Il green pass culturale (l’ignoranza non è una colpa, basta studiare!)

Sul sito Scrivere, in riferimento al mio testo “La nostra identità è spirituale”, sono stato tacciato di ignoranza da una tal “franca tiratrice”, alla quale ricordo che i commenti possono esser severi ma mai offensivi!
In verità, colpito in pieno, non me la son presa più di tanto perché è una pecca che mi riconosco da sempre, dal momento che, nonostante studi sempre brillanti e la laurea che mi ritrovo, la voglia di studiare non l'ho mai avuta, preferendo i mie tanti giochi (calcio, carte, schedine e casinò!) ai libri.
Sicuramente se avessi dedicato il tempo dei giochi e delle schedine alla medicina, di certo, sarei diventato uno scienziato. In medicina, però, si sentono solo lamenti e ti ritrovi, ahimè, al cospetto delle malattie (ed io ne ho piene le tasche per quelle dei miei genitori!), mentre con i proventi delle schedine studiate - ancor oggi mi pubblicizzo come specialista di sistemi vincenti tra sacro (sistema spirituale) e profano (calcioscommesse) – me ne sarei andato a vivere sul mare, su di un bel panfilo!
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Non andò per niente così perché, per eventi avversi all'ultimo istante, mi ritrovai, purtroppo, a mare con tutti i panni tanto da abbandonare il tetto coniugale con moglie e 3 figli.
Vivere in solitudine, altro che “làthe biòas” di epicurea memoria o “bene vixit qui bene latuit” (sfoggio qualche reminiscenza per colpire la franca tiratrice!), mi scatenò una severa depressione e, proprio sul punto di soccombere, mi aggrappai strenuamente a quello spiraglio di luce presente in ognuno di noi e che si chiama coscienza, allo scopo di mettermi al cospetto della verità in tutta la sua luce!
Dando ragione alle sacrosante accuse di mia moglie (sorvolando sulle sue colpe!), dovetti ammettere a me stesso (gnothi sautòn) che, per ignoranza scientifica, mi ero dato alla professione di medico della mutua con la convinzione, per precarie capacità intellettive, di saper solo trascrivere le medicine! Ma anche qui rischiai grosso per l'incubo di prendere un infarto per una gastralgia e una broncopolmonite per una banale influenza!
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Ritornando al vuoto e al buio depressivo con il tempo diventato, ormai, un macigno insormontabile, dallo spiraglio di luce della coscienza, “negli arcani della mente sul sentiero dell'anima” (titolo del mio primo libro!), pervenni infine alla luce dell'anima. E, facendo ricorso alle mnemoniche, nozionistiche reminiscenze della filosofia (da me sempre detestata perché ritenuta inutile!), con il gnothi sautòn (coscienza) di Socrate, il cavallo bianco (amore) di Platone e la mente (pensiero illuminato) di Aristotele le confezionai finanche la sua triplice, illuminata veste di stampo divino dalla cellula primordiale del soffio vitale. Infatti, in questa cellula spirituale, il pensiero rappresenta la membrana esterna a custodia delle sue intime essenze che, senza ombra di dubbio, sono amore (citoplasma) e coscienza (nucleo).
In virtù di tanto si può ben dire che l'anima, nostra eterna compagna di viaggio, rappresenta quella triplice coscienza (vigile, consapevole e morale grazie al pensiero, all'amore e alla luce della verità) che ci traghetta dall'esser polvere (pensiero, ragione, mente) al divenire luce (amore, intelletto, anima) e risponde, con cognizione di causa, al classico interrogativo filosofico: chi sono (polvere), da dove vengo (da un atto d'amore) e dove vado (verso la luce della verità).
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Miracolo della vita, illuminanti spunti filosofici a parte, se prima non mi veniva neanche una frase d'auguri, proprio a bordo della mia anima ho cominciato, in vecchiaia, a scrivere poesie perfino morali (l'ecografia dell'anima, la coscienza in versi, la legge dell'anima) e al "cogito ergo sum" cartesiano ho contrapposto il mio “amo e sempre sarò”.
Sull'evoluzione cellulare, di poi, ho incentrato, ai primordi di una nuova era (ultrapallio), la nostra trasformazione spirituale su base culturale: 1-cellula epatica (spirito naturale, confeziona le basi/gradini della scala elicoidale), 2-cellula nervosa (spirito vitale, secerne il pensiero), 3-cellula spirituale (spirito immortale, distilla l'amore).
Proprio all'apice di questa scala elicoidale, salendo i suoi gradini di basi chimiche azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile e non t-imina), è custodito il nostro genoma ereditario che, all'alba di questa nuova era spirituale, recita: A-more e C-oscienza G-enoma U-niversale e non T-erreno.
Dopo tanto, sempre in confusione mentale - tra giochi perdenti e idee illuminanti - ho visto pure strani segnali dall'alto (moto solare diurno e aureola stellare notturna) tanto da scrivere “La novella arca di Noè”, su cui si accede con il green pass morale (altro che virale!) ed io sarò un attento controllore, di certo non severo, a salvaguardia di me stesso, con giocatori e ignoranti!
Anche perché, sempre in tema di giochi, mi considero il vincitore della lotteria divina per quel miliardesimo (e non miliardario) numero di serie!
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A questo punto non v'è dubbio che la mia trama biografica ha dell'incredibile se nell'estenuante cura di una madre encefalopatica, che mi ha indirizzato l'esistenza, dagli stadi del coma epatico (in tema di sua vigilanza e mia conseguente oscurità) -
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1° stadio/confusione mentale (giornata cupa), 2°stadio/torpore (giornata plumbea), 3° stadio/sopore (giornata buia), 4° stadio/coma (giornata nera) -
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son passato, sul versante opposto, al gradiente di luce della conoscenza:
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1° grado/grigiore del cogito (pensiero vigile), 2° grado/splendore della ragione (pensiero razionale), 3° grado/bagliore dell'intelletto (pensiero sciente), 4° grado/fulgore della sapienza (pensiero illuminato), 5° grado/candore della contemplazione (pensiero estatico).
