La luce della cultura

La luce della cultura tra scienza, filosofia, poesia e religione. Dopo millenaria evoluzione (anni) con milionarie rivoluzioni (guerre) per miliardarie acquisizioni (soldi), l'umanità, solo grazie alla cultura, si può salvare!
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LE NOTE FILOSOFICHE
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Con il pensiero vigile (Cartesio)
inizia il razionale (Hegel)
ma la ragion pura (Kant)
è intellettuale (Aristotele)
con la morale (Socrate)
il suo ideale (Platone).
Il divenire è reale (Eraclito)
ma solo l'essere è immortale (Parmenide)
nell'Unità originale (Pitagora)
lungi dalla verità verbale (Protagora).
Dagli atomi ecco il minerale (Democrito)
indi i semi per il vegetale (Anassagora)
e con le radici naturali
(Talete, Anassimandro e Anassimene)
finanche l'animale (Empedocle).
L'alito vitale
illuminò l'animale
con la coscienza morale
e la luce spirituale
sublimò l'amore filiale
a immagine divina.
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LA VITA IN SINTESI
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La vita terrena originò
a bagnomaria sul brodo
primordiale e da sei elementi
in cottura sulla fiammella solare
si pervenne all'unità cellulare.
Il carbonio formò la mappatura,
l'azoto disegnò l'architettura,
il fosforo tramò l'impalcatura
e lo zolfo stabilizzò la struttura
sull'acqua con ponti disolfuro.
Dal minerale al vegetale
l'animale ritornò al naturale
con la sepoltura e nella madre
terra vi rimase l'ossatura
ma è tempo di rinascere
come splendida creatura.
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L'ECOGRAFIA DELL'ANIMA
Con lo spirito nasce il pensiero,
con la coscienza sboccia l'amore
e con l'anima spunta quel fiore
che ti regala la vita nei suoi colori
e te la profuma dei suoi valori.
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IL MATRIMONIO DELLA FEDE
In nome della coscienza
e alla luce della fede...
tu anima, intelletto per amare,
e tu mente, ragione per valutare,
vi dichiaro marito e moglie
ma... smettetela di litigare!
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La luce battesimale

Da oggi la fede,
mia cara Isabel,
sicura t'accompagna e,
dall'acqua della sua fonte,
d'incanto attingi
la luce spirituale
per il tuo abito solare
di stella nascente,
a dir poco splendente,
in uno scenario astrale
tra l'azzurro del cielo
e i riflessi del mare.
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La celebrità di Silvio

In tema di guerra (Putin) e pace (giustizia), di comunicazioni (acquedotto di Silvio), di beltà (A Silvia) e di latin lover (i Silvi da Venere), il nostro Silvio non ha eguali ed è sempre attuale!
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A SILVIO (2009)
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Caro presidente,
dall’alto della tua statura
di celebrità universale,
nel tuo nome si è oscurata
finanche la fama
dell’acquedotto cerebrale
e l’inno leopardiano alla giovinezza,
che tu, per beltà fisica e spirituale,
fai rivivere in tempo reale.
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Per le tue ispirate e spinte battute,
non ti curar di lor,
che comunque passano,
perché dalla tua bocca
può uscire ciò che vuoi
anche se il buio dei tempi
ti costringe a viver presidiato
senza la libertà del passero solitario
e la spensieratezza del sabato del villaggio.
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Da impavido condottiero
sull’onda del materialismo americano
e volando sul consumismo,
con perspicacia e lungimiranza
passasti alla conquista di giornali e tv,
così che, da anni ormai,
spensierato e spregiudicato,
guidi e condizioni con tanto di ombrello
il baraccone Italia, circo di gran comicità
ed addirittura nelle vesti di padre-padrone,
per non essere blasfemo,
convinto proferisci “Italia rialzati”,
paragonandola a Lazzaro in decomposizione.
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Al pari poi di Mosè che, sospinto dal cielo,
divise le acque (fra poco ti farò vestire
i panni anche di Noè!), da solo hai diviso
gli italiani tra chi è con te e chi è contro di te,
convogliando sapientemente tutto,
dall’informazione alla politica, nel bipolarismo.
Questo termine, purtroppo, da tempo mi perseguita
e rappresenta il mio disturbo cerebrale
per la pace mondiale, che da sempre mi turba
la mente e per l’agognata sua soluzione,
ormai, in ogni mio sogno io ricorro a te.
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Allora cara Italia, adagiata nelle chete acque
del bel Mediterraneo, a mò di novella
arca di Noè, con la guida di tal nocchiero,
lungi dal feral Caronte, è giunto finalmente il tempo
di traghettare il mondo intero nell'era della pace.
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La diretta della vita

Da sempre ci si lamenta
per quotidiani dolori,
ed invochiamo il Signore,
quando c'è gente che,
per sopravvivere, muore
per mare e chi, invece,
per vivere si sacrifica in guerra.
La mascherina intanto
ci toglie pure il sorriso
se un fatiscente velo
condanna le donne.
La natura infin si ribella
all'asfissia ambientale
con catastrofi naturali e,
divelti gli argini morali,
davvero si rischia
di esser spazzati via.
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La delizia dell’amore

Abituati a calciare,
cara Isabel, adesso
ci farai pure danzare
sulle squillanti note
della tua dolce presenza,
che scatenerà in tutti noi
delle strane movenze
tra smorfie e ammiccamenti
per farti sorridere alla vita
e addolcire i nostri cuori
sempre in cerca di amore.
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