Filosofia spicciola (alla portata di tutti)
Dal metodo di Cartesio alla ragion pratica di Kant alla filosofia spicciola del sottoscritto... più in basso di così non si può! Non è solo colpa mia, però, ma anche la conseguenza dei tempi che viviamo.
Per una filosofia spicciola alla portata di tutti bisogna mettere da parte Hegel, altrimenti la sua misera e complessa ragione, che identifica il finito con l'infinito ed il reale con il razionale, ci manda al manicomio come diceva Schopenhauer!
In ultima analisi, per una filosofia spicciola alla portata di tutti, l'uomo, miscela spirito/materia (l'umana struttura è armatura spirituale + copertura materiale!), è la frontiera vitale tra mondo visibile/fenomenico e mondo invisibile/noumenico (Kant), tra res extensa e res cogitans (Cartesio) e, in virtù di tanto, in riferimento al corpo (la forma della materia), prigioniero dello spazio e succube del tempo, è espressione del finito e quindi mortale, mentre in riferimento all'anima (il fantasma della materia), entità spirituale libera da vincoli spaziali e temporali, è espressione dell'infinito e pertanto immortale.
Il metodista Cartesio e il sistemista Maiello (due razionalisti), attingendo alla filosofia, il primo da Parmenide (lo stesso è essere che pensare) coniò il suo “cogito ergo sum” ad introdurre la filosofia moderna, mentre il sottoscritto grazie all'amore di Platone (o platonico) ha coniato la sua frase “amo e sempre sarò” ad introdurre l'era spirituale.
E così negli anni a venire, in virtù di una corretta educazione morale, con il sopravvento dell'anima (spirito, luce dell'amore, pensiero illuminato/intelletto, l'essere immutabile di Parmenide, cavallo bianco di Platone) sul corpo (materia, buio della mente, pensiero egoistico/ragione, doxa/opinione dell'apparente, il non essere di Parmenide, cavallo nero di Platone) si perverrà al genoma eccelso dell'era spirituale (profezia Maya) che farà vivere i nostri discendenti in completa armonia sul paradiso terrestre, dopo aver attinto all'albero della conoscenza (del bene e del male) e all'albero della vita (sacrificio della croce), per ritrovarci poi, tutti insieme, a vivere in eterno nel paradiso celeste...