Galeno, sul modello della biga alata di Platone, diede localizzazione somatica alla tripartizione dell'anima e così lo spirito naturale (il sangue prodotto nel fegato), passando per il cuore e ricevendo lo pneuma (aria, alito o spirito, principio della vita), diventava spirito vitale, indi, attraverso le carotidi e sempre più affinandosi, nel cervello (disegnando la rete mirabile) diventava spirito animale.
Ci volle poi più di un millennio per aggiornare alcune sue erronee teorie e così Vesalio (fondatore dell'anatomia umana moderna) disconobbe la rete mirabile, mentre Harvey descrisse il sistema circolatorio e Malpighi, infine, chiarì la funzione polmonare.
Nella sua opera “Il miglior medico è anche filosofo”, concludendo su Galeno (medico, filosofo, scienziato e letterato), si enfatizza il medico filosofo che eccelle nell'ETICA (il Maestro invitava i discepoli al disprezzo del denaro), nella LOGICA (interpretazione dei sintomi) e nella FISICA (il corpo è un aggregato di cellule), e queste tre discipline sono le principali branche filosofiche.
Adesso, al termine di quest'ampio excursus medico filosofico con Ippocrate e Galeno, di ritorno alla filosofia, dopo i filosofi naturalisti (natura del creato), i pluralisti (natura dei tre regni) e gli spiritualisti (natura dello stesso Creatore!), il dopo Aristotele fu caratterizzato da tre correnti filosofiche a partire dallo Scetticismo (Carneade chi è costui), all'Epicureimo con la sua ricerca del piacere come sommo bene per l'atarassia (serenità d'animo) fino allo Stoicismo con il suo forte orientamento etico per il dominio delle passioni (apatia) sulla strada della saggezza.
Anche lo stoicismo si avvalse di una triade filosofica (sempre di maestro in allievo) e così dopo la triade dei naturalisti e degli spiritualisti ecco finanche quella dei moralisti! E' una triade meno famosa delle precedenti ma non certo meno interessante perché anticipa addirittura i tre postulati di Kant!
E così Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo, parlava della coscienza interiore di se stessi (autocoscienza) conformata alla legge universale del Logos (Verità=esistenza di Dio, 1° postulato di Kant), Cleante invece si esprimeva sull'immortalità dell'anima (3° postulato) e Crisippo, infine, sulla libertà dell'anima (2° postulato) intenta a perseguire la saggezza e a sopravvivere alla morte.
A conclusione di questa ampia sintesi filosofica sulla direttiva Leucippo-Democrito-Epicuro-Lucrezio (Epicureismo) si pongono le basi della scienza (metodo scientifico) per l'ordine del cosmo con le sue leggi fisiche:
la Terra gira intorno al sole (teoria eliocentrica di COPERNICO) descrivendo orbite ellittiche (leggi di KEPLERO) per la forza gravitazionale (legge di gravitazione universale di NEWTON) in funzione della massa (principio di inerzia di GALILEO) a curvare spazio e tempo (relatività generale di EINSTEIN).
Scalando la materia al suo apice c'è naturalmente la famosa equazione fisica (Einstein) E=mc2 che stabilisce la relazione tra energia (E) e massa (m), dove c2 rappresenta la velocità della luce (300.000 km/sec) al quadrato.
Sul versante spirituale opposto ai materialisti, a parte le due triadi di filosofi spiritualisti e moralisti, vanno menzionati anche Parmenide e Pitagora.
Il primo (il venerando e terribile) con la sua filosofia sulla verità dell'Essere uno, indivisibile, immutabile ed eterno è davvero tanto illuminato e con il suo “lo stesso è pensare e essere” anticipa di millenni il “cogito ergo sum cartesiano”!
Pitagora “il Gran Maestro dell'ipse dixit!” enfatizza, invece, la verità matematica dell'Unità...divina?
Sulla direttiva Parmenide, Pitagora, spiritualisti e moralisti si pongono solide basi per scalare la conoscenza e così Cartesio, padre della filosofia moderna, con il suo “cogito ergo sum” sta sul primo gradino della scala, mentre la ragione di Hegel si pone sul secondo, l'intelletto (la critica della ragione) di Kant sul terzo, la sapienza di San Paolo sul quarto e infine, a Dio piacendo, con la contemplazione (quinto ed ultimo grado della conoscenza) della Verità (Sole Universale) vivremo in eterno.
Puntualizzando il trapasso vitale, in tema di morte fisica e rinascita spirituale, sicuramente ci sarà un passaggio cellulare dalla cellula nervosa (materia grigia) a quella spirituale (luce) e pertanto, in riferimento alla vita, l'essere umano dalla materializzazione dell'amore (nascita) passerà alla spiritualizzazione della materia (rinascita).
Proprio da qui, grazie al giusto gradiente di luce, contempleremo il Motore della Vita, di cui siamo una infinitesima propaggine, in veste di energia oscura in attesa della completa catarsi o, addirittura, abbandonati nella materia oscura...
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: “Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo
per chi ha reciso il cordone spirituale di figli di Dio per il marciume della coscienza, nucleo e perenne ricarica (batteria) della luce della cellula primordiale.