essersi scrollati la polvere di dosso, dal momento che i suoi gradini (basi debolmente legate) non sopportano il peso, benché minimo, della materia! Ed anche dall' RNA messaggero (e dalle sue basi, A-denina, C-itosina, G-uanina, U-racile) ci perviene questo messaggio a chiare lettere: A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale. E' proprio questo il genoma eccelso che disappannerà la macula oculare del peccato originale con la rinascita della ghiandola pineale (epifisi) per una visione illuminata della vita a 360°!
Sul percorso neurone (sistema nervoso) – pensiero (sinapsi, scala della conoscenza) – verità (sistema spirituale) e di cellula in cellula, con relativo spirito in funzione del gradiente luminoso cognitivo (grigiore/cogito, splendore/ragione, bagliore/intelletto, fulgore/sapienza e candore/contemplazione) si perviene a “La Verità”:
E' la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell'amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell'amor nel subconscio,
sicura fede (Sant'Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso)
e alla indissolubilità e indivisibilità della Divina Triade:
La Verità è la Luce dell'Amore
La Verità è l'Amore della Luce
L'Amore è la Luce della Verità
L'Amore è la Verità della Luce
La Luce è l'Amore della Verità
La Luce è la Verità dell'Amore
In nome del Padre (Verità della Mente Suprema), del Figlio (Amore Supremo) e dello Spirito Santo (Luce della Coscienza Suprema).
Tornando adesso con i piedi per terra, ecco il dettaglio cellulare per ascendere al cielo:
1- cellula epatica (spirito naturale) confeziona la struttura proteica del DNA (e dei geni) e la sua scala elicoidale.
In virtù di tanto, l'anima non è campata in aria, ma in concreto ed a chiare lettere è: certezza di esistere (cogito ergo sum), consapevolezza di amare (amo e sempre sarò) ed eleganza di vivere con la coscienza morale (gnothi sautòn).
Nell'evoluzione della specie umana (antropogenesi), lo spirito in fioca luce (impalcatura primordiale e struttura vitale) si trasmette e ci anima (vita animale), mentre l'anima (armatura immortale, spirito in splendida luce) si acquisisce (comportamento, Paul Mac Lean), si tramanda (educazione morale) e ci illumina (vita cosciente) dall'alto della sua triplice veste di coscienza vigile (esisto), consapevole (per amare) e morale (veramente).
In sintesi ecco la vita in movimento: cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia cerebrale) e ad amare (sistema spirituale).
Da qui si può, finalmente, approdare sul paradiso terrestre (e l'uomo divenne un'anima vivente) come omaggio floreale al Sole Universale, dopo aver mangiato dall'albero della vita e dall'albero della conoscenza del bene e del male, sotto il presidio della coscienza (soffio dell'alito vitale), impronta (e marchio) della verità che delimita il bene dal male.
La vita in fiore: lo stelo (il midollo), la gemma (il bulbo), il bocciolo (il sistema limbico), il fiore (la corteccia) e il profumo del sistema spirituale (l'amore è l'essenza dell'anima, anche per il profumo!) che si sente ma non si vede.
Cari miei atei, il sistema spirituale si può anche non avvertire, comunque fa meraviglia questa vostra oscura filosofia e di sicuro il vostro sistema nervoso di certo non è intatto!
Cara umanità, senza ombra di dubbio sei animata da profonda essenza che è la triade dell’io profondo, ad immagine e somiglianza di Colui che con cura e premura così ben ci confezionò; chiamiamolo pure come ci pare, ma sul nostro Salvatore cosa c’è da dubitare? Non c’è niente da confutare.
Dopo tanta vanagloria e sicura filosofia, tornando con piedi ben saldi a terra e continuando con l’interior conflitto, al solito egoista, mente o pensiero, piacciono davvero tanti soldi per cui a vele spiegate, imperterrito (nonostante tante perdite), naviga nella sistemistica sognando future avventure che rimangono solo sogni.
Anche in queste innocenti illusioni, però, c’è il richiamo del solito rompiballe che pure queste, solo finzioni, mi manda all’aria, ricordandomi seri impegni da attuare.
Per carità non parliam dell’evento che ci costò giorni di rabbia: quei tanti soldi in più del disattento cassiere, cosa vuoi, sovrappensiero me li misi in tasca e, nel mio subconscio, volevo ripagar di pari moneta le tante rapine che poveri noi, in debito con le banche, subiamo per vera usura o legal rapina. Di poi con la roulette del tasso fisso o variabile non l’azzecchi mai, perché a prender o meglio a rubar soldi son sempre loro!
Ma tu... maledetto giudice inflessibile, a dir imbroglione è davvero poco, mi chiamasti finanche ladro. Ed è questa la recondita ragione per cui intrapresi il viaggio nel mio stesso corpo (l'umana commedia), proprio alla tua ricerca, altro che anima immortale te l’avrei fatta pagar davvero cara. Sulla soglia della conoscenza mi son fermato solo per rispetto alla divinità, ma il dì che poi sarà, severa... mente e seriamente, coscienza dei miei stivali per sempre mi darai conto dell’offesa a costo di rincorrerti per l’eternità.
Adesso però mio caro subconscio, fonte di quotidiani assilli, smettila un po’ con la tua petulanza, non rovinarmi più l’esistenza e concedimi finalmente tregua ormai sulle soglie della vecchiaia. Ancor non so spiegarmi perché tra voi, terribili sorelle, c’è sempre tanto rancore e rivolgendomi a te che sei coscienza, è una domanda che da tempo ti volevo far: ma tu ce l’hai un cuore se senza un minimo di pietà spesso hai mandato la tua gemella, questa povera sorella mente in tante strane follie?
Bisogna però ammettere a ragion di pura coscienza, sempre foriera di verità, che la mente è talor sbandata, si lascia andar spesso a cattive parole e ha pensieri troppo spinti, per cui c’è il freno da azionare, il bello per fortuna inebria e illude ad ogni età.
A ritroso nel tempo ricordo ancora l’inizio delle scritture: “Nel rinvenire alla vita mi diagnosticai una falla che, tra pensieri folli, la mente mi spegnea”; da queste epatiche follie sol per divina pietà feci ritorno alla realtà proprio dall’aldilà, saltando un immane baratro “che ad ogni mortal è sempre alfin fatal”.
Nella speranza di un vostro accordo stavo cambiando tenore di vita e, finalmente pensando a me stesso, già trasvolavo mari e monti.
Caro Franco, fermati qua, non andar oltre con questi tuoi sogni e risvegliati subito da ogni fantasia, la vita purtroppo è sempre più dura e la tua presenza necessita qua.
È la prima volta che vi vedo d’accordo negandomi il riposo anche in sogni e fantasie, io comunque ho trovato rimedio alle vostre quotidiane urla con tanta musica di buona qualità. Noto stranamente che con questa anche voi vi acquietate alla stregua di lattanti con il ciucciotto in bocca:
guarda in vecchiaia che mi doveva capitar,
fare anche da baby sitter per conquistarmi
così la melodia del silenzio per la pace interiore.