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In queste illuminanti scale, di certo, campeggia la fede (cultura eccelsa) di mio padre, un Angelo di nome e di fatto che, nonostante la 5a elementare, era un docente di morale dall'alto degli attributi che lo contraddistinguevano: bontà, intelletto, sensibilità, disponibilità e cristiana pazienza.
Si firmava Angelo Raffaele ed era conosciuto come “don Raffaele ai 4 palazzi” (circoscrivono piazza Nicola Amore a Napoli), venditore di maglie di gran qualità col marchio “Domenico Servodio” di fronte a Serpone, negozio di arredi sacri!
Ebbe pure 2 figli medici, esperti di coscienze, con la differenza che io, con urli e parolacce, le risveglio dal torpore della materia, mentre mio fratello, anestesista, le addormenta dolcemente.
Dipartì prematuramente (gli ho dedicato la cirrosi psicosomatica da amorevolezze, amarezze che si ingurgitano per amore!) ma il suo spirito da sempre mi pervade e, seppur con strani e allucinanti eventi mi allontana dalle vincite del gioco, nottetempo m'ispira e m'invita a metter su carta i suoi insegnamenti.
In ultima analisi, dopo aver stremato santi e madonne nel tessere le lodi del suo primogenito, sono diventato, per grazia divina, il referente delle anime celesti all'unanimità per l'umanità con la prospettiva di tempi migliori (era spirituale, ultrapallio) alla larga dalle follie genetiche della razza (ebraismo/razza prescelta, nazismo/razza pura, razzismo/razza colorata), per non parlar di sessismo, laddove maschi, femmine ed omosessuali sono accomunati dalla stessa identità di stampo spirituale, in virtù della nostra eterna compagna di viaggio, quell'anima con i suoi indelebili connotati di pensiero, amore e coscienza, da acquisire grazie alla cultura.
Alla luce di tanto, lungo la scala dei fantasmi (1- il corpo è il fantasma della materia, 2- lo spirito è il fantasma del corpo, 3- l'anima è il fantasma dello spirito, 4- la luce è il fantasma dell'anima, 5- la verità è il fantasma della luce) perverremo nell'iperuranio del mitico Platone, laddove il bene (etica) e il bello (estetica) si sposano con legame indissolubile (kalokagathia, ideale della perfezione umana) per finalizzare, finalmente, il paradiso terrestre (senza più l'assillo virale, il devastante degrado ambientale e il terrificante scenario dei profughi!) sotto la custodia del Sole Universale.
A tal fine a scuola, al posto della obsoleta "educazione civica" e dell'ora di religione, va istituita l' "educazione morale" per trasmettere la vita come si conviene: con lo spirito nasce il pensiero, con la coscienza sboccia l'amore e con l'anima spunta quel fiore che ti regala la vita nei suoi colori e te la profuma dei suoi valori!
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FOLLIE EPATICHE
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Nel rinvenire alla vita
mi diagnosticai una falla
che, tra pensieri folli,
la mente mi spegnea.
Fu con estremo sforzo
di ciò che mi restava
dopo immani tentativi
di colpo la tappai.
Non era altro che
l’amara epatopatia
di familiar riscontro...
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Per la sua etiologia
non altro vi trovai,
sono le “amorevolezze”...
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Perfida ingannatrice,
mi cambi pur di sembianze,
da iena dissanguatrice
mi passi a mo’ di talpa
e scavi, scavi, scavi
tentando scacco matto...
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Di voi protettori epatici
è meglio non parlare
ché, in caso di battaglia,
il vostro posto so.
Passivi e da lontano,
miei cari vil codardi...
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Ma benedetto fegato,
pignolo precisone,
non metterti a far capricci
vedendo ovunque impicci
di falsi trasmettitori
perché, in un tozzo di pane,
finanche non puoi vagliare,
che proteine in più
ma cosa ci può stare.
E tra le altre cose,
non metterti a far le bizze
ché qualche fugace stipsi
la mente non può offuscar.
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Tu, che da sempre il tramite
tra il monte e la valle,
concedi nuovamente ascesa
alla materna linfa vital
per quella miracolosa via
solerte ritentrice
d’ammonio iniquità.
Non far che questa linfa...
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Mamma mia cara,
pazzo nel tuo nome,
non più ti tormenterò
con firme e giochi vari,
ma non ti lamentar
per fiumi di sciroppo,
miracol di catarsi
e miscele nauseanti:
ancor altro non c’è.
Ma, pur tra tante pene...
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In mental cortocircuito
dopo troppe amare passioni,
per questo intricato impiccio
di mostri, iene e talpe,
per falsi trasmettitori
e con lesto incalzar di gradi
mio padre pur passò.
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Ma lui, imperturbabile,
tra tanti intrighi perfidi,
in un batter di baleno
il cielo guadagnò.
E fu sì, con questo sfogo...
che infin riconquistai
la mia viva coscienza.
Nel retro rivoltandomi
ancora io vedea
quell’immane baratro
che a piè pari saltai...
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Or finalmente in me
nella mia primiera ragione...
da solo me ne andrò:
per valli, monti e cieli,
per laghi, fiumi ed oceani,
di nuovo correrò
sol dietro a quella sfera
di cuoio inebriante
ed ancor leggerò un libro,
capendo le parole,
perché si che questa è vita,
non certo le follie
dei mie passati dì.
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Con questi versi, sfogo di una vita sofferta, ho cominciato a scrivere la mia umana commedia sul palcoscenico dell'io profondo, dove si scontrano quotidianamente le nostre coinquiline, le terribili gemelle in eterno conflitto tra loro con la mente attrice e l'anima ispiratrice, entrambe depositarie della verità, in virtù, rispettivamente, della scienza (verità acquisita) e della coscienza (verità connaturata). 
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Il sesso culturale!

