La filosofia al potere (amore del sapere)… per tempi migliori (La novella arca di Noè)!

Educare i politici... non è mai troppo tardi (corso di recupero per l'adulto analfabeta)!
 
La novella arca di Noè, secondo le parole dell’autore (Francesco Andrea Maiello) è: “un’opera poetico/filosofica frutto di una mente instabile alla ricerca della sua vera identità”, nata all’ombra di “segni lampanti” (la passione per il gioco) e “segnali lampeggianti” (l’invasione del divino)…
Un vero e proprio trattato che, partendo dal vissuto dello scrittore, spaziando tra poesia e filosofia, giunge alla satira politica (in quanto la politica non è una cosa seria!) e costruisce una novella arca, alla quale si accede solo grazie a scale illuminanti.
Un’arca vista come unica ancora di salvezza alla decadente amoralità dei nostri giorni (l'Italia affondava mentre il premier giocava al bunga bunga e si preoccupava per Ruby!).
Nelle sembianze di un “novello Platone”, pertanto, l’autore si propone di illuminare le menti dell’odierno homo sapiens (in verità rimbecillito da ingravescenti placche ateromasiche!), grazie all’acquisizione dell’anima nella sua triplice veste di coscienza vigile (cogito ergo sum), consapevole (amo e sempre sarò) e morale (gnothi sautòn).
Solo attraverso queste premesse potrà prendere avvio l’ultrapallio, una nuova era dello spirito e della spiritualità, capace di cancellare la mediocrità invasiva e pervasiva del tempo attuale.
Una lettura affascinante, simbolica, ricca di sfumature, calembour lessicali, digressioni auliche (Bibliotheka edizioni). La filosofia al potere, il potere della filosofia…
 
Con questi politici mai farà giorno! (2011)
 
Con questi politici,
Bruno imperante
da vespa ronzante,
il grillo parlante
e il vignettista gufante,
il travaglio ammorbante
e il santo d'oro pontificante,
qui in Italia
non farà mai giorno
e sarà sempre più notte fonda.
Da tempo ormai la politica
è un coro di lagnosi (Casini),
legnosi (Bossi),
malavitosi (Borghezio),
bellicosi (Calderoli),
cavernosi (Bassolino),
fallosi (Scajola),
fumosi (Bocchino),
pallosi (D'Alema),
seriosi (Veltroni),
noiosi (Bersani),
furiosi (Di Pietro),
ingegnosi (Prodi),
gloriosi (De Mita),
laboriosi (la Bonino),
annosi (la Finocchiaro),
deliziosi (la Melandri),
focosi (la rossa Brembilla),
odorosi (Rosa Bindi),
artificiosi e rissosi
(Daniela Santanché).
Ancor più stonano
i belligeranti (La Russa),
gli ex legiferanti
(l'angelico Alfano),
gli insignificanti (Rutelli)
i perdenti (Fini),
i garanti (Pannella),
i trascendenti (Bonaiuti,
monocorde zitella stizzosa),
gli immanenti (Gasparri,
brutta facies quotidiana),
i vacanti (Franceschini),
ma ci son pure
i benpensanti (Vendola),
i pazienti (Letta),
gli ex coerenti (Maroni)
e, dulcis in fundo,
esuberanti a parte (Ferrara),
un Berlusconi cantante
con tanto contante che,
per la gran fame,
parla del ristorante.
E' di ieri la grazia
del governo tecnico
per disintossicarci
dei nostri politici.
Corriamo solo il rischio
che Vespa e Floris,
Santoro ormai è andato,
potrebbero ritrovarsi
il salotto vuoto
mentre i telegiornali
senza più la quotidiana lagna
e senza più brutte facce,
vedi Gasparri e Bossi e poi... muori,
ci concilieranno il sonno
e faremo finanche sogni d'oro!
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