Le ali della fantasia

D'un lampo venisti
e d'incanto mi rianimasti,
ma adesso, cara Ispirazione,
di colpo te ne sei andata
lasciandomi quaggiù mesto
senza più l'estro di volare
sulle ali della tua fantasia.
E' pur vero che anche tu,
per la natura gemente,
ormai sei alla deriva
e raminga per l'universo
non più soccorri in versi
ma di contro riversi l'oblio
e così sulla madre terra,
in ingravescente degrado
per torpore mentale 
o meglio sopore morale 
per lo scempio ambientale,
non più si concepisce poesia.
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L’imbattibile trio del nostro stivale

Sull'italica sponda
a destra campeggia
la bellicosa Meloni
e l'intransigente Giorgia
se sol apre bocca
ti fa pure tremar.
C'è poi il leghista Salvini
che, santo padano,
è il protettor delle coste
e le barche dei migranti,
da nume marino,
non le fa mai avvicinar.
Al centro infin risplende
l'immortale Silvio,
latin lover latino,
il più bello dei Silvi
e a caccia di donne
con tanto danaro
se le può finanche comprar.
Bando allo scherzo
siam davvero in buone mani
e per un'Italia migliore
li deve solo votar.
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Lo spot per votare (e finanche volare!)

Dopo siccità (acqua), virus (quarta dose) e guerra (armi), in vacanza estiva tra rincari (alimenti) e bollette (benzina, luce e gas) ecco puntuale pure la crisi di governo tra solite inutili chiacchiere.
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Allora, tra ultimatum e veti, che voto sia con la Meloni che può far tacere tutti, leaders europei a parte! E, con il navigatore a Salvini e la guida alla Meloni, solo Berlusconi, se sopravvive alle donne, potrà frenare.

Pertanto Conte mette la miccia, Salvini l'accende, il governo scoppia e l'Europa brucia ma la Meloni è già pronta a spegnere tutto!

Intanto aspettando la caduta (o la malattia) di Putin, Jonhson e Draghi si son già dimessi,  Macron trema, Scholz non brilla e Biden non connette, mentre con i colori delle sanzioni alla Russia siamo al verde con il grano, a rosso con la benzina e a nero con la borsa!
Di governo in governo: per Berlusconi ci volle Monti e Fornero, Renzi si fece l'aereo, a Conte si è preferito Draghi, con Meloni e Salvini ci vorrà la preghiera!
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Il futuro d'Italia
è l'insieme di Di Maio
ma solo l'azione di Calenda
ci porterà ad un'Italia viva
con tutti liberi ed uguali,
nostra grande speranza
specie in tema virale.
Intanto il travaglio di Conte,
a parte il Marco sonante
e il grillo parlante,
è che proprio tutti
voglion dir la loro
a partir dagli elettori
parimenti agli eletti.
La vera forza d'Italia
resta invece sempre
il presidente Berlusconi
che, sorretto dalla lega
e dai sostenitori padani,
ci farà infin declamare
l'inno di fratelli d'Italia
con la dolce Meloni
a salvarci dalle acque...
non ha l'arca di Noè
ma la nuova legge di Mosè!
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La povera madre terra

Tra siccità e calamità (natura gemente), calura e arsura (temperatura caliente) anche la natura si ribella al torpore e sopore (coma) dell'umanità incosciente! Se a questa catastrofe ambientale si aggiunge pure l'invasione virale e finanche l'emergenza bellica, allora è giunto il tempo dell'"educazione morale", che con le sue 3 discipline basilari - scienza (chi sono, polvere), filosofia (da dove vengo, da un atto d'amore) e religione (dove vado, con fede verso la luce) - ci illumina sul significato vero della vita.
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Ed allora se le trivellazioni per il petrolio fanno tremare la terra e le combustioni dei fossili inquinano l'aria, scellerata deforestazione a parte, la fonte dei nostri mali è proprio il carbonio, da depurare insieme all'azoto per ingentilire gli animi ed illuminare le menti alla agognata conquista della vita spirituale, in virtù dell'anima e delle sue inossidabili componenti (pensiero, amore e coscienza) – aree associative corticali (ultrapallio/era spirituale).
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LA POVER MADRE TERRA
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La vita della terra
non certo è serena
se da sempre si dimena
tra sussulti ed eruzioni
da parte mettendo
le sue trivellazioni.
L'atmosfera circostante
non le è da meno
se con piogge e venti
inizia la sua battaglia,
che per l'effetto serra
diventa poi una guerra e,
tra tempeste ed uragani,
dall'intimità della casa
ti fa volare lontano.
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Con il ritorno al sereno
la natura si riprende
al tepore del sole,
ma per il buco dell'ozono
la temperatura caliente
infiamma la palla.
I ghiacciai si sciolgono
ed il mare in piena
va alla deriva
per invader le rive
e risalire i fiumi
con il letto in secca.
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Da millenni il globo
è nelle nostre mani,
ma se salvaguardiamo
solo l'amato dio danaro
senza proteggere la nostra
povera madre terra,
tra siccità e desertificazioni
dopo diluvi e glaciazioni,
la fine del mondo diventa
segnata e da tutti firmata!
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