Fantasie biografiche (6a parte)

Adesso ritornando al sesso (la lingua batte dove il dente duole!), sulle reminiscenze etiche di mia nonna Rosina (mi inibì il sesso sin dalle fasce) e sull'esperienza di Isaac Newton (fece voto di castità per preservare l'ispirazione), a me in tema altro non resta che Il sesso in versi e La centralina del sesso.
 
IL SESSO IN VERSI
 
Il sesso è bello
quando la morale vuole,
la coscienza non duole
e la legge vola.
Soltanto questo
è ciò che vale
per un mondo migliore.
Lo realizzeranno
i nostri giovani
con il fanatismo
del solo amore.
E' il sesso cosciente
che trasmette la vita
enfatizzando l'amore
e tramanda la specie
nel modo migliore.
Sarà così bello vivere
sublimando l'amore
con l'apoteosi dei sensi
tra il sentore delle poesie,
il sensore delle carezze,
il sapore dei baci,
l'odore degli umori
e il colore degli occhi
da cui trasparirà l’anima
con il suo pudore.
Indi, da questa pilotato,
sarai in un lampo traghettato
al cospetto del Sole divino
e in questo immacolato candore
sarai rapito nell'incanto
dell'estatica contemplazione.
Siamo all'apice supremo
dell'umana conoscenza
che, scalando i gradi,
passa per quattro stadi,
dal grigiore del cogito
allo splendore della ragione
e dal bagliore dell'intelletto
al fulgore della sapienza.
Con questa illuminata guida
conquisterai il genoma eccelso
e inizierà il vero progresso
con il paradiso terrestre sin d'ora
all'alba della nuova aurora.
 
LA CENTRALINA DEL SESSO
 
Nel buio vagando
alla ricerca dell'io,
d'emblè un lampo
mi indicò la via.
Con l'animo deluso
e la mente confusa
infin mi ritrovai
in un complesso cerebrale,
vera centrale nucleare,
ove origina la vita.
Qui sorge l'amore
con la fedele ossitocina
che partorisce la vita
sul talamo nuziale,
un dì letto matrimoniale
ora corredo banale.
Quassù nasce anche
la fatal vasopressina
che stringe le arteriole
nella sua morsa finale
e da perfida adiuretina
con la sua acqua gelida
spegne, infin, la vita cellulare
ma non la fiamma spirituale.
Siamo all'ipotalamo,
cabina di pilotaggio
dell'umano viaggio
e sul pannello dei comandi
lampeggia la centralina del sesso,
da tempo saltata in aria, così
che, senza porta d'accesso,
ormai è un fetido recesso.
E' questo allora il momento
di risvegliare il pudore
di cui non si ha più sentore
per far risplendere la morale
agli occhi dei nostri figli
contro il mercato sessuale
ed assurde mode bestiali.
 
Ora se per le sue problematiche sessuali Sigmund Freud rifiutò l'aiuto psicoanalitico del suo allievo Jung, per quanto mi riguarda, in tema di defaillances sessuali, mi sono rivolto a mio nipote urologo nonché, guarda il fato che ti combina, esperto andrologo cresciuto alla corte dell'emerito professor Mirone e, pertanto, capita a fagiolo:
 
LO SPECIALISTA DEL SESSO
 
Nacqui buffone
e già calciatore
mi ritrovai nel pallone,
divenni poi un esaltato
con il calcio giocato,
sempre avvezzo
ad ogni tipo di scherzo.
Da una strana malattia,
una tal encefalopatia,
dapprima provato
indi toccato,
per sorte avversa
fui medico per fato
e, da forzato,
in medicina non mi sono
mai aggiornato.
Come medico, pertanto,
specialista di niente,
sono appena decente
per buona coscienza,
valgo davver poco
e non pretendo niente.
Ma ben fantasticando
alfin di sopravvivere
a troppi patimenti,
per eccelsa trama
sono il pilota dell'anima,
per dolce fato
il poeta dell'amore
e per bontà divina
il cantore della vita.
In virtù di tanto,
se vengo deriso,
me la prendo soltanto
in nome e per conto
dello spirito che rappresento.
E così fu per mio nipote,
avvenente urologo
e specialista del sesso
alla scuola di un tal Mirone,
che appena profferì
di non rompergli l'anima
con solite poesie,
non ci vidi più
e d'allor con me
non gioca più.
Caro nipote,
io non so scrivere
romanzi d'amore,
non sono all'altezza
di Eco e Ammaniti,
emeriti scrittori
e tuoi autori preferiti.
Tuo zio, purtroppo,
non ha fantasia
ma solo tanta follia,
perché avvezzo allo spirito
e poco incline alla materia.
Con le mie scritture, però,
d'ora in avanti
mi seguiranno in tanti
sulla scala della conoscenza,
laddove (impara a tacere!)
il corpo è il fantasma della materia
nel grigiore del cogito,
lo spirito è il fantasma del corpo
nello splendore della ragione,
l'anima è il fantasma dello spirito
nel bagliore dell'intelletto,
la Luce è il fantasma dell'anima
nel fulgore della sapienza
e la Verità è il fantasma della luce
nel candore della contemplazione.
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