Ora con madre da curare (studente epatologo), con fratelli da educare (ben 5), con il negozio di maglieria (attività paterna) da riavviare, con i libri da studiare e con i giochi da non trascurare (calciatore dilettante e giocatore di carte, schedine e casinò), comunque, mi mantenevo in buona forma fisica e mentale. Ma poi, nonostante l'ampia disponibilità verso i miei 3 figli, quando si mise pure mia moglie ad assillarmi (mi accusava di trascurarla), precipitai anch'io nelle “follie epatiche”, prima scrittura di sfogo epatologico addirittura in versi:
Nel rinvenire alla vitami diagnosticai una fallache, tra pensieri folli,la mente mi spegnea.Fu con estremo sforzodi ciò che mi restavadopo immani tentatividi colpo la tappai.Non era altro chel’amara epatopatiadi familiar riscontro,d’emblée riconosciuta,che tanti e tanti dannia me avea arrecato.Per la sua etiologianon altro vi trovai,sono le “amorevolezze”o amarezze d'amore
ed a queste alfin pensai...
Con questa scrittura liberatoria scansai l'amara epatopatia che incombeva pure su di me e che, lungo il percorso cellula spirituale (amarezze), cellula nervosa (nevrosi), cellula epatica (cirrosi) – vedi schema a pagina tot - aveva scatenato la cirrosi psicosomatica a mio padre, un vero angelo, di nome e di fatto, disceso in terra sotto mentite spoglie.
All'anagrafe, infatti, fu dichiarato Angelo ma lo chiamavano Raffaele e si firmava Angelo Raffaele contraddistinguendosi per questi suoi 5 nobili attributi (scala pscicosomatica dell'angelo Raffaele):
1- sensibilità (pietà), 2- disponibilità (carità), 3- bontà (pietà+carità), 4- intelletto (dono spirituale) e 5- cristiana pazienza (abnegazione e predisposizione al dolore fisico e morale).
La sensibilità, candido velo che accarezza l'anima e le asciuga dolcemente le lacrime delle sue emozioni, ha la stessa radice etimologica dei sentimenti e ci permette di sentire, a partire dalle sensazioni (impressioni talamiche), il mondo che ci gira intorno. Proprio da qui prendiamo coscienza di noi stessi in veste prima materiale e poi spirituale lungo questa scala:
b- sentimenti in simpatia (syn-pathos, passione insieme): affetto, passione, amore
c- sentimenti in antipatia (anti-pathos, passione contro): gelosia, invidia, risentimento, rancore e odio
5-emozioni/moti interiori, muovono (e-movere) le lacrime dei sentimenti
I sensi dell'anima
I sensi dell'anima
si chiaman sentimenti
e siamo in tema
di soliti patimenti.
Con la pietà
s'inizia a soffrire,
con la carità
si comincia a capire
ma è la bontà
che ti fa gioire.
La gelosia, invece,
ti porta all'invidia
e di risentimenti e rancori
pervieni all'odio
nel suo gelido squallore.
Solo se apri gli occhi
ti ravvedi, infin,
alla luce dell'amore.
Proprio in virtù dei sentimenti (sensi dell'anima) e relative passioni l'umanità diventa una privilegiata miscela di spirito e materia, che si cuoce nella fucina epatica sulla fiammella ipotalamica, barriera psicosomatica tra mente/anima e corpo, in relazione al patrimonio genetico (Mendel) del DNA (Watson, Crick e Wilkins) correlato al comportamento umano (Paul MacLean) e al grado di conoscenza acquisito di cellula in cellula (epatica, nervosa, spirituale):
Da questo schema si intravede la strada del genoma eccelso, la cui luce, a parte il dissolvimento della macula oculare per una visione a 360, aumenterà l'intensità della fiammella ipotalamica con il piatto della bilancia (spirito-materia) a pendere, finalmente, dal lato spirituale, allorquando l'altruismo dell'intelletto (anima) sopravanzerà l'egoismo della ragione (mente).
In tema di bilancia ritorna la mia data di nascita del 23 settembre a cavallo della vergine e, ben lungi da veline, letterine e farfalline, vi assicuro che ritornerà “il profumo di donna” da riconquistare con “la poesia”:
Profumo di donna
Il pensier costante
talor assillante
in testa imperante
è l'idea del bello
ed ecco la donna
in veste di amante.
E' un'artistica creatura
che rispecchia la natura
con depressioni e rilievi
reali, quelli mentali
te li scatena a parte.
E così da un'afrodisiaca altura
lungo una folta radura
giù a valle si cela,
tra due protuberanze
talor tumide rilevanze,
una paradisiaca apertura
donde per stretta fessura,
cavità virtuale e non certo virtuosa,
si accede alla fucina della vita.
Senza alcun complesso
ma con un naturale amplesso
lungo questo percorso
si genera l'amor filiale,
premessa familiare,
per un rapporto non banale
(solo carnale sarebbe bestiale!)
ma tanto mentale
e la gioia sentimentale
sublima l'amore
con l'apoteosi sensuale.
Allora la sinfonia della voce
è melodia per le orecchie,
l'armonia del corpo
è la bellezza per gli occhi,
lo splendore della luce natia
è la dolcezza per il gusto
con la sinuosità anatomica
a stimolarti il tatto
e il profumo di donna
lo senti dall'olfatto.
Su questo antico senso
del cervello primitivo
germogliò il pensiero
e sbocciò la donna,
idea del bello e bellezza ideale,
ma tra pensiero e idea,
se l'amante è la donna ideale
con una moglie troppo pensante
e talora anche pesante,
l'ideale di donna è solo la mamma.
La poesia
Dolce Musa,
dal vivo, de visu e in voce,
sei immagine inebriante,
visione illuminante
e melodia estasiante.
Che spettacolo affascinante,
sei scenario da paradiso!
Mi rigenerasti l'anima
e colpo presi
ma contro ti tesi
agguato immortale.
Sublime amore,
da sempre sognato
e tanto agognato,
il dì del sempre,
già in dolce attesa,
per sempre saremo
e insieme vivremo
da eterni amanti.
La vita (sessualità e riproduzione) dell'uomo cosciente, pertanto, non è la risultante di una squallida reazione chimica (umori, ormoni, recettori) ma presuppone “gli elementi primi” (pensiero, amore e coscienza) del sistema spirituale (anima) per il potenziamento (e la selezione) morale, culturale e comportamentale (human enhancement).