L’evoluzione della vita

 
Se “l'homo sapiens” (corteccia cerebrale, fioritura del cervello antico) cominciò a pensare, “l'uomo cosciente” (area associativa, luminescenza della corteccia cerebrale) deve imparare ad amare per far rientrare la terra nell'orbita della pace (vanno salvaguardati i poveri e non i ricchi!) e farla girare, finalmente, nel verso giusto...sull'asse dell'amore!
 
Sembrano banalità o cose ovvie, ma vi assicuro che la maggioranza di noi ama terra terra o meglio ama la ricchezza della terra (confidenza di un sistemista fallito sempre a caccia di soldi!).
 
Quando la vita
sulla terra nacque,
fu con le piante
che cominciò a respirare
e l'inerte materia
con il serpente
iniziò a strisciare.
Di poi la vita
sulla scala evolutiva
con le bestie
arrivò ad annusare
e con lo scimpanzé
imparò a camminare,
ma fu con l'uomo
che s'ingegnò a pensare
e, proprio da qui,
la polvere sortì
materia cerebrale.
Solo con Broca, però,
il cervello cominciò
a parlare e d'allor
s'incominciò a localizzare
la funzione corticale
con l'antica struttura
per l'emotivo
e con l'area associativa
per l'intellettivo.
Sarà da questa sede
che la flebile coscienza
si farà sentire
se ormai da tempo,
per afasia sensoriale
in sede temporale,
nessuno l'ascolta più.
E così se un vecchio dì,
con ricetta galenica,
lo spirito naturale
si raffinava in vitale
e poi ci vivificava
da spirito animale,
d'ora in avanti, invece,
la fucina epatica,
centrale metabolica,
cuocerà a fuoco lento,
sulla fiammella ipotalamica,
centralina psicosomatica,
la giusta miscela umana.
Va enfatizzata, però,
l'educazione morale
così da pervenire
dalla raffinatezza neuronale
alla purezza della cellula spirituale,
che con il suo amor
ci donerà l'anima
e la polvere di quel lontano dì
per noi sarà un orizzonte di luce.
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