Il conflitto d’amore Pubblicato il 4 Ottobre 2012 da admin Musa mia cara, da tempo t'insidio soltanto con poesie ma poi con le mani neanche ti sfioro e tu hai sembianza di un vero fiore. Il tuo profumo, però, mi scatena quell'eterno conflitto di mente e coscienza a caccia d'amor che sempre se le danno di santa ragion. Ti voglio davvero bene e mai ti farò del male, il mio spirito gode se sol t'intravede ma poi mai ti vede seppur per te stravede. Prima ero depresso e fui perfin bipolare, adesso che son guarito mi ritrovo l'anima, ma prigioniero, ahimè, di mente, amore e coscienza, non più avrò pace. ...il candor dell'amor è pudor ma anche tanto... dolor!
La boccata ispiratrice Pubblicato il 5 Luglio 2012 da admin Il pensier di donna è l'idea del bello e a me ormai basta la sua dolce vision. Sarò diventato matto ma non importa, da tempo il mio spirito sempre più si compiace se la materia tace e mi regala così dei sensi la pace. L'affanno mi prende sol quando la mente va in asfissia per mancata vision e allor qui io cerco almeno d'incrociarla, ma l'ingrata donna, altro che musa, mi mostra gli artigli e dinanzi mi appare come una vera arpia, mentre io anelavo solo a una boccata ispiratrice, mia aura rigeneratrice. Pertanto si turba, quasi si disturba e irritata, ma con il fascino della sua dolce melodia, mi dice...lasciami in pace ed io...a chi lo dici se ormai la notte io non dormo più. Nella tua conturbante e poliedrica vision un dì m'apparisti da Venere latina, poi d'incanto sei passata a Sirena marina ed ora sei diventata la mia Musa divina che mi costringe a rimare su onde cristalline per farsi infin ritrovare dolce Poesia. Ti confido, però, adesso, di esser soltanto un povero mortale, da tempo prigioniero di uno spirito alato, che si è innamorato della tua limpida luce, mentre a me la carne ancora tanto piace e mai mi fa vivere in santa pace. Questo spirito, invece, è solo clandestino, davver tanto birichino, sempre più invadente e talor prepotente che sa scrivere versi che neanche mi sogno. Allora, dolce Poesia, sono io a pregarti di lasciarmi in pace, fammi dormir la notte se non vuoi incorrere, proprio Tu, nell'infamante accusa di stalking mentale ed essere condannata alla mia eterna visione dove necessita davvero tanta sopportazione. A questa dura pena perfin mia moglie sfuggì in un dì infausto ma era ormai esausta.
La lezione di Cassano Pubblicato il 28 Giugno 2012 da admin Il sesso ha i suoi problemi... così parlò il bell'Antonio, inesorabile latin lover più che implacabile goleador, dal covo della nazionale e all'istante insorse il checco nazionale, uomo pentito che, senza alcun pudore, lo predilige l'amore, pubblicizza le sue voglie talor di bassa soglia. Il sesso, seppur fugace, non è un atto mendace se lo spirito non soggiace alla materia che piace, pur se comporta problemi che non ti dan pace. E pertanto puoi passar dalla precoce eiaculatio della prima età alla coniugale recusatio della mezza età, oppur dalla mancata induratio dell'età attempata all'ospizio o relegatio della tarda età. L'amore, primessenza vitale, tra bollori, umori e dolori, ci distilla l'anima senza sesso né età e l'appendice sessuale, basta che non s'infiammi nella morbosa sessualite a mò di appendicite, è il bello dell'amore che è ancor più bello quando si fa, nessuno ti vede e ognuno lo fa come meglio crede. Alla luce della magica triade, pensiero, amore e coscienza, a noi umani, specie prediletta, vien concessa la gran facoltà di amare in piena libertà, basta solo il presidio delle nostre coscienze, checché ne dica il Cecchi, che rischia l'inferno ma Dante con il suo amor, c'ha nullo amato... per amore perdona sempre.
Il vizio di giocare Pubblicato il 23 Marzo 2012 da admin La smania di rimare e il vizio di giocare è ciò che alfin mi resta almeno per sognare. La vita è prova dura e spesso fa paura specie se anima e mente si mettono a litigare. Con la spiritualità cantai l'amor in preda al dolor, la razionalità, invece, per sistemar le cose senza più lavorar, ricorse al gioco e senza più risorse mi fece naufragar. A me tanto piaceva viaggiare tra sole e mare ma poi solo mi ritrovai nel buio più profondo e con il pensier assente nel vuoto sprofondai. Senza meta vagando, infin, mi richiamò la voce della coscienza che mi riportò in vita alla luce del vero amor. Son tornati, adesso, nuovamente i giochi, non più esasperati e folli, ma son pure poesie per un pensier vigile che attinge dall'anima, di poi l'affronta, spesso la contrasta, non le concede tregua e la mantiene sempre sveglia senza mai darle pace. A tanto provvederà, son certo, la vita eterna, basta solo conciliar mente e coscienza con giochi e poesie nel canto dell'amore per volare all'infinito tra orizzonti di luce e godere per sempre la melodia del silenzio e la sinfonia della pace.
IL VIZIO DI GIOCARE Pubblicato il 25 Ottobre 2011 da admin La smania di rimare e il vizio di giocare è ciò che alfin mi resta almeno per sognare. La vita è dura prova e talor fa paura specie se anima e mente si mettono a litigare. Con la spiritualità cantai l'amor in preda al dolor, la razionalità, invece, per sistemar le cose senza più lavorare, al gioco ricorse ma senza più risorse mi fece naufragar. A me tanto piaceva viaggiar tra sole e mare ma d'emblè, ahimè, da solo mi ritrovai al freddo e al buio e senza più pression nel vuoto sprofondai con il pensier assente e la mente in folle. Senza meta vagando mi richiamò, infin, la voce della coscienza e, prendendomi per mano, mi riportò in vita alla presenza del vero amor che dà luce allo spazio e illumina il tempo. Adesso son tornati nuovamente i giochi, non più esasperati e folli, ma son pure poesie per un pensier vigile tanto ispirato che attinge dall'anima, ma poi l'affronta e spesso la contrasta, non le concede tregua e la tien sempre sveglia senza mai darle pace. A tanto, son certo, provvederà la vita eterna, sol se si sfugge al fuoco e alle pene dell'inferno. Basta allor conciliar giochi e poesie nel canto dell'Amor per volare all'infinito e vivere in eterno tra orizzonti di luce e la melodia del silenzio in tanta pace.