Il sesso è bello
quando la morale vuole,
la coscienza non duole
e la legge vola.
Soltanto questo
è ciò che vale
per un mondo migliore.
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Lo realizzeranno
i nostri giovani
con il fanatismo
del solo amore.
E' il sesso cosciente
che trasmette la vita
enfatizzando l'amore
e tramanda la specie
nel modo migliore.
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Sarà così bello vivere
sublimando l'amore
con l'apoteosi dei sensi
tra il sentore delle poesie,
il sensore delle carezze,
il sapore dei baci,
l'odore degli umori
e il colore degli occhi
da cui trasparirà l’anima
con il suo pudore.
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Indi da questa pilotato
sarai all'istante traghettato
al cospetto del Sole divino
e, nell'incanto della sua luce,
resterai così rapito
dall'estatica contemplazione.
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Siamo all'apice supremo
dell'umana conoscenza
che, scalando i gradi,
passa per quattro stadi,
dal grigiore del cogito
allo splendore della ragione
e con il bagliore dell'intelletto
il fulgore della sapienza.
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Con questa illuminata guida
conquisterai il genoma eccelso
e inizierà il vero progresso
con il paradiso terrestre sin d'ora
all'alba della nuova aurora.
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Contro ogni tipo di discriminazione sessuale (omotransfobia), contro la pedofilia, contro il commercio sessuale e la procedura condominiale di procreare con l'utero in affitto (ben lungi da Vendola che fa politica a proprio uso e consumo!)...
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il sesso è bello
quando si fa
nessuno ti vede
e ognuno lo fa
come meglio crede.
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In tema di identità di genere (disforia di genere), espressione tanto controversa politicamente, si fa riferimento ad una categoria di persone - da salvaguardare e non da discriminare - che, al di là del genere maschile e femminile e del sesso (transgender) assegnato loro alla nascita, vivono un disagio comportamentale con problematiche spazianti tra fattori genetici (cromosomi), biologici (ormoni), somatici (genitali), ambientali (ortodossia comportamentale) e culturali (ortodossia religiosa).
Argomenti così complessi non vanno strumentalizzati per fini politici e i bambini delle elementari vanno coinvolti con l'educazione morale (e non con la giornata in difesa delle diversità sessuali!) - disciplina formativa - per combattere, in primis, la piaga del bullismo.
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Per nostra gran fortuna, comunque, l'umanità nel suo millenario decorso, dopo la selezione naturale (Darwin) e l'evoluzione comportamentale (Paul MacLean), subirà la trasformazione spirituale, su base culturale, con la conquista delle aree associative corticali, cervello moderno dell'uomo cosciente, che si svilupperà sulla neocorteccia, il cervello recente dell'homo sapiens.
E così a bordo dell'anima - pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza - vivremo finalmente tempi migliori grazie all'emancipazione spirituale del cervello nel suo secolare cammino dopo aver strisciato finanche per terra:
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1-archipallio (cervelletto e bulbo spinale: il cervello del rettile con istinti primari e funzioni vitali)
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2-paleopallio (sistema limbico: il cervello dei mammiferi antichi con l'elaborazione delle emozioni)
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3-neopallio (corteccia cerebrale: il cervello dell'homo sapiens con il raziocinio della ragione)
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4-ultrapallio (corteccia associativa: il cervello dell'umanità cosciente con l'idealismo dell'intelletto e la luce della sapienza)
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L’impresa di pubblicare!

