IN TEMA DI EUTANASIA

Sull'eutanasia proprio tutti (religiosi, politici, giornalisti, attori, presentatori e così via) si sono espressi, tranne i medici! A colmare questa mancanza subentro io, non certo da scienziato che mai sono stato, ma da medico per fato, dall'alto della mia esperienza vissuta proprio in famiglia (ne ho viste e passate di tutti i colori!). La vita è uno strabiliante dono divino e va vissuta, seppur tra immani sofferenze, fino all'ultimo anelito. Quando però non viene salvaguardata la dignità della vita, quando vien meno quel minimo di decenza e di umano decoro, allora il medico (notaio della vita e della morte!), suo malgrado, con pietà+carità (misericordiosa bontà!) può firmare l'eutanasia, confidando nella misericordia divina (bontà+perdono!). Nello specifico Eluana poteva tranquillamente continuare a vivere (vita vegetativa, 1° stadio), mentre con Welby tenuto in vita da troppe apparecchiature già si poteva tanto disquisire. Mio fratello soffriva tanto (sopportava di tutto e di più!), però, con l'impossibilità di un minimo di pulizia corporale (le preghiere provvedevano a quella spirituale!), mi chiese l'eutanasia che anch'io tra immani sofferenze, somatizzando i suoi patimenti (severa depressione!), gli negai!
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