La cultura dell’amore a bordo dell’anima (per un avvenire migliore)

Tra conflitti territoriali, catastrofi climatiche, invasioni virali, femminicidi e infanticidi con genitori compagni e utero in affitto, viviamo tempi sempre più bui.
A questo punto solo la cultura dell'amore ci può illuminare grazie all'acquisizione dell'anima nella sua luminosa veste di coscienza vigile/pensiero (chi sono), consapevole /amore (da dove vengo) e morale: quella luce della verità (dove vado), di cui siamo depositari dal soffio vitale della cellula primordiale o spirituale... e l'uomo divenne un'anima vivente.
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LA VESTE DELL’ANIMA
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L’amore è il fiore
all’occhiello dell’anima
e la coscienza è lo specchio
in cui essa, compiacendosi,
si ammira nel suo candido
splendore che illumina
la mente di immense certezze
con sogni all’infinito,
laddove è sempre Sole...
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Intanto vige ancora la guerra con la ragione delle armi mentre soccombe la pace con le ragioni dello spirito e con il sogno represso di volare a bordo di una fiammante monoposto, di cui sono il pilota nonché poeta delle follie della vita.
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LA FIAMMANTE MONOPOSTO
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L’anima è la strabiliante
rossa monoposto,
dono della potenza divina,
per superare il tortuoso
e contorto circuito della vita.
Chi lo supera sicuro e veloce
a pieni giri senza penalità,
sfoggiando abilità di guida
con nervi ben saldi,
si guadagna la protezione
del mantello divino
con l’alloro di pilota dell’anima e,
con un pizzico di umana vanagloria,
la corona d’alloro di poeta
delle follie della vita.
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