ALLA RICERCA DELL'EDITORE (non a pagamento) per un testo culturale (a prezzo etico)
 
A “Sapienza editrice”, dopo aver pubblicato il Papa in Spagna, si offre l'occasione di pubblicare in Italia le scritture culturali di un personaggio singolare, che si ritiene il profeta del nuovo millennio in veste di un Noè acculturato o di un Mosè poeta ed ambisce pure ad un triplice Nobel (pace, poesia, medicina), essendo stato insignito dall'alto a colpi di sole e stelle!
 
Dopo questa ambiziosa (e non certo folle!) premessa, gentile Editore, venerdì la sua telefonata, in pieno ambulatorio di medicina di base, ha avuto la potenza di bloccarlo all'istante per un colloquio confidenziale, ma poi tutto è scaduto con la solita proposta editoriale per una solita pubblicazione a pagamento.
I soldi per fortuna non mi fanno paura (sono un impenitente giocatore nato!) e proprio per i libri, in più di 20 anni, ho speso migliaia di euro, a partire da “L'abc della vita per tempi migliori” (5.000 copie), inviato in tutti i licei classici d'Italia, a tutti i ministri, segretari di partito e direttori di giornali, e la sola spedizione mi costò 7.000 euro!
 
In tutti questi anni, oltre che pubblicare in proprio (l'AngeloRaffaele editore, nome di mio padre), ho pubblicato pure con editori a pagamento (Altromondoeditore, Kimerik etc) e con editori senza pagare un euro (Montecovello, Biblioteka edizioni, PensieriParole etc). Ho avuto, inoltre, interessanti valutazioni (Edizioni Haiku, Albatros, Booksprint etc) con proposte editoriali a pagamento ed ho corrisposto fior di quattrini a critici supponenti (Edelweiss, Bennici e Sirianni, con cui ho un contenzioso aperto).
Infine ho avuto alterchi con gli illusionisti delle poesie: un tal Elio Pecora di Sant'Arsenio (Lupin!) e un certo Giuseppe Aletti, poeta conosciuto in Africa che si pubblicizza con Gazzè, Mogol e Quasimodo!
 
