Il codice della vita (2a parte)

 
E qui, con l'ebraismo vittima del nazismo, ahimè, siamo sempre in tema di razzismo, termine nefasto a radice etimologica latina (generatio/natura) e greca (ismòs/classificazione), con cui si cerca di classificare e differenziare l'uomo, quando questo è il prodotto del genotipo con l'ambiente e con il comportamento (fenotipo).
 
Giustamente si dice “nessuno nasce imparato” e l'homo sapiens necessita, pertanto, volente, nolente, dolente o gaudente (vale per Berlusconi), di una corretta educazione (per la vera conoscenza) da parte di genitori degni di tal nome (Silvio deve trasmettere prima la morale e poi le televisioni!) e di maestri all'altezza di tale compito.
Questa grande fortuna l''ho avuta e qui, per inciso, mi permetto di ricordare la mia trama fatale che mi vede figlio primogenito di un Angelo di nome (all'anagrafe) e di fatto, che si firmava Angelo Raffaele ed era conosciuto come “don Raffaele ai quattro palazzi” (piazza Nicola Amore a Napoli), commerciante di maglie di qualità (marchio Domenico Servodio!) in via Duomo di fronte a Serpone (arredi sacri).
Passando, poi, a mia madre (afflato vitale), epatopatica di lunga data e alla mia musa ispiratrice (rinascita spirituale), epatologa di classe, sono nate entrambe il giorno di San Giustino, primo apologista cristiano ( patrono dei filosofi) ed infine, dopo segni lampanti (clamorose perdite al gioco) e segnali lampeggianti (movimento di sole e coreografia di stelle), le transaminasi (con l'acido glutammico, per lo stress, a darmi ideazione) furono scoperte all'Università di Napoli, proprio dai miei professori (De Ritis, Coltorti e Giusti).
Per questa strabiliante trama fatale, il povero sottoscritto, sottratto al gioco del calcio, si vide costretto a risvegliare la madre dall'encefalopatia epatica mentre adesso, estromesso dal gioco del totocalcio (con allucinanti eventi), cerca di risvegliare le menti dall'encefalopatia morale.
 
In virtù di tanto, all'alba di questa nuova era spirituale (ultrapallio), la terra promessa sarà per tutti (vale anche per gli Israeliani) il paradiso, anche perché, con l'acquisizione dell'anima (triplice coscienza: vigile/pensiero, consapevole/amore e morale/autocoscienza), ogni confine di stato scomparirà (la Striscia di Gaza sarà presa d'assalto dagli Israeliani... per le vacanze al mare!) e, finalmente, si rinsalderà il vincolo di fratellanza tra gli uomini (nel genoma c'è differenza di una lettera ogni mille da un semplice alfabeto di appena quattro lettere) con il gap genetico a restringersi ancor di più (su un totale di 3 miliardi e 300 milioni di lettere) grazie ad una corretta educazione morale e comportamentale al punto che l'umanità sarà uno spettacolo di colori...
 
con variegati innesti alla luce,
sole imperante di giorno
ed aureola di stelle la notte,
risplenderà la fioritura
di variopinte gemme
in una vasta gamma di colori
 
Proprio così finiranno le guerre tra famiglie (sciiti e sunniti), popoli (Israeliani e Palestinesi) e superpotenze (Usa e Russia), indi, con genitori maestri e maestri all'altezza, non ci saranno più mode bestiali (tatuaggi), brutali (piercing), banali e balorde (il selfie, autoscatto mentre si guida), ben lungi da sostanze obnubilanti (eccesso di alcol), allucinanti (fumi) e stupefacenti (droghe).
E da qui, con la famiglia e la scuola a diffondere l'educazione morale, anche le religioni rinsaviranno per accomunarsi nella religione dell'amore (quintessenza filosofica o meglio essenza primordiale/”primessenza” della vita) e finalmente, con la politica moralizzata e i mass media responsabilizzati, verranno finanche tempi migliori a far da preludio alla nuova era spirituale.
 
Adesso calandomi nei panni professionali di medico di famiglia, rivolgo un accorato appello ai miei colleghi di fare medicina educativa (anche a danno di insulsi riepiloghi mensili e di insane schede di fragilità mentale!) contro mode obnubilanti, allucinanti e deturpanti (pubblicizzate da calciatori terra terra con troppi soldi in tempi di crisi!), educando, nel contempo, alla corretta lettura del genoma umano (A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale) che non contempla uomini prescelti (ebraismo) e superiori (razzismo e nazismo).
Per quanto mi riguarda, alle soglie della pensione, ci si è messa pure la demenza senile (l'ippocampo non ricorda) e, purghe e clisteri di lattulosio a parte, neanche gli aminoacidi ramificati (valina, leucina, isoleucina) me la risvegliano più...
 
