MA CHI SI CREDE COSTUI? UN NESSUNO CHE SOGNA UN MONDO MIGLIORE E, DA CARNEADE, SCRIVE PER MIGLIORARLO!
Il titolo del testo la sa lunga e la dice tutta, ma, rispondendo a Violetta (la critica in fiore!), nel dettaglio sono un comune mortale, un soggetto normale con problemi di morale al punto da ritrovarmi autore (a mia stessa insaputa!) di sublimi poesie in tema (l'anima in poesia, la coscienza in versi etc!), di massime altisonanti (amo e sempre sarò!), finanche di schemi e scale sulla conoscenza al solo scopo di darmi il giusto indirizzo (sono in perenne conflitto interiore!) e, se possibile, di indirizzare chiunque, come me, è in difficoltà (ché la diritta via era smarrita!) o vive al buio della verità (nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura!).
Ad esser sincero non sono uno stinco di santo (troppi peccati e parolacce!) e, a dire il vero, non sono neanche il classico uomo di chiesa (non sopporto i preti che predicano bene e razzolano male!) e, per finire, neppure un buon padre di famiglia che abbandonai non sopportando più mia moglie!
L'unico pregio che mi ritrovo, però, è l'onestà di saper riconoscere i miei tanti limiti e difetti con un basso limite di sopportazione verso le avversità della vita (ad un certo punto ero convinto che capitassero tutte a me!) e la mia scrittura nasce proprio come sfogo interiore prima verso la malattia di mia madre (entrambe non sopportavo più!) e, poi, verso l'intolleranza di mia moglie che, ahimè, mi costrinse all'abbandono filiale.
Devo, comunque, ammettere, sempre ad onor del vero, di avere scarsa sopportazione, soprattutto, nei confronti delle donne per l'intima convinzione che le ritengo responsabili della precaria condizione umana sin da quando la nostra progenitrice Eva, preda della gelosia (senso di inferiorità) e vittima dell'invidia (gelosia radicata), mangiò quella stramaledetta mela coinvolgendo un inetto Adamo!
Da queste chiare premesse potete ben immaginare che guaio passò quella povera donna (non certo santa!) di mia moglie sposando un uomo come me, tra l'altro sempre turbato per il perenne conflitto interiore tra la sua mente e la sua coscienza, considerate le terribili gemelle del suo io profondo, entrambe a caccia del solito amore (il motore della vita) con la differenza, però, che per la mente è egoistico mentre per la coscienza è altruistico!
Ad indirizzarmi su questa strada fu quell'ubriacone di Socrate (anche il gran Maestro della coscienza non sopportava più la moglie, ma si fece l'amante mentre io mi ritrovo la Musa!) con il suo memorabile gnothi sautòn (rampa di lancio per la ricerca della fantomatica anima!), conosciuto a menadito solo a chiacchiere, dal momento che tutti, poi, si fermano sul limitare dell'anima, cioè al PENSIERO egoistico che conosce solo l'AMORE materiale, altamente fregandosene di ascoltare quella flebile vocina tanto riservata che corrisponde, invece, alla nostra COSCIENZA, nucleo della cellula spirituale (pensiero-membrana, amore-citoplasma e coscienza-nucleo), amante dell'amore universale e progenitore della nostra anima immortale.
Questa fantomatica entità tripartita (pensiero, amore e coscienza), nella vita terrena, la possiamo considerare (aggiornando l'auriga alata del mitico Platone!) alla stregua di una fiammante monoposto (proprio la nostra personale Ferrari!), pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza, dataci in dotazione dalla suprema potenza per superare il contorto circuito vitale, alla fine del quale assumerà, poi, l'aspetto di una vera navicella spaziale per traghettarci, così, nell'immortalità della vita eterna sulle ali del pensiero con il solito amore a far da carburante (amo e sempre sarò!) mentre la coscienza sarà la luminosa guida per l'accesso alla Luce Universale!
A tanto sono arrivato dopo un lungo viaggio all'interno del mio stesso corpo alla ricerca dell'anima (L'umana commedia!), dopo aver a lungo vagato per oscuri sentieri mentali (Striptease dell'anima!) passando, così, dal buio alla luce, dall'esaltazione alla depressione che mi hanno scatenato quel benedetto disturbo bipolare, psiconevrosi ereditaria sicuramente a genesi spirituale, da cui sono uscito realizzando tabelle, schemi sintetici e scale (La password della vita) centrate sulla luce della vera conoscenza (grigiore-cogito, splendore-ragione, bagliore-intelletto, fulgore-sapienza, candore-contemplazione), che mi hanno fatto acquisire l'anima nella sua vera entità (identità tripartita!).
E' proprio in virtù di tanto che sono rinvenuto in vita, e adesso (sarà pure un'altra mia follia!) cerco, addirittura, di dare il mio contributo tangibile all'umanità sulla via della verità.
