Il giogo dell’amore

Musa ispiratrice,
ti ho circuita con rime,
adescata con versi
e sei così diventata
la mia dolce Poesia.
Mi sia concesso adesso
almeno una carezza
anche se nascerà l'ebbrezza
per un gioco d'amore
dove, dopo tanto pudore,
ben venga pure il contatto
per un vero rapporto
sì da non rimaner emarginati
nell'idea di Platone
e nella lirica di Dante...
 
“Io era tra coloro che son sospesi,
e donna mi chiamò beata e bella,
tal che di comandare io la richiesi.
Lucevan li occhi suoi più che la stella”...
 
tanto che all'istante mi s'illumina
il pensier in sua presenza.
L'amore terreno, però,
ci tarpa ahimè le ali
e non ci farà volare
ma io senza di te
ormai non so più stare
seppur per sempre sulla terra
in pena dovrò restare
per aver turbato la mente
e insidiato il cuore,
non solo il candore,
finanche di una Musa.
 
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La luce della Poesia

Sei il mio raggio di luce,
divina Musa,
rifletti in versi la voce
e la passione converti
in rime baciate
che neanche nel sonno
mi fan trovar pace.
Mi riscaldi però il cuore,
dolce Poesia,
dal gelo dell'inverno
e mi illumini la mente
dal buio dell'inferno,
facendomi sognare
momenti di amore
ma anche scordare
tormenti di dolore.
Sei luce universale
che mi acquieta
la vita sentimentale
e mi corrobora
di spirito vitale
per declamarti a Poesia
proprio io che sono solo
un misero mortale.
 
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Bentornata Poesia

Se sol riappari,
mia dolce Poesia,
il buio scompare
la mente si riaccende
il cuore si riprende
e l'anima risplende.
E' uno spettacolo vederti
resta un'impresa parlarti
ma l'oracolo dice di aspettarti.
Intanto sul vuoto depressivo
si stampa una missiva
che inneggia all'amor,
l'unico vero valor
che ti fa tanto penare
ma davvero amare.
 
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Il messaggero dell’amore

 
Divina Musa,
mia dolce Poesia,
in tanta armonia
e per la tua melodia,
di Te ormai folle,
non hai più scampo
e in piena pazzia
un dì ti rapirò.
Per morbosa gelosia
Ti occulterò
in una profonda segreta,
lungi da occhi indiscreti,
per godere solo io
la tua splendida luce
che ha dato alle mie corde la voce
e finanche ai sensi la pace.
Coprirò i tuoi lamenti
di tenere carezze,
colmerò i tuoi pianti
di limpidi baci
e alle tue rimostranze
ti immobilizzerò
con morbidi abbracci.
Ti lascerò andar via
solo se finalmente
mi darai un nome
e in veste di Cupido,
messaggero dell'amore,
con Te mi farai volare
all'infinito in eterno
verso orizzonti di luce.
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L’incubo d’amore

La mia poesia, libera dall'assillo dell'amore terreno, vero incubo (sempre più si ricorre ai farmaci!), è illuminante e la sua Musa ancor più affascinante! In virtù di tanto, se le donne non si concedono subito diventano tutte Muse e gli uomini poeti... con la vita a rischio di estinzione!
 
Il tuo vero incubo,
mia dolce Poesia,
non son certo io,
cantor dell'amor,
era soltanto terreno
ma ora, liberata,
ti sei anche illuminata.
Ti ritrovi, pertanto,
prigioniera del mio canto
che conquista le anime,
insegna ad amare
e fa tanto sognare
come solo Tu,
Musa divina,
sai veramente fare.
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