Ritornando ai libri, dalle mie parti (S.Anastasia, paese natale e Gragnano, paese dove faccio il medico) assistiti, familiari, amici e conoscenti ormai mi conoscono a memoria, e mi conoscono bene pure sui principali siti letterari (Scrivere, Oggiscrivo, Rossovenexiano, Alidicarta, PensieriParole etc) dove ormai scrivo da anni, a parte il mio blog (www.francescoandreamaiello.it) che ha superato i 200.000 visitatori e Google che mi pubblicizza senza pagare un euro.
 
Venendo alla sua proposta sono disposto a collaborare in termini economici solo per la pubblicità (Sapienza editrice non è Mondadori ed io non sono Vespa... per fortuna!) ma non per l'acquisto di copie, dal momento che di recente per mio conto ne ho pubblicate 1000 e ne ho ancora da regalare (in allegato vi invio la recensione del libro apparsa sul bollettino dell'Ordine dei Medici di Napoli a mia insaputa).
Recensioni a parte (e ne ho tante, per fortuna non a pagamento!), un mio libro (Le fantasie dell'anima) è in Biblioteca Vaticana, grazie a Padre Cristoforo Bove (relatore di Padre Pio Santo!), mio amico d'infanzia, che è dipartito sul più bello, lasciandomi da solo contro tutti a pubblicizzare queste mie scritture morali... da referente delle anime celesti all'unanimità per l'umanità!
 
Dopo tanto io rappresento un vero miracolo della vita se, in vecchiaia (1998), da giocatore incallito di tutto e di più (carte, schedine casinò), ho cominciato a scrivere interessanti spunti scientifici, filosofici e, addirittura, poesie mentre prima avevo difficoltà pure per una frase d'auguri su una cartolina!
Adesso sono alla ricerca di un partner in cerca di gloria (libri con prezzo etico alla portata di tutti) per migliorare il mondo con un libro ispirato dove viene spiegato - con parole semplici e alla portata di tutti (filosofia spicciola) - il significato vero della vita.
Quasi dimenticavo... un libro corposo (di pagine e contenuto) merita... qualche centimetro (e non dollaro!) in più: 15x22 e non 14x21!
Son certo che questo libro avrà un luminoso avvenire (me lo richiedono soprattutto maestre di elementari e medie!) in ambito scolastico (prezzo etico) per educare!
 
Da specialista di sistemi vincenti tra sacro (sistema spirituale) e profano (calcioscommesse), i pronostici calcistici, purtroppo, li sbaglio ancora ma questo sui libri, son certo, lo vincerò!
 
Cordiali saluti e a risentirci
Francesco Andrea Maiello
 
APPENDICE BIOGRAFICA
 
Tra tante attività, da soggetto singolare ed eclettico, come mi definisce il dottor Francesco Iodice nella recensione, esercito pure la professione di medico di famiglia con l'ostinata presunzione di educare, nonché quella di sdrammatizzare le malattie riducendo in versi la terapia.
Ed è proprio per il grigiore dei tempi moderni (e con l'auspicio di un mondo migliore) che scrivo questi spunti culturali, in virtù di un lucido pensiero (scintilla d'impatto tra spirito e materia che illumina la mente!) che a breve, grazie alla cultura, ci vedrà protagonisti a bordo di una fiammante monoposto... la nostra anima, pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza! Proprio questa rappresenta il marchio di garanzia e qualità della vera umanità su stampo divino dal soffio vitale.
 
Adesso in piena pandemia, da accanito promotore di una nuova era spirituale (ultrapallio), queste mie fantasticherie mentali le ho trascritte nel nuovo libro: “La luce della cultura”, volando così sulle ali della fede.
In virtù di tanto - luce della cultura e pensiero illuminato - ci sarà una naturale evoluzione del sistema nervoso in sistema spirituale con la conquista delle “aree associative corticali”, laddove si relazioneranno, allo scopo di comprendere il significato vero della vita (distillato d'amore), l'esperienza sensoriale (vie talamo-corticali), quella razionale (corteccia cerebrale, il cervello recente da modernizzare dell'homo sapiens) e quella emozionale (sistema limbico, il cervello dei mammiferi antichi).
 
Con questo salto filosofico-culturale l'umanità, finalmente, prenderà coscienza di se stessa come un prelibato prodotto d'amore (creativo e generativo) - la coscienza è la luce dell'anima che illumina l'esistenza - per passare dal “pensare di esistere”, grazie al sistema nervoso (cogito ergo sum, lume della ragione, mente/neopallio), all'”esistere per amare”, proprio in virtù del sistema spirituale (amo e sempre sarò, luce dell'intelletto, anima/ultrapallio).