Tutte queste tabelle, schemi e scale mi sono venute studiando (non è mai troppo tardi!) la filosofia in vecchiaia (al liceo classico la consideravo la materia di chiacchiere inutili e non mi andava a genio!) e qui, all'amico Pellegrino2 (Il medico e la sua Musa, a me dedicato, è davvero un testo fantastico!) e alla saggezza del suo gran Maestro, tengo ad evidenziare che proprio in altisonanti triadi filosofiche (di maestro in allievo) si celano, anzi sono ben riscontrabili le radici della vita (magica trama divina!) dal naturalismo (Talete-Anassimandro-Anassimene), al materialismo (Leucippo-Democrito-Epicuro, seguace), al moralismo (Zenone di Cizio-Cleante-Crisippo) e, infine, nella altisonante triade (Socrate-Platone-Aristotele) sono ben riposte le radici dello spiritualismo.
Infatti in Socrate (coscienza), Platone (amore) e Aristotele (pensiero) è ben intuibile la cellula spirituale, progenitrice dell'anima dall'alito vitale, per confezionare quella strabiliante miscela umana (Empedocle) di quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) riscontrabili nella creazione di Adamo, creato dalla polvere umida (TERRA+ACQUA) su cui fu soffiato l'alito vitale (energia-FUOCO+ purezza-ARIA) della Luce creativa!
Ritornando adesso al titolo di questo testo, torno a ripetere (repetita iuvant!), se “da nessuno” sono autore di ispirate poesie (la coscienza in versi, l'anima in poesia, l'amore del bello e così via), di massime altisonanti (amo e sempre sarò), di frasi illuminanti (l'anima è certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale), di schemi e scale sulla conoscenza e finanche di sintesi filosofiche in versi (le note filosofiche è il testo più cliccato su Alidicarta), d'altro canto, “da carneade”, sono autore di libri dell'anima, non apprezzati, però, neanche in famiglia (nemo profeta in familia!) dove mi prendono per fissato!
Cominciai a scriverli, in profonda crisi depressiva, proprio nell'anno del boom farmacologico (1998) per l'uscita, in contemporanea, della pillola della felicità spirituale (l'antidepressivo che risolveva anche problemi di sopravvivenza in mancanza di lavoro!) e della felicità carnale (la magica pillola blu), quando non si è in grado di provvedere neanche al suo sostentamento in mancanza di bisogni primari.
E così scontiamo, proprio in questi giorni di grave crisi economica mondiale, una cieca politica che ha privilegiato solo i potenti, dimenticando gran parte della gente che è indigente, a partire proprio dagli americani (civiltà d'avanguardia!), convinti assertori del consumismo e del materialismo, quando un'economia che predilige l'industria bellica (la pace non è armata), l'industria automobilistica (a danno dell'ambiente) e l'industria farmacologica (necessita l'educazione sanitaria) non porta da nessuna parte.
Siamo arrivati finanche a sezionare (verrebbe da dire a seviziare!) gli abitanti della terra con il terzo mondo che adesso invade (fame e sete a parte!) i paesi sviluppati (intenti a sfruttare solo il sottosuolo!) e, nell'intento di sfuggire all'inferno di fuoco delle terre natie, affronta l'inferno del mare su carrette galleggianti per morire, poi, in modo allucinante, in tanti, indecorosamente, asfissiati e compressi nelle stive di questi barconi fatiscenti. E meno male che c'è l'Italia (novella arca di Noè sulla via della pace!) con l'Europa che tace!
Giunti a questo deplorevole punto, per ridare un po' di equilibrio, di pace e di lustro all'umanità, forse sarebbe il caso di far ricorso (altro che pillola americana per la felicità spirituale e carnale!) alla parola divina con le sue intramontabili massime che si imperniano sul “RECIPROCO AMORE” (ama il prossimo tuo come te stesso!) e sul “RECIPROCO RISPETTO” (non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te stesso!), proprio perché con la prima (dando e ricevendo amore) si è preservati dalla depressione, mentre con la seconda si limita la dilagante, scriteriata sessualità (chissà perché si è gelosi solo delle proprie donne!) e si circoscrive, così, l'immoralità (sacrificio di Sarah, Yara e Melania), sebbene qualche romantica, sporadica marachella sentimentale con licenza amorosa sia talor concessa (anche re Davide tanto peccò!) con la divina misericordia (bontà+perdono!) a salvaguardarci!
In tal modo, sollecitati nel profondo da queste illuminanti massime, si risveglieranno le nostre sopite coscienze e con la FAMIGLIA da ripristinare, la SCUOLA da aggiornare, la RELIGIONE (dell'amore) da unificare, la POLITICA da moralizzare e i MASS MEDIA da responsabilizzare, finalmente, usciremo da questo indecoroso tunnel in cui siamo precipitati (Ahi quanto a dir qual'era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinnova la paura!) per immetterci, così, sulla via dell'amore, della pace, della verità e della Luce.
Intanto io, anche adesso che sto per andare in vacanza, son sempre tanto dibattuto in questa difficile convivenza tra le mie assillanti onnipresenze con il pensiero che predilige le belle donne, l'amore che predilige il mare e la coscienza, invece, la montagna lassù...sempre per meditare!