ALLA RICERCA DEL MIO VERO IO
Comunque un lontano dì,
frastornato, stanco e disperso
per troppe umane disavventure,
con la gran convinzione
che a questo mondo capitano tutte a me,
mi ritrovai, per davvero proprio non so,
rinsavendo da una
delle mie tante follie,
a girovagar all’interno del mio corpo
nei pressi del cuore
per questioni di sacro amore.
In questa sede afflitto e stanco
ero convinto di trovar pace,
non fu così perché i battiti cardiaci
a ritmo incessante tra sistole e diastole
con relativi toni, seppur sempre ritmici,
non mi fecer riposar,
mi rimbombavano per l’intero corpo
dalla testa ai piè.
Si misero a far rumore
anche le valvole cardiache
che con i loro suoni
per memorizzare i soffi
facean proprio così:
“il suon della mitrale
dalla punta mi risale,
l’appendice xifoidea
mi dà la tricuspidea,
aorta e polmonare,
l’una a destra l’altra a manca
del secondo intercostale”.
In tal confusione
sentendo lì nei pressi movimenti d’aria,
pensai tra me e me,
“ora provo ad andar là
perché una boccata d’aria
di certo darà sollievo
alla mia mente in affanno
per asfissianti pensieri
che ormai già da tempo
mi tormentano senza il minimo riposo
la notte ed anche il dì.”
Mai peggior scelta davvero potevo far,
in quella sede i rumori
eran proprio tanti, da quelli secchi
con sibili, fischi e gemiti,
con anche i comuni ronchi,
ai rumori umidi con rantoli
a varie bolle, consonanti o gorgoglianti.
Miei cari fumatori,
ex colleghi di sventura,
lo so è proprio dura,
ma se non la smettete
la cosa in questo ambito
si fa davvero seria,
se non insorgon prima
guai vascolari
specie nei distretti cardiaco e cerebrale,
per non parlar delle pene
del solito attributo,
in ogni tempo contrastato:
da bambino peccato pur la vision,
in gioventù divieto religioso e
da grande con tanti accorgimenti.
Dando seguito allo stress
e fermandoci nel nostro viaggio,
ecco in campo la eterna dieta,
terapia alimentare
di ogni età a piccole dosi;
ciò nonostante può comparir
la pancia, segno evidente
di qualche marachella golosa
in tempi che è dilagante
“la sindrome metabolica”
ed allor sono pronte le solite medicine
col quotidiano esercizio fisico…
Ma benedetti medici,
che vita è questa qua!
Che mostri profetici
quelli dell’antichità:
bacco, tabacco e venere
riducono l’uomo in cenere.
Cirrosi, tumori ed aids:
è questa la nefasta piaga...
(Striptease dell'anima)