è pieno esaurimento,
sarà innamoramento
o, ahimè, è decadimento.
Ma son versi pure in rima,
allora qui c'è lo zampino
di una musa su un matusa
con la mente ormai fusa
e poeta sol per caso
 
e così, per mascherare le mie inveterate lacune scientifiche, sempre più ricorro alle poesie per le terapie e contrappongo l'ironia alle malattie, anche perché il riso, riducendo lo stress (cortisolo) e mettendo di buonumore (dopamina), fa buon sangue e ci allunga la vita.
 
Restando in tema di amnesie (l'amigdala si scorda e piange), demenze (“cirrosi neuronale” per accumulo di amiloide) ed encefalopatie (cognizioni, ricognizioni e rincoglionimenti), dimenticavo il bipolare (discrepanze di noradrenalina dalla fenilalanina e serotonina dal triptofano), altro mio disturbo mentale tra esaltazioni (neurotrasmettitori eccitanti/glutammina) e depressioni (neurotrasmettitori inibenti/GABA), che mi fa ritenere (in crisi maniacale) il centravanti di movimento per antonomasia (anticipando Pietro Anastasi), il capitano per meritocrazia (molto prima di Robin Williams) e adesso il predestinato (dopo disquisizione su uomini prescelti e razze superiori... da che pulpito vien la predica!) a cui non piace esser contraddetto.
Alle mie elucubrazioni mentali, allora, familiari ed assistiti da oggi devono rispondere con il monosillabo AUG... grande capo, dallo start di partenza AUG (adenina, uracile, guanina) del codice genetico, codone (tripletta di nucleotidi) cui corrisponde la metionina, aminoacido essenziale che riduce i grassi (il colesterolo intasa la circolazione), l'ossidazione (l'O2 è vitale per la respirazione ma letale per la corrosione) e mantiene la testa lucida per gli stretti rapporti tra epatocita e neurone.
 
In riferimento alla metionina, e agli stretti rapporti tra fegato e mente, mi piace ricordare il samyr
(ademetionina) che nacque come farmaco per il fegato...
 
di voi protettori epatici
è meglio non parlare
ché, in caso di battaglia,
il vostro posto so.
Passivi e da lontano,
miei cari vil codardi,
se mai il sisma fosse,
le spalle voi dareste
ai pochi sopravvissuti
dello scempio letal
 
per passar poi, a dosaggio più alto, a farmaco antidepressivo per la mente.
 
Ad onor del vero e in lucidità mentale (dopo infusioni di metionina, aminoacidi ramificati e purghe di lattulosio), più che un predestinato mi sento un forzato del destino che, sottratto alle sue vere passioni (giochi e donne), si vede costretto (senza libero arbitrio), nottetempo e sotto dettatura (prima non mi veniva neanche una frase d'auguri!), a scrivere di morale per far da apripista (tra follie, fantasie e poesie) alla nuova era spirituale quando, al tramontar del sole naturale, spunterà il Sole Universale e sarà paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora.
 
L'umanità, in tal modo, completerà il suo ciclo vitale dopo millenaria evoluzione (anni) con milionarie rivoluzioni (guerre) per miliardarie acquisizioni (soldi) e, finalmente, comprenderà il significato vero della vita da attingere, secondo l'allegoria delle Sacre Scritture, dall'albero della vita (sacrificio della croce) e dall'albero della conoscenza (del bene e del male): “Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”...
 
nell'umana evoluzione
un dì fu sacra unione
del gene con il cromosoma
e così nacque il genoma.
E' il codice genetico
dell'umana identità
che lassù ci porterà
con la scala elicoidale
a doppio corrimano
di uno zucchero pentato
e di un composto fosfato
su scalini intercalati
di basi azotate
tra loro ben appaiate
ma debolmente legate
per sostener la scalata
con la materia scrollata
 
quando l'altruismo intellettivo dell'uomo cosciente (Abele/corteccia illuminata) sopravanzerà l'egoismo razionale dell'homo sapiens (Caino/materia grigia).
Nell'evoluzione della specie umana (antropogenesi), concludendo, lo spirito in fioca luce (impalcatura primordiale) si trasmette e ci anima (vita animale) mentre l'anima (armatura vitale, spirito in splendida luce) si acquisisce (comportamento/Paul MacLean), si tramanda (educazione morale/Maiello) e ci illumina (vita cosciente) dall'alto della sua triplice veste di coscienza vigile (pensiero/cogito ergo sum), consapevole (amore/amo e sempre sarò) e morale (autocoscienza della verità/gnothi sautòn), tanto che in ultima analisi...
 
la vita in movimento... cominciò a strisciare (midollo), a camminare (cervelletto), ad annusare (sistema limbico), a pensare (corteccia) e ad amare (sistema spirituale)
 
per approdare, così, sul paradiso terrestre come omaggio floreale alla luce del Sole Universale...
 
la vita in fiore... lo stelo (il midollo), la gemma (il bulbo), il bocciolo (il sistema limbico), il fiore (la corteccia) e il profumo del sistema spirituale (l'umore è la maschera dello spirito, l'amore è l'essenza dell'anima, anche per il profumo!) che si sente ma non si vede.
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