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Dall’homo sapiens (pensare di esistere) all’uomo cosciente (esistere per amare)

Da tempo la figura dell'homo sapiens presiede la corteccia cerebrale in veste di massima espressione della neocorteccia o neopallio, detto pure cervello recente, ancora da modernizzare con la conquista delle "aree associative corticali", allorquando prenderà coscienza di se stesso come un prelibato prodotto d'amore, in virtù di un atto creativo e generativo, diventando così, soprattutto, ”uomo cosciente”.
Solo a questo punto gli sarà possibile quel salto culturale – la coscienza è la luce dell'anima che illumina l'esistenza - per passare dal pensare di esistere, grazie al sistema nervoso (cogito ergo sum, lume della ragione, mente/neopallio), all'esistere per amare, in virtù del sistema spirituale (amo e sempre sarò, luce dell'intelletto, anima/ultrapallio).
E all'intera umanità sarà concesso di varcare la soglia della sapienza, ultimo grado cognitivo (1-cogito, 2-ragione, 3-intelletto, 4-sapienza, 5-contemplazione), in modo da poter contemplare la Verità, la Luce dell'Amore, che ha animato, finanche, la polvere e illuminerà, addirittura, la materia grigia!
Per assurgere a tanto, però, il nostro amore del sapere - φιλέω σοφία - deve far ricorso, per l'appunto, alla filosofia, che non può prescindere dall'Agorà, dall'Accademia e dalla Scuola dei Grandi (di maestro in allievo), in cui sono ben riposte le componenti spirituali della fantomatica cellula primordiale, reperibile nell'alito vitale, motore della vita: il nucleo della coscienza (Socrate), il citoplasma dell'amore (Platone) e il pensiero illuminato (Aristotele) a far da membrana esterna e da custodia a queste nostre intime essenze dal soffio vitale.
Proprio su queste solide basi, partendo dalla Grecia, si sviluppa la filosofia moderna, che in Italia chiude, con lo spiritualismo della fede, il suo circuito filosofico dopo aver spaziato in Francia, Inghilterra e Germania, rispettivamente, con il razionalismo di Cartesio (la ragione del metodo), l'empirismo di Locke (l'esperienza dei sensi) e il criticismo di Kant (l'intelletto per elevarsi).
Sarà, poi, in virtù della fede - eccelsa cultura - che voleremo, finalmente, a bordo dell'anima:
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fiammante monoposto pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza.
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Sulle ali di questo sublime acume filosofico-culturale si realizzerà pure quella incredibile, non più fantomatica, trasformazione spirituale dell'umanità cosciente (ultrapallio) dopo l'homo sapiens (neopallio), in modo da poter passare dal pensare di esistere (cogito ergo sum) all'esistere per amare (amo e sempre sarò) e la vita, pertanto, passerà di elementi naturali (H, O, C, N, P, S) in alimento spirituale (amore).
Solo così ci adegueremo alla corretta lettura del nostro Rna messaggero che, a chiare lettere, recita: a-more e c-oscienza, g-enoma u-niversale dalle basi azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile), debolmente legate (per sostenere la celeste scalata con la materia scrollata!) a formare i gradini della scala elicoidale, al cui apice cognitivo, dopo aver dipanato e non più dilaniato e dilapidato (catastrofe ambientale... con pesci alla plastica e uova all'insetticida!) la matassa dei geni, si contempla: “l'universo della Luce”.
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L'UNIVERSO DELLA LUCE
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Aldilà degli anni
e fuori del tempo
sopravviverà la nostra
matrice spirituale
con amore e coscienza
genoma universale.
Diventeremo d'incanto
il cuore della vita
sotto l'illuminante presidio
della Luce creativa
che presiede l'universo
dalle origini del mondo.
E' stato inver duro
convivere con la materia
ma di nascita in rinascita
di travaglio in croce
il pianto del dolore
sublimerà il bene
e sarà estasi d'amore.
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IL VALORE DI ESISTERE
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Mi si inceppa la lingua
alla ricerca della parola
per definire la vita
nel senso giusto.
Soccombe la mente
al lume della ragione
ma si riprende l'anima
alla luce dell'amore.
Vola la coscienza
col suo bianco candore
per illuminare l'esistenza
nel suo vero valore.
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