La fonte dell’amore, sorgente della vita

Mi vidi fluido d'amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente, pronto a germogliar
nel tiepido calor del grembo materno!
Sin dal concepimento mi riconobbi
soggetto pigro, già tanto strano che,
disdegnando gli affanni vitali,
da prodotto di amore amava crogiolarsi
nel caldo tepore di quel letto naturale
sotto il prediletto tetto materno, a lui tanto
congeniale e non gli andava venire alla luce.
Fui preso allor a forza di forcipe
e la mia vita ebbe inizio con un ferro
in piena fronte e con mia madre gemente
per un parto fremente tra doglie lancinanti!
Venni così in vita tra urla strazianti
e anche il mio vagito fu un urlo
assordante davvero impressionante.
Ancor oggi, con la mia sofferta esistenza,
pago il fio del dolore natio
per le traversie di una primipara,
donna piacente di difficile gusto
a cui proprio nessuno andava giusto.
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