La centralina del sesso e le farfalline Pubblicato il 2 Marzo 2012 da admin La centralina del sesso e le farfalline Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire; or son venuto là dove molto pianto mi percuote. Siamo all'inferno...in tema sessuale, ma la morale del sesso è naturale se non bestiale e vitale se non banale! Il bello piace a tutti e culmina con il sesso! Ci sono, però, delle regole da rispettare per non fare la fine dei bonobo che vivono felici e contenti facendo sesso libero con figli...in comune! La centralina del sesso Nel buio vagando alla ricerca dell'io, d'emblè un lampo mi indicò la via. Con l'animo deluso e la mente confusa infin mi ritrovai in un complesso cerebrale, vera centrale nucleare, ove origina la vita. Qui sorge l'amore con la fedele ossitocina che partorisce la vita sul talamo nuziale, un dì letto matrimoniale ora corredo banale. Quassù nasce anche la fatal vasopressina che stringe le arteriole nella sua morsa finale e la perfida adiuretina con la sua acqua gelida spegne, infin, la vita cellulare ma non la fiamma spirituale. Siamo all'ipotalamo, cabina di pilotaggio dell'umano viaggio e sul pannello dei comandi lampeggia la centralina del sesso, da tempo saltata in aria, così che, senza porta d'accesso, ormai è un fetido recesso. E' questo allora il momento di risvegliare il pudore di cui non si ha più sentore per far risplendere la morale agli occhi dei nostri figli contro il mercato sessuale ed assurde mode bestiali.
DAL BUIO ALLA LUCE Pubblicato il 25 Ottobre 2011 da admin Ben 5 miliardi di anni fa o 50 milioni di secoli addietro che fan 5 milioni di millenni, con lo scoppio del big bang, nebulosa vagante nel vuoto abissale, suonò il gong temporale e venne alla luce l'universo spaziale nel suo ristretto ambito materiale. Tra neutroni e protoni con moto di elettroni era tutto un caos donde esitò il cosmo con l'ordine astrale del sistema solare. Fu l'elementare idrogeno a dar fuoco al sole mentre insieme all'ossigeno scatenava l'acqua per raffreddar la terra nel suo nucleo incandescente. Sull'acqua bollente di questa piastra rovente si calarono, poi, in cottura molecole gassose e carboniose, e dal brodo primordiale, vera miscela minerale, si approntò la vita vegetale. Solo l'elio, l'argo e il neon, gas nobili, si sollevarono da terra e presero le vie del cielo, mentre l'idrogeno, invero il più leggero, si combinò con tutti e davver ne fece tante. Acqua santa a parte, con l'azoto generò l'ammoniaca, gas di odor pungente, con lo zolfo l'acido solfidrico, un gas dal fetor penetrante e con il carbonio il metano, un gas asfissiante tanto energizzante. Sulla terrena piastra, non più rovente, infine, l'acqua bollente divenne termale, poi naturale e finanche minerale con le sue tante bollicine, e fu da qui che, a fuoco lento sulla fiammella solare, veniva alla luce la vita vegetale, ponendo le basi dell'animazione con l'ossigeno per la respirazione e l'ozono per la protezione. Nacque così la vita sulla terra da un freddo processo chimico di ossidoriduzione per moto di elettroni con sintesi di glucosio, poi piruvato indi decarbossilato donde l'acetil substrato infin fosforilato fino all'adenosin trifosfato (ATP), centrale energetica della vita scaturita da una base azotata e uno zucchero pentato, quel ribosio nucleico finanche respirato. Ed era così che l'inerte materia prima si organizzava in veste cellulare, poi si duplicava (mitosi) indi si riproduceva (meiosi), infin si autoregolava con i glucidi energia corrente e moneta contante per la respirazione, con i lipidi olio lubrificante per la permeazione e grasso della materia pesante, e alfin, con i protidi, illuminata matrice pensante dall'alto del DNA per l'informazione e dell'RNA per la riproduzione.
IL PALCOSCENICO DELL’ANIMA Pubblicato il 25 Ottobre 2011 da admin Per fortuna c'è l'amore propellente vitale, sicchéla fragranza alveolare dell’albero respiratorio dà inizio alla vita, che è sempre una nuova danza e si accende così, col vagito neonatale, urlo spirituale, la corteccia cerebrale per rivoli da rami e tronchi del fiume vascolare, sospinto a ritmo costante dall’ingegno cardiaco. E' a valle, invece, nell’humus intestinale, la fonte energetica che per la porta accede alla fucina epatica, centrale metabolica, corroborata dalle isole pancreatiche. Se l’io profondo viene vivificato dalla sua eterna fonte, l’io materiale trae nutrimento dall’albero digerente con maestria realizzato dalla porta, che rappresenta il fusto, dal fegato, rigogliosa chioma e dalle mesenteriche, profonde radici del fertile terreno intestinale. Con l’emuntorio renale si completa la sintesi del circuito vitale, scomparto materiale, nell’umana sostanza con il ritmo del cuore a scandire la danza. E' il circuito spirituale, invece, di libero arbitrio, a fare la differenza tra gli esseri viventi, col pilota dell’anima che, in una fiammante monoposto, sopravanza perfino la mitica Ferrari lungo un percorso con scenario antico. A monte, infatti, vi è verde imperante con fitto intreccio di rami e tronchi, e anche la corteccia qui è esuberante; a valle, sconfinate praterie danno pascolo finanche a miliardi di bacilli, altro che fauna, questa è flora intestinale! In piana, infine, domina il paesaggio un fiume dal mirabile corso, il famoso torrente ematico, lungo il cui decorso spazi lagunari con argini cellulari da un maestoso albero vascolare realizzano un magico complesso plurifunzionale. Sempre seguendo il corso si incontrano rapide a getto costante da un congegno pompante con carica inesauribile, alimentato da sottili rami che, se compromessi, possono arrestare dovunque il vitale afflusso che, con volgar termine, chiamasi decesso, o meglio dipartita in tema spirituale. A completare il percorso ecco la foce lungo il cui estuario ci sono acquatiche fantasie con vasche zampillanti da calici depuranti. Questo splendido scenario è la sede terrena dell’anima in vacanza.
LA SINDROME METABOLICA Pubblicato il 25 Ottobre 2011 da admin Con la golosità e tanta sedentarietà per troppa comodità sei nell'obesità. Le tue cellule, non sopportando più l'eccessivo lavoro per gli alimenti, si danno alla protesta. Inizia così l'insulino resistenza e la conseguenza del grasso addominale ti porta all'evidenza ma solo per la panza. Tra grassi e zuccheri prendi peso, ti aumenta la pression e senza più stile di vita ormai ti lasci andar specie se continui a fumar. Non bastassero tanti stress si mette pure l'ossidativo con l'asfissia dei suoi radicali liberi, veri killer cellulari che, catturando l'ossido nitrico, strenuo paladino endoteliale e precursor della pillola celestiale, ti determinano danno vascolare a livello cardiaco e cerebrale per non parlar di pena in pene... del solito attributo!
L’ARTERIOSCLEROSI Pubblicato il 25 Ottobre 2011 da admin E' sotto la coperta endoteliale del letto vascolare che riposa la nostra vetustà in veste di ateromasia, segnale di circolo precario, a meno che le mirabolanti statine, azzerando il rischio del colesterolo e riducendo l'ispessimento per deposito tra le lenzuola intimali, non ci diano l'immortalità per le vie dell'anima che, velocizzate dalla mitica aspirina, sconfinano nella verità.