L’INSANO SCONTRO (ahimè con Pellegino2!)

Per caso ho letto “Quassù è un'altra cosa...” (più di 1000 letture!) e così comprendo la perplessità di coloro che mi intonarono il de profundis quando, incautamente, mi scontrai con cotanto Autore! La poesia (materializzazione di un'emozione) diventa arte (impronta dell'anima!) quando è semplice, scorrevole e ti suscita l'istantanea di un'immagine visiva (specie scenario paesaggistico)...quasi un affresco dal vivo! Caro Pellegrino2, scontrandomi con Te, da solito perdente ho preso il classico palo, anche da calciatore lo facevo mangiandomi gol clamorosi! Ti chiedo naturalmente perdono per aver osato tanto e Ti confido che da tempo sono in crisi maniacale (poveri miei pazienti!), anzi sono un eterno esaltato (poveri miei figli!) e mi ritengo addirittura un predestinato (a livello di Mosè e Noè!), poveri miei fratelli! In realtà fui un grande attaccante (il primo centravanti di movimento!), un grande pokerista solo sfortunato, un illuminato sistemista tanto sfigato, mi ritenevo anche un grande scrittore ma leggendoti (ubi maior minor cessat!) da oggi misurerò e limiterò le mie palle spesso veri palloni (come il gran Maestro Dante-”amor che move il sole e l'altre stelle”-anch'io nella mia follia vidi strani segni e segnali dall'alto, “sole imperante di giorno ed aureola di stelle la notte”!). Dove mai mi sono migliorato (che figura tra tanti scienziati!) è nella medicina, dove sono rimasto un povero scribacchino (medico generico senza specialità alcuna!) che spesso non sa leggere neanche...gli scarabocchi dei colleghi plurispecialisti che da oggi, però, devono esibire il numero di targa (numero d'iscrizione all'ordine dei medici) per essere prescritti e talor...proscritti (ne scrivono balle e si fanno pagare anche a caro prezzo, specie una categoria...meglio toccar ferro!) Ritornando a noi due caro avvocato Massimo, solo a Te mi potevo rivolgere per un po' di pubblicità su Alidicarta da “figl' 'e ntrocchie” e, guarda la solita coincidenza, io sono di via murillo di trocchia in S.Anastasia, dove per sfottere e interrompere gli avvocati si dice “avvocà bevete”! A Te invece bisogna dire “avvocà...cantate” e, visto che siete anche un pianista, suonatecele pure di santa ragione! Da parte mia non lo concedo a nessuno (solo ai miei figli!) ma da oggi anche a Voi, finalmente un amico di grande spessore! Dimenticavo di dire che nella mia proverbiale sfortuna (materiale!) ho perso anche cause già vinte, per cui con qualche avvocatuccio (solo di nome altisonante!) al posto del “taci di Sgarbi” uso tuttora “avvocà agliottate 'a lengua e cerc 'e ntaffugà” (avvocato ingoiati la lingua e cerca di non affogarti!).
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