scrittura e poesia
Con questi politici,
Bruno imperante
da vespa ronzante,
non farà mai giorno
e sarà sempre più
notte fonda.
La politica è...
un coro di lagnosi (Casini),
legnosi (Bossi),
malavitosi (Borghezio),
bellicosi (Calderoli),
cavernosi (Bassolino),
fallosi (Scajola),
fumosi (Bocchino),
pallosi (D'Alema),
seriosi (Veltroni),
noiosi (Bersani),
furiosi (Di Pietro),
ingegnosi (Prodi),
gloriosi (De Mita),
laboriosi (la Bonino),
annosi (la Finocchiaro),
deliziosi (la Melandri),
focosi (la rossa Brembilla),
odorosi (Rosa Bindi),
artificiosi e rissosi
(Daniela Santanché).
Ancor più stonano
i belligeranti (La Russa),
i legiferanti
(l'angelico Alfano),
gli insignificanti (Rutelli)
i perdenti (Fini),
sempre meglio
i garanti (Pannella),
gli esuberanti (Ferrara),
i benpensanti (Franceschini),
gli immanenti (Gasparri,
brutta facies quotidiana),
nonché il paladino (Vendola)
dell'unione sentimentale
(e non matrimoniale!)
e, dulcis in fundo,
l'immortale Silvio (Silviade):
Cantami, o musa,
le gesta di Silvio...
si narra che fosse
così bello e seducente
da far innamorare
chiunque incrociasse!
Dal nome Silvio
discende la stirpe italica
e origina il mito
del latin lover
e dell'amante latino!
Ed è con Fede
(cieca fiducia nella Verità),
Emilio a parte,
che a noi resta la speranza
della divina misericordia:
bontà (pietà+carità) + perdono!